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PC Magazine #60

Alienware presenta un nuovo hardware dal design compatto: è questo il futuro del gioco su PC?

RUBRICA di La Redazione   —   20/01/2012

Avevamo aperto settimana scorsa dichiarandoci poco convinti, per quanto in termini puramente teorici non avendoci messo le mani sopra, da Project Fiona, il tablet_PC_da_gioco di Razer. Oggi tocca in qualche modo ripeterci: Alienware ha presentato al pubblico il suo X51, un desktop dal design estremamente compatto che stringe l'occhio alle console. Quantomeno come form factor e posizionamento all'interno della casa. Ancora una volta, non è tanto il prezzo elevato a farci storcere il naso, quanto piuttosto il concept stesso che spinge alla realizzazione di un prodotto simile. Chiariamo: 799 euro di base (questo il costo per il mercato nostrano, contro i 699 dollari negli States) sono tantissimi, una follia rispetto all'hardware montato. Però Alienware produce di fatto computer da gioco di lusso e osservando i pochi filmati disponibili, come l'unboxing di IGN, non si può che restare ben impressionati dalla costruzione di una macchina che avrà certamente richiesto un certo sforzo realizzativo.

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Il problema, per chi scrive, è innanzitutto concettuale. Il recente ritorno di popolarità del PC sembra che stia spingendo produttori di accessori e macchine di fascia premium, come Razer e Alienware indubbiamente sono, non a promuovere le prestazioni, quanto piuttosto ad andare incontro all'utenza proveniente da altre esperienze di gioco, con device ibridi. Ma è necessario davvero colmare questo gap, costruire dei ponti? Difficile pensare che un utente stanco della sua Xbox 360 o PlayStation 3, possa voler spendere tanto per comprare un PC da salotto, costosissimo e soprattutto incapace di dargli quel salto tecnico che invece è una delle principali attrattive. Oppure la possibilità di aggiornamento che, in un case così piccolo, viene certamente sacrificata. Battlefield 3 a trenta frame al secondo posso anche giocarlo su console, non mi serve una macchina da 800 euro. E quando i successori di Xbox e PlayStation saranno a pieno regime nei negozi con un rapporto qualità-prezzo vantaggioso, come sempre accade a ogni generazione, come si farà a vendere un prodotto costruito con così poca prospettiva? Certo è qualcosa di curioso e coraggioso, ma così com'è stato presentato viene difficile capirne il posizionamento.
Due hardware poco convincenti in due settimane - secondo noi - vogliono dire un 2012 partito sottotono? Macché, anzi tutto il contrario. L'anno si appresta ad essere spettacolare su PC e, anche in prospettiva, ci sono indicazioni che la piattaforma sia sempre più quella di riferimento per sviluppare un certo tipo d'esperienze. E non ci riferiamo solo a strategici, MMO e indie: Gamasutra ha compilato uno speciale molto approfondito sullo stato dei racing game, che ultimamente sono al centro di novità che dovrebbero concretizzarsi da qui al breve-medio periodo. Certo che anche qualche regalo inaspettato sarebbe graditissimo:

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già abbiamo detto della petizione per convertire Dark Souls - si è un po' fermata: firmate, firmate, firmate! - e a stimolare ulteriormente l'appetito arriva questo articolo che analizza in profondità il livello di sfida che From Software è riuscita a implementare. Meno noto, il nome di Metaverse è tornato a far (poco) parlare di sé nelle ultime settimane, quando si è concretizzata la chiusura del team attualmente al lavoro sugli strumenti che avrebbero propiziato gli MMORPG di Buffy (meh) e Firefly (O_O). Giochi che ovviamente non vedranno mai la luce, e che probabilmente non sarebbero nemmeno stati questi capolavori. Comunque sia, VenturBeat ha pubblicato un post mortem che spiega i passaggi effettuati nel tentativo ambizioso di creare una piattaforma, fallito clamorosamente anzitempo nonostante sia ancora portato avanti sotto forma di codice open source. Segnaliamo solo una mod, ma è la mod del mese, dell'anno e forse anche di sempre. Elevator: Source è un'esperienza single o multiplayer durante la quale godersi un'ottima salita in ascensore, con un massimo di ventotto fermate intermedie e relativi eventi. E basta. Ma la cosa migliore è che potete scaricarlo e giocarlo... oppure guardare il video sottostante. Non cambia praticamente nulla.

