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Voci dal Sottobosco - La Caduta di Cybertron

La saga firmata da High Moon Studios continua con una nuova avventura ricca di sorprese e delizie per tutti i fan dei robot più famosi del mondo

RUBRICA di Christian Colli   —   24/02/2012

Sull'ennesimo tie-in dei Transformers non ci avrebbe scommesso nessuno. Diciamocelo, i giochi appena discreti con protagonisti i robot di Hasbro si contano sulle dita di una mano e il fatto che negli ultimi anni il franchise abbia ruotato attorno ai film hollywoodiani non è esattamente un incoraggiante biglietto da visita, considerando che la strafamosa società produttrice di giocattoli sembra aver deciso di spremere ogni singola goccia di olio nelle vene dei nostri alieni robotici preferiti per svuotare i portafogli di fan, piccoli o grandi che siano.

Voci dal Sottobosco - La Caduta di Cybertron

Poi ci siamo resi conto che i ragazzi di High Moon Studios avevano davvero qualcosa da dire e il loro entusiasmo, a dir poco contagioso, ci ha portato a casa Transformers: La Battaglia per Cybertron, una delle migliori sorprese del 2010 per i fan dei Transformers e dei giochi d'azione in generale. Ben lungi dall'essere un titolo perfetto, La Battaglia per Cybertron era però un titolo per tutti, non soltanto per i fan: ormai concluso il polverone sollevato dal terzo film di Michael Bay, i tempi sono maturi per un sequel videoludico con tutti i crismi.

Un Decepticon è per sempre

La Caduta di Cybertron continua la storia rimasta in sospeso alla fine de La Battaglia per Cybertron ma il nuovo titolo dei ragazzi di High Moon Studios non è un semplice sequel ma anche un reboot e l'avranno capito tutti coloro che hanno notato delle leggere differenze nel character design di personaggi come Optimus Prime o Megatron. "Il design generale di personaggi e ambientazioni è un'evoluzione, ma non una deviazione" ha spiegato il direttore del progetto, Matt Tieger, in una recente intervista; "ci sono vari motivi per i quali non abbiamo deciso di chiamarlo La Battaglia per Cybertron 2, in primo luogo penso che con il prequel abbiamo fatto un buon lavoro nei confronti dei fan del franchise [sì, diamine! NdR] ma la nostra intenzione è coinvolgere anche tutti coloro che non conoscono bene i Transformers ma sono interessati sopratutto a un gioco che riteniamo abbia solide fondamenta che non vogliamo totalmente cambiare". La Battaglia per Cybertron è fondamentalmente uno sparatutto in terza persona in cui i giocatori devono percorrere alcune zone del pianeta alieno, trasformandosi all'occorrenza in veicoli o velivoli armati fino ai denti per affrontare le battaglie nel modo che preferiscono.

Voci dal Sottobosco - La Caduta di Cybertron

"Pensiamo che un sequel possa scoraggiare chi non abbia mai giocato il primo e puntare forse un po' troppo ai fan della serie, così abbiamo inventato un nuovo titolo per attirare più utenti e dare maggiore importanza ai cambiamenti che abbiamo apportato alla struttura del gioco" ha commentato Tieger. La prima e grande differenza tra La Caduta di Cybertron e il suo predecessore ha a che fare con la storia che in La Guerra per Cybertron non era niente male, ma era presentata in modo un po' confuso, sorretta sopratutto dall'interazione tra i vari personaggi durante l'azione. "Le chiacchiere ci sono ancora, ma c'è una cosa che ho intuito a un certo punto e cioè che i giocatori sono fan degli Autobot o dei Decepticon e per questo motivo avevamo creato due campagne separate ma strutturalmente simili che si concentravano su una fazione ciascuna" ha spiegato Tieger, "ma questo ha comportato una certa ripetitività di fondo e inoltre ho capito che i giocatori in realtà non amano una fazione specifica ma l'intero universo dei transformers, così abbiamo riorganizzato la storia in un modo diverso". Ne La Caduta di Cybertron, infatti, ci sarà una sola campagna che si concentrerà prima sugli Autobot, poi sui Decepticon e infine nuovamente sugli Autobot. "Vogliamo raccontare il modo in cui ogni personaggio percepisce questa guerra e la fine del proprio pianeta e penso che intrecciando la storia con il gioco stesso abbiamo creato un'esperienza molto più bilanciata" ha continuato Tieger, il quale non si è trattenuto dal fare qualche anticipazione sui personaggi e sugli eventi che faranno da filo conduttore.

Voci dal Sottobosco - La Caduta di Cybertron

Il morente pianeta Cybertron è un transformer di per sé, Primus, e adesso si sta spegnendo a causa degli eventi del primo gioco, solo che ci metterà milioni di anni e, sfortunatamente, i transformers non potranno sopravvivere nel breve termine senza l'energon generato dal nucleo del pianeta. A questo punto entra in scena un personaggio molto amato dai fan storici, Shockwave, un potente Decepticon che nell'ultimo film, Dark of the Moon, ha spiccicato due parole in cybertroniano ed è stato trucidato da Optimus in un combattimento in slow-motion di otto secondi. Una vera frana. "E' decisamente diverso nel gioco" ha affermato Tieger, ridacchiando, "è un personaggio fondamentale, leale unicamente a Cybertron. Starscream pensa solo a sé stesso, Soundwave è leale a Megatron ma Shockwave tiene soltanto al suo pianeta. Così si inventa un piano, sfruttando l'antica tecnologia dei ponti spaziali. Beh, è uno scienziato pazzo, perciò comincia a guardarsi in giro per il cosmo in cerca di energon, che non è proprio olio ma energia vitale, e punta gli occhi sulla Terra. Ma non è la nostra Terra, quella dell'uomo, ma quella di 65 milioni di anni fa, con i dinosauri. Perciò decide che vale la pena distruggere un pianeta per salvare il suo e comincia a fare un po' di esperimenti". E tra questi esperimenti c'è Grimlock.

