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Nessuno è al sicuro

Tutto il peggio (e quindi il meglio) di South Park in un gioco di ruolo sviluppato da Obsidian e seguito passo a passo da Parker e Stone. Cosa può andare storto?

ANTEPRIMA di Andrea Rubbini   —   01/02/2012

Censura e perfino autocensura sono due parole che vanno molto d'accordo con la serie televisiva South Park. D'altronde se decidi di fare delle religioni e dei temi tabù della nostra società il bersaglio prediletto di una satira tinta di humor nero, il minimo che può capitarti è diventare famigerato in tutto il pianeta. Perciò ci aspettiamo che il gioco di ruolo South Park: The Game sviluppato da Obsidian Entertainment, con la supervisione dei due brillanti creatori della serie TV, Trey Parker e Matt Stone, si attiri presto gli strali di qualche animo sensibile. A dire il vero la polemica è già divampata quando Obsidian ha comunicato ufficialmente che una delle cinque classi disponibili nel gioco sarà l'Ebreo. Il coinvolgimento di Parker e Stone e il fatto che questi abbiano messo a disposizione degli sviluppatori tutto il materiale televisivo prodotto fino ad ora, fa ben sperare che i fan godranno nel ritrovare su schermo i personaggi che più hanno amato e citazioni a non finire. D'altronde non è un mistero che i due autori siano grandi appassionati di videogiochi, come dimostra una puntata su tutte, "Make Love, Not Warcraft", che ha fatto sbellicare dalle risate anche quelli che hanno solamente sentito parlare della dipendenza da WoW. Ecco perché l'idea del gioco di ruolo South Park: The Game ha rimestato la fantasia perfino di quelli più freddi verso la serie. Inoltre il team di sviluppo è di tutto rispetto e le prime anticipazioni sono succose come muco. Ah-Ehm, cominciamo.

I've got a Cartman in me

Possiamo immaginare che Obsidian voglia sviluppare un gioco in grado di attirare un pubblico più vasto di quello formato dagli appassionati di South Park (sebbene l'armata dei fan sia già di per sé imponente) ma dal momento che questo gioco di ruolo porta il nome della seria TV, il primo obiettivo è fare in modo che l'utente abbia l'impressione di trovarsi dentro un episodio ideato da Trey Parker e Matt Stone. Da questo punto di vista la strada intrapresa sembra quella giusta perché tutto, dai disegni alle animazioni, ha lo stile inconfondibile di South Park. Il nostro compito sarà quello di vestire i panni di un nuovo arrivato in città che, come sempre accade tra ragazzini, deve riuscire a farsi accettare dagli altri. Prenderà così parte a un gioco di ruolo dal vivo organizzato dai giovincelli della comunità e che finirà poi per avere conseguenze sulla vita reale e sconfinare in un'epica destinata a coinvolgere tutti. Sembra inoltre che alcune delle preferenze personali di Parker in fatto di videogiochi influenzeranno le scelte di Obsidian, a partire dal fatto che il protagonista sarà muto. A fare gli onori di casa ci sarà Cartman, pronto a rendersi utile per aiutarci nella scelta della classe tra quelle tipiche del genere: guerriero, paladino, mago e ladro, alle quali si aggiunge come dicevamo all'inizio l'ebreo, che diventa sempre più forte mano a mano che il personaggio si avvicina alla morte.

Nessuno è al sicuro

Il nostro eroe partirà con in dote uno smartphone, che svolgerà la funzione di interfaccia con il mondo di gioco permettendoci di accedere a una specie di social network, così da rimanere in contatto con gli amici e conoscere la nostra situazione rispetto alle fazioni di ragazzini presenti in città. Pare confermato che ci saranno oggetti da raccogliere sparsi per la mappa di gioco, punti esperienza da accumulare, colpi critici e altri cliché del genere, mentre sono state escluse sequenze platform - probabilmente perché incompatibili con lo stile grafico. Anche se inizialmente i combattimenti dovevano essere in tempo reale, ora hanno un approccio a turni simile a quello di giochi come Paper Mario, privilegiando l'abilità nella scelta dei tempi giusti per difendersi e sferrare combo potenti. Al momento sembra che i nemici saranno visibili sulla mappa e che sarà inserito un sistema di crescita e personalizzazione delle armi simile a quello basato sulle Materia del leggendario Final Fantasy VII. Riguardo alle evocazioni invece si sa solo che saranno presenti ma non ci sono al momento dati certi. Il sistema di combattimento promette quindi di prendere in prestito da altri titoli elementi solidi e collaudati, ma rimane da vedere se le situazioni saranno sufficientemente varie da mantenere viva la curiosità e il coinvolgimento del giocatore durante gli scontri avanzati.

Nessuno è al sicuro

Parker uno di noi

Il coinvolgimento di Parker e Stone sembra essere stato fino ad ora determinante nel dirigere Obsidian verso la realizzazione di ambienti e missioni in linea con lo spirito di South Park. Gli sviluppatori non dovrebbero perciò correre il rischio di creare un gioco dove i protagonisti della

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serie TV sono solo skin di un anonimo gdr. Rimane però un aspetto cruciale sul quale potremo dare un giudizio solo a gioco ultimato: l'inconfondibile satira di South Park. Non è possibile infatti ricreare i tempi comici di un film in un videogioco, dove la ripetitività delle azioni è ineludibile. Per questo motivo Parker ha riferito in un'intervista che l'oggetto della parodia questa volta saranno i giochi di ruolo stessi, e che lui per primo è consapevole del fatto che dei buoni dialoghi, se sotto non c'è un gameplay altrettanto solido, non salvano un videogioco. Dopo queste considerazioni e le tante astuzie per mantenere intatto l'aspetto estetico di South Park, è lecito sentirsi fiduciosi. Ora però vogliamo sapere che fine farà Kenny.

CERTEZZE

  • Humor originale intatto
  • Sembra di essere dentro un episodio della serie TV!
  • Farà impazzire i fan di South Park

DUBBI

  • Farà impazzire solo i fan di South Park?
  • Profondità tutta da verificare