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Stealth Bastard
Il piacere di un'infiltrazione silenziosa in un videogioco è tutto nella ricerca di un'esecuzione perfetta. Siamo disposti ad attendere lunghi minuti che una guardia dello shogun faccia il suo giro di ronda in Tenchu o che la batteria usurata di Adam Jensen si ricarichi in Deus Ex: Human Revolution. Tutto per portare a termine un'azione elegante senza sbavature. Stealth Bastard isola gli elementi chiave del genere d'infiltrazione e si concentra su quelli. Ogni livello è un gioco di ombre e luci dinamiche. Al buio siamo al sicuro e i nostri occhiali da agente speciale s'illuminano di rosso. Se diventiamo parzialmente visibili compare l'immancabile punto interrogativo sopra le telecamere di sorveglianza e i robot, mentre alla luce delle lampade i nostri occhi sono verdi e, al primo avvistamento, per noi è finita: un raggio laser ci fa in mille pezzi. Rapido e truculento. In questo Stealth Bastard si differenzia dagli altri giochi del genere togliendoci la possibilità di rimediare a un errore una volta che qualcuno ci scopre. Ma non potrebbe essere diversamente perché i livelli sono piccoli e compatti, anche se nuove porzioni si rivelano mano a mano che procediamo nell'esplorazione. Così dove prima vedevamo solo un blocco nero si accendono le luci di angusti corridoi e trappole micidiali entrano in funzione. E la missione continua.

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Il nostro obiettivo è quello di infiltrarci in un complesso ultra segreto. Ognuno dei 28 livelli ha una porta da aprire aggirando le difese elettroniche di un terminale. Perciò lo schema da seguire è questo: infiltrati, apriti una via di fuga, raggiungila e scappa. Anche Stealth Bastard esalta l'esecuzione migliore di cui parlavamo all'inizio dell'articolo e lo fa con un cronometro che tieni il tempo di gioco, per poi mostrarci la nostra posizione in classifica rispetto agli altri giocatori non appena varchiamo la soglia della porta di uscita del livello. Se però guardiamo con attenzione il gioco al di là degli accenti messi sulle meccaniche di infiltrazione tipiche del genere, scopriamo che Stealth Bastard è più che altro un puzzle game e ogni livello rappresenta un rompicapo di pulsanti, trappole laser, robot, ascensori a tempo e altro ancora. La vera difficoltà è tutta nel capire come risolvere la situazione per poi farlo nel modo più silenzioso e invisibile possibile, immersi in un'atmosfera perfetta, dove ogni dettaglio compone un suggestivo quadro di luci e ombre che sono la cifra stilistica non solo dell'aspetto visivo ma anche del gameplay di Stealth Bastard . Il suo limite principale è la ripetizione di una meccanica che si complica solamente da un livello all'altro e il fatto di puntare sulla foga competitiva che non tutti sentono. Resta comunque vero che poterlo giocare gratuitamente è un incentivo quasi irresistibile a scaricarlo e tenerlo pronto per la prima mezz'ora libera davanti allo schermo. Anche solo per vedere l'anonimo protagonista con la sua faccia da impenitente diventare un cubetto di pixel e avanzare rannicchiato per non farsi tagliare il ciuffo da un raggio laser.

di Andrea Rubbini

Titolo: Stealth Bastard
Sviluppatore: Curve Studios
Prezzo: freeware
Download: Link
Da sapere per giocare al meglio: nulla di rilevante da segnalare.

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Da Intel un'assicurazione sull'overclocking

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Intel ha deciso di lanciare il Performance Tuning Protection Plan, un'assicurazione che apre nuove prospettive per l'overclocking. Infatti, pagando dai 20 ai 35 dollari a seconda della CPU, diventa possibile sostituire un processore danneggiato nel tentativo di spingerlo oltre i parametri di fabbrica. Questo, oltre a consentire test non convenzionali, potrebbe convincere molti timorosi a preferire un processore con frequenze sbloccate in modo da ottenere una spintarella prestazionale nel caso di applicativi o titoli fortemente vincolati all'uso della CPU.