Grimlock spacca!

I Dinobot sono alcuni tra i transformer più amati nella storia del franchise, proprio perché negli anni '80 erano abbastanza di moda e poi, insomma, come si fa a non apprezzare un tirannosauro che si trasforma in robot e viceversa? L'unico problema è che Grimlock, il capo dei Dinobot, aveva la profondità psicologica di un cucchiaino: parlava come Tarzan e il suo unico scopo era distruggere tutto quello che poteva. Un personaggio davvero difficile da contestualizzare in un gioco come La Caduta di Cybertron, no? "Per noi è stato importantissimo inserire Grimlock nel gioco ed è stato altrettanto importante che apparisse nel trailer" ha ammesso Tieger, "Più che un personaggio, è una vera e propria caratteristica del gioco, qualcosa che può venderlo; Grimlock dice qualcosa di diverso a ogni potenziale giocatore".

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Secondo Tieger, un personaggio come Grimlock, un gigantesco dinosauro sputafuoco robotico, piacerebbe a qualunque tipo di giocatore, a prescindere che sia un transformer o meno. Opinione magari discutibile, ma non certo priva di fascino, dobbiamo ammetterlo. Il problema però è integrare nella nuova storyline un personaggio che nella saga storica nasce in modo decisamente diverso e fondamentalmente non si sviluppa mai: gli scrittori di High Moon Studios hanno così collegato i cinque Dinobot alla figura di Shockwave, il Decepticon pazzo che li cattura e svolge esperimenti su di loro usando i campioni prelevati dai dinosauri sulla Terra. Così il nuovo Grimlock è un guerriero intelligente, piuttosto che un robot sottosviluppato come nell'originale, ma non può parlare normalmente e la situazione l'ha reso instabile. "E' un personaggio davvero unico nel gioco" spiega Tieger, "Una delle novità riguarda la varietà delle situazioni, abbiamo studiato bene i personaggi e li abbiamo dotati di abilità peculiari; Grimlock è l'unico personaggio che non può trasformarsi quando vuole". In effetti Grimlock, che non dispone di armi da fuoco standard ma di una spada e uno scudo che lo rendono molto più efficace degli altri personaggi in mischia, non può essere trasformato in qualunque momento premendo il tasto relativo; uccidendo i nemici, Grimlock accumula energon e a un certo punto è possibile trasformarlo nella sua configurazione di tirannosauro robot per un periodo di tempo limitato. "Per quanto mi riguarda questa meccanica si collega bene alla sua situazione. E' un po' come Hulk, sapete, perde il controllo. E' astuto, intelligente, ma a volte la sua rabbia ha la meglio e in quei casi non riesce neanche a parlare. Tutto grazie a Shockwave e mi sembra un approccio molto più adulto e interessante dell'originale". Eresia, per i fan? Chissà. Eppure Tieger e i suoi ragazzi hanno fatto i compiti perché ne La Caduta di Cybertron ci sono anche i combiner. Come il nome suggerisce, queste particolari squadre di transformers possono agganciarsi l'uno all'altro e formare Voltr--- ehm, un robot molto più grande e potente, generalmente inarrestabile. Se avete in mente il Devastator canino munito di gioielli di famiglia che si arrampicava sulla piramide in Transformers 2: La Vendetta del Caduto, ecco, cortesemente rimuovete quell'immagine dalla mente. Fatto? Bene! Per La Caduta di Cybertron Tieger i suoi ragazzi hanno scelto un altro combiner abbastanza celebre, Bruticus, frutto dell'unione di cinque Combaticon.

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"Potevamo scegliere un altro personaggio" ha ammesso Tieger, "ma Bruticus ci è sembrato il più interessante. Potevamo dare la parte a Menasor, del resto nel gioco c'è già uno dei suoi componenti [Dead End, NdR] ma il punto è che è composto soltanto da auto, non è neanche lontanamente intrigante quanto un robot composto da un elicottero, un jet, uno shuttle, un camion e un carro armato". Ma come sarà integrato questo personaggio nel gioco? "Non controllerete soltanto una gamba o un altro arto" ha spiegato Tieger ridacchiando, "In effetti controllate l'intero Bruticus. In alcune sequenze giocate nei panni di uno dei Combaticon e in altre controllate proprio Bruticus. E l'idea è che siete semplicemente i dominatori del campo di battaglia, torreggiate su tutto... è davvero un'esperienza indimenticabile". Con tutta questa carne al fuoco, i rischi di esagerare sono sempre dietro l'angolo. L'ultima fatica di High Moon Studios, l'action-game basato su Transformers: Dark of the Moon che condivideva l'impostazione de La Battaglia per Cybertron non è stato certo un titolo da ricordare. Ma la passione e l'entusiasmo che, ancora una volta, questi sviluppatori stanno mettendo nel loro personalissimo progetto lascia ben sperare in un prodotto ancora migliore del già ottimo prequel.