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Il secondo cavaliere dell'Apocalisse

Il nostro incontro ravvicinato con Darksiders II!

ANTEPRIMA di Antonio Fucito   —   24/01/2012

Versione mostrata: Xbox 360

Il 2010 era stato inaugurato alla grande da un titolo che per diversi tratti ricordava come struttura capolavori storici quali Zelda e Metroid; questo grazie alla sua ottima commistione di level design, parti action, puzzle e caratterizzazione dei personaggi. Stiamo parlando ovviamente di Darksiders, che invero non è mai stato spinto tantissimo in termini di pubblicità e di aspettative da parte degli utenti, errore gravissimo perché il primo titolo ufficiale sviluppato dai Vigil Games era di fattura pregevole e sotto diversi aspetti in grado di sopravvivere tranquillamente al confronto con i due mostri sacri citati qualche riga più sopra. Anche Darksiders II sembra subire lo stesso strano destino, fortunatamente anche dal punto di vista qualitativo come ha confermato la presentazione alla quale abbiamo assistito qualche giorno fa, dove gli sviluppatori hanno mostrato una demo avanzata del gioco.

Il secondo cavaliere dell'Apocalisse

Sorpresa delle sorprese, tutta la stampa europea è stata invitata in quel di Roma e precisamente alla Casa del Cinema presso Villa Borghese, per accompagnare la presentazione con un aperitivo e quattro chiacchiere con gli sviluppatori. Non poteva mancare ovviamente Joe Madureira, cofondatore di Vigil e famoso disegnatore in seno a Marvel che si è distinto dal classico tratto dei Comic Americani per essere riuscito ad inculcare nei suoi disegni influenze tipiche dei manga, restituendo ai propri personaggi un tratto più morbido e ancora più piacevole da vedere.

E' un complotto!

Il risultato, come nel caso del primo Darksiders, è eccellente. La realizzazione dei personaggi nel gioco è sicuramente tra le migliori che abbiamo avuto modo di apprezzare, per minuzia di dettagli, disegno, uso dei colori, mole poligonale. Come oramai noto Darksiders II è ambientato in contemporanea con il primo capitolo, ma le vicende sono incentrate attorno a Morte, cavaliere dell'apocalisse che vuole aiutare a scagionare suo fratello Guerra dalle accuse che gli sono state rivolte e che hanno scatenato le vicende del titolo originale. Non siamo riusciti a capire (leggasi "gli sviluppatori si sono trincerati dietro un no comment") se il gioco proseguirà anche successivamente e quanti incroci ci saranno con i personaggi già conosciuti, fatto sta che l'ambientazione è differente, così come le movenze e il sistema di combattimento del nuovo protagonista principale. Prima di passare alla demo vera e propria vi è stato un bel excursus storico proprio sulla Morte fin dalla sua introduzione nelle credenze popolari per arrivare all'evoluzione nel corso dei secoli. Tantissimi sono stati i riferimenti alla raffigurazione italiana, a partire dall'Impero Romano fino a quella del Decamerone di Boccaccio, con la falce a simboleggiare il fatto che la Morte si impossessi dell'anima delle persone fin dalle sue radici. Morte che in Darksiders II è un personaggio più dinamico di Guerra e che viene incastonato in un sistema di combattimento più rapido e con meno tempi morti, allo scopo di rendere il tutto più spettacolare ma non per questo meno profondo, anzi. Da quello che abbiamo visto, infatti, è presenta un'ampia personalizzazione dell'arma, che può essere "infusa" di poteri aggiuntivi, con la falce a rappresentare quella principale e con una serie di armi secondarie facilmente selezionabili senza interrompere l'azione, grazie all'utilizzo della croce digitale.