La Radeon HD 7970 secondo Gigabyte

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AMD subito mosso a disposizione dei costruttori esterni l'hardware della Radeon HD 7970 e questo ha consentito l'arrivo, in tempo record, di una versione overcloccata della scheda. La configurazione scelta da Gigabyte non è però particolarmente spinta, con la memoria che resta a 5.500 MHz. A cambiare è invece il core che passa da 925 a 1000MHz. Nonostante l'overclock relativo il sistema di raffreddamento è piuttosto spinto con un dissipatore di forma triangolare che veicola il calore verso 3 ventole da 80 millimetri. Anche il circuito stampato della scheda è personalizzato ed è basato sulla tecnologia Ultra Durable che garantisce materiali buoni e resistenza eccellente. Il prezzo non è ancora stato comunicato.

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Nvidia è quasi pronta a lanciare le nuove GPU?
La GeForce GTX 680 potrebbe essere in dirittura d'arrivo nonostante l'assenza delle nuove GPU Nvidia al CES 2012 e nonostante i rumor relativi a un'uscita in Marzo. Anche in questo caso purtroppo si tratta solamente di voci sebbene arricchite da qualche dettaglio. Secondo i nuovi rumor Jen-Hsun Huang, CEO di Nvidia, ha deciso di premere sull'acceleratore per non lasciare troppo spazio alla concorrenza che è già scesa in campo con la Radeon HD 7970. La nuova scheda, ascoltando tutte le voci che si sono susseguite in questi ultmi mesi, sarebbe un ibrido, basato sul chipset GK100, tra la vecchia tecnologia e quella Kepler. Il vero cambiamento potrebbe invece avvenire con la GTX 780 che dovrebbe essere basata sul GK104. Tutto comunque è ancora da vedere, con altri chipset menzionati qua e la a più riprese, e per la questione dei nomi l'ultima parola è di Nvidia che ancora non ha lasciato trapelare nulla.

Intel Core i7-3820 - Nuovi test

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Qualche tempo fa abbiamo già parlato del Quad-Core Intel Core i7-3820, il Sandy Bridge Extreme di fascia bassa che promette prestazioni paragonabilili a quelle di un Core i7-2700k controbilanciate da limiti alle possibilità di overclock. D'altronde con un minimo sforzo è già possibile raggiungere i 4.75GHz e 50 dollari in meno possono fare gola soprattutto se si ha la necessità di un processore particolarmente robusto nei calcoli massicci in singolo thread. Ebbene oggi ritorniamo a parlare del processore dopo i test effettuati da HotHardware che indicano risultati ancora migliori di quelli iniziali con la CPU che, overcloccata, tiene testa al Core i7-990x sia nel gaming sia chiamando in causa calcoli in multithreading. Ovviamente il consumo, rispetto al Core i7-2700k è decisamente più elevato ma il picco massimo è comunque accettabile con 238 Watt contro i 287 del Core i7-990X.

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Galaxy GTX 560 Ti Super OC White Edition
La nuov GTX 560 Ti overcloccata da Galaxy non può ovviamente competere con la GTX 560 a 448 core ma stacca nettamente la versione standard della scheda con performance costantemente superiori. Tra le controindicazioni figurano ovviamente il consumo maggiore, sebbene bilanciato da temperature contenute, e il fatto che sia già spinta al massimo con le frequenze a 950/1900/4400MHz che sono decisamente superiori agli 822/1644/4008MHz della versione standard. In ogni caso la Galaxy GTX 560 Ti Super OC White Edition sembra sfruttare al massimo l'architettura Nvidia e può ovviamente fare gola. Il consiglio però è quello di aspettare un paio di mesi visto che l'arrivo delle 680/780 potrebbe portare a ulteriori cali di prezzo per tutta la serie 500 (e a quel punto potrebbe diventare molto interessante la GTX 570).

L'altra faccia del CES

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Il CES 2012 è stato parco di novità relative ai PC desktop ma non ci ha fatto mancare tecnologie di tutt'altro genere, decisamente più adatte a stupire una platesa di quanto non possa fare un benchmark. La manifestazione ha ospitato lettori neurali cinesi, monocicli a motore con tanto di giroscopio, pellicole idrorepellenti, giochi controllabili con il movimento degli occhi e anche batterie ecologiche che hanno senza dubbio trovato il giusto contesto nell'edizione di quest'anno vista la grossa presenza di portatili di ogni sorta. Particolarmente interessante è la Powert Trekk della Signa, una batteria a idrogeno ricaricabile con l'acqua. Per generare il combustibile servono delle pastiglione vendute in pacchi da 12 dollari che ne contengono 3. Ogni disco produce l'equivalente di sei batterie AA ovvero il doppio di quanta energia serve per caricare due volte la batteria di un iPhone. Purtroppo con un prezzo di 200 dollari la Power Trekk, che dovrebbe uscire sul mercato in primavera, non è certo economica, ma permette di conservare nella borsa, o nel bunker antiatomico, parecchia energia d'emergenza, e senza alcuna degradazione al contrario delle classiche pile.

di Mattia Armani

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Star Wars: The Old Republic
C'è grossa crisi nella Vecchia Repubblica, sopratutto dopo che la patch 1.1 intitolata "Rise of the Rakghouls" ha raggiunto i server con un paio di giorni di ritardo rispetto alla data prestabilita. Giorni che, in teoria, sarebbero serviti a BioWare per limare alcuni problemi tecnici e offrire ai giocatori un soddisfacente aggiornamento gratuito per il loro nuovo MMORPG, peccato che le cose non siano andate per il verso giusto e l'utenza si è ritrovata nell'hard disk un client con vecchi e nuovi problemi.

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Il famigerato anti-aliasing è stato rilasciato con dei bug di compatibilità con le schede ATI serie 69xx e, laddove funziona, si parla di un semplice 2x al massimo settaggio e con ciò i giocatori sono tornati a modificare i file .ini e a forzare l'AA tramite software come Catalyst. Contemporaneamente, oltre a un nuovo Flashpoint, quattro nuovi boss per l'Operation Karagga's Palace e una serie di fix e migliorie a tutto tondo, BioWare si è lasciata anche scappare un bug che è stato immediatamente sfruttato dai giocatori più disonesti per causare una crisi PvP a livello letteralmente intergalattico. In sostanza i giocatori hanno scoperto di poter assalire ripetutamente il punto di respawn della fazione avversaria nel territorio conteso del pianeta Ilum, impedendo ai rivali di contrattaccare e aumentando il proprio punteggio ad ogni uccisione degli stessi bersagli perché nessun algoritmo interveniva a ridurlo come succederebbe normalmente. Di conseguenza, nel giro di mezza giornata molti giocatori hanno raggiunto il vertice dei ranghi in PvP, accumulando abbastanza punti per acquistare pezzi di equipaggiamento che avrebbero richiesto molto più tempo e fatica. Questo bug ha provocato un enorme squilibrio di forze tra le fazioni di alcuni server e potrà avere conseguenze potenzialmente gravissime a lungo termine, tant'è che BioWare ha affermato di essere già pronta a intervenire sui giocatori colpevoli di averne abusato.

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Tuttavia, il bug era lì per un demerito degli sviluppatori che hanno dimostrato enorme superficialità nello sviluppo di Ilum: la storia di questo pianeta completamente dedicato al PvP è abbastanza confusa perché è stato una delle ultime feature di The Old Republic ad essere presentata e non era accessibile in Beta, di conseguenza è stata rilasciata sul mercato in uno stadio assolutamente primordiale. Le prime modifiche strutturali apportate a Ilum sono giunte proprio con la patch 1.1, la quale è stata però proposta al test pubblico per soltanto poco più di una settimana, in server in cui non era possibile copiare i propri personaggi o giocarne di preconfezionati. Da questo punto di vista, quindi, se la colpa è attribuibile sopratutto ai giocatori avidi di oggetti e punteggi, bisogna dire che BioWare ha lavorato in maniera superficiale e frettolosa a una patch di considerevole importanza, trovandosi costretta a effettuare nel giro di una giornata una nuova manutenzione con patch risolutiva annessa. Conscia di questa imbarazzante situazione e intenzionata a riguadagnarsi la fiducia degli utenti, sopratutto a ridosso dello scadere di quello che per molti è il primo mese gratuito di gioco, BioWare ha assegnato il titolo esclusivo di "Founder" (Fondatore) a tutti i giocatori che hanno già pagato un mese di abbonamento e ha anche rilasciato un video in cui il direttore James Ohlen parla di alcuni dei contenuti che saranno prossimamente rilasciati: tra questi spicca la seconda parte del Flashpoint dedicato ai Rakghoul; un sistema di ranking per il PvP e una nuova Warzone; un maggior supporto per le gilde con tanto di banca comune e, finalmente, l'opzione per modificare l'interfaccia di default. Riusciranno questi buoni propositi a rimediare alla figuraccia degli ultimi due giorni?