Il secondo cavaliere dell'Apocalisse

Il protagonista principale dispone di tutta una serie di caratteristiche che possono essere espanse, le quali vanno dalla magia arcana alla resistenza, e non manca nemmeno l'albero delle abilità, che permette di potenziare due rami distinti denominati "harbringer" e "necromancer", i quali evolvono rispettivamente le abilità con l'arma e quella con le magie. Abilità che al pari del primo Darksiders vengono acquisite durante il corso dell'avventura e possono essere associate, in congiunzione al trigger destro, con i tasti frontali del pad, per accedervi rapidamente in qualsiasi occasione. Assente la parata, adesso è molto più importante la schivata per difendersi dagli attacchi avversari. La demo è cominciata con un'ambientazione a sfondo lavico e subito abbiamo notato come il combattimento sia più ritmato ma non lontano dalla cadenza del primo Darksiders (cosa a nostro modo di vedere positiva) mentre le doti atletiche di Morte sono nettamente più sviluppate. In una sezione, infatti, il personaggio si trovava in una sorta di cavità da risalire mentre la lava riempiva tutto lo schermo, a questo punto lo sviluppatore che giocava si è esibito in una serie enorme di azioni concatenate e velocissime, rappresentate dalla scalata sui muri, salti da una sporgenza all'altra, evoluzioni clamorose tra punti distanti e così via, in una sequenza molto più vicina ad un Prince of Persia / Assassin's Creed che in passato. In termini di puzzle invece ne abbiamo potuti apprezzare un paio piuttosto basici e di tipo ambientale, ma gli sviluppatori hanno assicurato che la loro presenza sarà simile a quella del primo capitolo, e anzi ce ne saranno alcuni ancora più complessi degli ottimi che caratterizzavano il primo Darksiders. In un'altra sezione Morte invece ha attivato una sorta di gigante meccanico per superare una distesa di lava, allungandone il braccio fino alla parete opposta e camminandoci sopra sempre con estrema agilità e velocità. E ancora, verso fine della demo abbiamo assistito ad una battaglia con un boss di medie dimensioni (definito dagli sviluppatori come "mini") all'interno della quale ci sono state mostrare alcune abilità del protagonista principale, come quella di evocare alcuni accoliti per attaccare il malcapitato di turno. Caratteristica interessante è rappresentata infine dai "drop" dei nemici, i quali rilasciano pezzi di armatura come stivali (e ci sono tre tipologie differenti legate all'attacco fisico, magaia e un mix tra le due) e alcuni talismani per espandere i parametri del protagonista principale.

Il secondo cavaliere dell'Apocalisse

Sempre riguardo i boss la presentazione si è conclusa con una caverna piuttosto vasta al centro della quale c'era una cavità che ospitava una spada a dir poco enorme e di maggiori dimensioni dello schermo; ebbene, gli sviluppatori hanno tenuto a precisare che quella era l'arma di uno tra i boss più grandi del gioco. Chiacchierando successivamente alla demo abbiamo appreso come Darksiders II sarà più vasto del suo predecessore (si supereranno in scioltezza le 20 ore e saranno presenti anche missioni secondarie) e pur proponendo un sistema di combattimento e di controllo più varo e dinamico, manterrà inalterate le sue caratteristiche di base, ovvero ambientazioni multiple completamente differenti tra loro e dove sono presenti in misura soddisfacente combattimenti, sezioni puzzle e di esplorazione, incastonati in una forte componente narrativa. La speranza col prodotto completo è quella di trovarsi dinnanzi ad un titolo con momenti epici e vari identici o superiori a quelli del primo episodio (i passaggi con il cavallo Rovina e quelli finali sono memorabili in tal senso), le impressioni che abbiamo avuto con questa nuova demo di Darksiders II sono rassicuranti nella misura in cui non sembrano essersi perse le caratteristiche portanti del primo capitolo e l'impatto totale col gioco è ancora piacevolissimo. La speranza è adesso poterci mettere le mani sopra quantomeno per una prova il prima possibile.

CERTEZZE

  • Stessa ottima commistione di generi del primo Darksiders
  • Longevo e pieno di cose da fare
  • Bello da vedere

DUBBI

  • Che la durata maggiore "diluisca" i momenti migliori del gioco