Rift
Anche se il MMORPG firmato BioWare ha dominato questa settimana con una bella dose di gossip, merita un po' di spazio anche l'ottimo concorrente di Trion Worlds, che dopo qualche mese di silenzio si prepara a tornare alla ribalta con un aggiornamento ricco di novità davvero interessanti. Tanto per cominciare, ci si potrà sposare!

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Carnival of the Ascended, questo il titolo della patch 1.7, introdurrà la meccanica del matrimonio nel mondo di Telara, e anche un nuovo dungeon di tipo Chronicle chiamato River of Souls, definito dagli sviluppatori come una "avventura da non morti per due giocatori", qualunque macabra cosa significhi. Non solo: sarà disponibile anche un nuovo dungeon in modalità Master e un revamp dei dungeon in modalità Expert con il quale saranno aggiunti nuovi oggetti e boss. I ragazzi di Trion Worlds hanno insomma intenzione di ricatturare l'attenzione di chiunque si sia allontanato da Rift con una serie di feature interessanti e, dulcis in fundo, un intero weekend (dal 19 al 22 gennaio) in cui i vecchi e nuovi giocatori potranno accedere ai server gratuitamente per scoprire, o riscoprire, uno dei migliori MMO attualmente in commercio.

di Christian La Via Colli

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Cambia qualcosa nella configurazione media di questo mese, ovvero la scheda video che diventa una conveniente Radeon HD 6870, caratterizzata da un rapporto qualità-prezzo decisamente elevato. Immutato tutto il resto con un lieve aumento nel costo del processore, bilanciato da un apparente inizio di ritorno alla normalità - o quantomeno stabilizzazione - nei prezzi dei dischi fissi. Staremo a vedere nelle settimane a venire.

Componente
Caratteristiche
Prezzo
Processore
170€
Scheda Madre
80€
Scheda Video
150€
Ram
48€
Alimentatore
60€
Hard Disk
79€
Lettore-Masterizzatore Ottico
25€
Case
35€
Prezzo Computer Entry Level
647 Euro

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Syndicate
E come mai parliamo di uno spara spara spara moderno nella rubrica dei giochi budget? Uno strategico? Quindi il vecchio titolo di Bullfrog non è stato ancora condannato alla damnatio memoriae per far credere al mondo che l'unico modo per fare giochi belli è trasformare tutto in sparatutto? Un immenso sparatutto in cui tutti sparano a tutto perché si può solo sparare a tutto. Basta con questa divisione in generi!

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Oltretutto il vecchio Syndicate aveva un difetto madornale e imperdonabile nel 2012: non si finiva da solo. Vengono i brividi solo a leggerle certe parole. Il gioco richiedeva di guidare un gruppo di androidi al soldo di una multinazionale che dovevano svolgere diverse missioni per danneggiare le corporation concorrenti. Ogni mezzo era lecito per farcela, dal mettere bombe sotto ai palazzi a massacrare un intero quartiere. Ad aiutare i giovani terroristi in erba ci pensava il reparto ricerca e sviluppo della multinazionale, capace di rifornirli costantemente di mortali ninnoli ultratecnologici.
Il principale pregio del vecchio Syndicate è di essere giocabilissimo e appassionante ancora oggi, nonostante l'obsolescenza tecnologica. È un discorso trito e ritrito, fattibile per ogni grande classico del passato. Ma che ci volete fare? Quando si diventa vecchi si hanno ricordi e si fanno confronti. Forse è per questo che dispiace vedere il passato appiattito su scelte di mercato senza idee idee per un pubblico che non cerca più idee. Che momento malinconico, e senza vacanza pagata a nostra insaputa. Provate a giocarci e provate a contare quante feature e quanta profondità ci sono nei pochi MB dell'installazione del gioco. La libertà non è un mondo infinito ma asettico in cui si può solo accumulare oggetti. La libertà, nei videogiochi, è un sistema che, attraverso regole ben strutturate, ti consente dei margini d'azione personali. Insomma, se volete giocare a un grande classico, andate su GOG e non fatevelo scappare.

di Simone Tagliaferri

Titolo: Syndicate
Linea: GOG.com
Prezzo: 5,99$
Storico: Di Syndicate esiste un seguito e basta. No, uno sparatutto non può essere il seguito di uno strategico.
Voto originale Multiplayer.it: N/D