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Apple presenta i nuovi Mac con processore M1

Apple ha annunciato il passaggio definitivo ai chip prodotti internamente anche per la linea Mac, presentando i primi MacBook e Mac mini con processore M1

SPECIALE di Peter Vogric   —   11/11/2020

Il 2020 è stato un anno particolare sotto diversi punti di vista. La pandemia diffusasi a livello globale ha impedito l'organizzazione della maggior parte degli eventi dedicati alla stampa, ma non possiamo di certo lamentarci della scarsa quantità di prodotti e servizi in arrivo. Oltre alle console di nuova generazione, al nuovo hardware per il PC, Apple non poteva certo mancare all'appello, infatti quest'anno ha organizzato ben tre eventi virtuali solamente nelle ultime settimane. Dopo aver presentato al mondo i nuovi iPad Air e Apple Watch, gli iPhone 12 e 12 Pro affiancati da un interessante HomePod mini e qualche nuovo servizio, è giunto finalmente il momento di parlare dei loro fidati Mac. Durante la WWDC 2020 l'azienda di Cupertino ci aveva preannunciato un cambiamento generazionale molto importante per la loro linea di computer. Finalmente è giunto il momento di abbandonare i processori Intel, utilizzati per circa quindici anni sia sui portatili che su desktop, per passare ai chip progettati direttamente da Apple stessa. Proprio come con iPhone, iPad, Apple Watch e Apple TV, i nuovi computer Mac utilizzeranno il cosiddetto "Apple Silicon". In questo modo si punta a raggiungere un'ottimizzazione invidiabile tra hardware e software, proprio come siamo abituati a vedere sugli altri prodotti. Si tratta dunque di un cambiamento veramente molto importante, soprattutto in ottica futura, ma andiamo con calma ad esaminare cosa è stato detto e presentato da Apple nell'evento di ieri per cercare di motivare al meglio questo nostro entusiasmo.

Il nuovo chip M1

Apple ha deciso finalmente di abbandonare i processori Intel per introdurre nei propri Mac il nuovo chip M1. Progettata direttamente da Apple, questa unità di calcolo raggiunge un livello di ottimizzazione senza precedenti, sfruttando le conoscenze già applicate sugli altri dispositivi prodotti dall'azienda. In questo modo, ogni dispositivo Apple utilizza un hardware e software con le stesse radici, offrendo così un livello di continuità attraverso l'intero ecosistema. Si tratta dunque di un cambiamento definito "epocale", che segna l'inizio di una nuova era per i computer Mac, guidata proprio dal processore M1.

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Il nuovo chip M1 è stato prodotto su silicio con la tecnologia a 5 nanometri, la stessa utilizzata nei più recenti iPad Air e sull'intera linea di iPhone 12. Nella sua architettura troviamo infatti parecchi elementi in comune con il chip A14, come il Neural Engine, il Secure Enclave, ISP e un'intera area dedicata al machine learning. M1 però vuole spingersi oltre, per offrire ai computer Mac delle prestazioni degne del loro nome con una CPU a 8 core (4 per alte prestazioni e 4 a basso consumo) ed una GPU octa-core. Presi singolarmente, i core ad alte prestazioni sono i più veloci al mondo, mentre la parte GPU raggiunge 2,6 TFLOPS diventando la grafica integrata con prestazioni ineguagliabili. Tra i 16 miliardi di transistor presenti in questo pezzo di silicio è stata inclusa anche la memoria DRAM, in modo da poter racchiudere tutto in un unico SoC. Stando a quanto dichiarato da Apple, questo chip riesce a raggiungere le migliori prestazioni in rapporto con la potenza elettrica utilizzata, battendo tutti i computer portatili e desktop della concorrenza.

macOS Big Sur

Come detto in precedenza, oltre all'hardware serve anche una buona ottimizzazione software per poter garantire il massimo delle performance. Ed è qui che entra in gioco macOS Big Sur, del quale vi abbiamo già parlato nell'articolo dedicato alla WWDC 2020. Il sistema operativo è stato progettato appositamente per sfruttare ogni transistor inserito nel nuovo chip M1. Questo ha permesso di raggiungere delle prestazioni impressionanti, anche nei compiti più semplici come l'avvio delle singole applicazioni o la navigazione web su Safari. Ogni app, anche quelle professionali come Final Cut Pro e Logic Pro, è stata ridisegnata per garantire il massimo delle prestazioni. Per quanto riguarda invece il software scritto dagli altri sviluppatori, Apple ha perfezionato Rosetta 2, che riesce a "tradurre" in tempo reale il codice pensato per i processori Intel, offrendo in alcuni casi prestazioni maggiori sul nuovo hardware senza l'intervento degli sviluppatori.

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Big Sur supporta in modo nativo anche tutte le applicazioni presenti su iPhone e iPad, che potranno essere facilmente ottimizzate per macOS con qualche ora di lavoro da parte degli sviluppatori. Finalmente potremo avere quindi un ecosistema completo per poter utilizzare la medesima applicazione attraverso l'intera gamma di dispositivi. Inoltre, grazie all'eccellente bagaglio d'esperienza acquisito su iPhone e iPad, il nuovo chip M1 e Big Sur riescono a garantire una gestione dell'energia di alto livello per offrire un'autonomia mai vista sui computer portatili. Tutte le operazioni vengono inoltre protette dall'innovativo Security Enclave, così come i nostri dati biometrici campionati dal Touch ID sui Mac compatibili. Questa nuova versione del sistema operativo verrà resa disponibile per il download a partire da domani, 12 novembre anche per i Mac con processori Intel attualmente in circolazione.

I nuovi Mac con Apple Silicon

Per dare subito una dimostrazione concreta dei vantaggi offerti dal chip M1 e dal sistema operativo macOS Big Sur, Apple ha annunciato anche tre nuovi Mac con queste novità hardware e software. Tutti questi dispositivi hanno in dotazione lo stesso chip M1 (con qualche piccolo compromesso) e puntano quindi ad offrire prestazioni piuttosto simili tra loro.

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Il nuovo MacBook Air utilizza il medesimo design introdotto all'inizio di quest'anno con un display Retina da 13,3 pollici, la Magic Keyboard e un sistema di dissipazione del calore senza ventola. La potenza di calcolo offerta dalla CPU raggiunge prestazioni fino a 3,5 volte superiori rispetto ai precedenti modelli con processori Intel, mentre la potenza grafica è 5 volte maggiore. Apple ha introdotto anche un nuovo SSD fino a 2 TB che garantisce una velocità di lettura e scrittura due volte superiore rispetto al passato ed un'eccellente batteria che raggiunge ben 18 ore di utilizzo senza essere collegato alla corrente elettrica. Non manca nemmeno il Touch ID, il modem Wi-Fi 6, due porte Thunderbolt/USB 4, una fotocamera frontale in alta definizione e la memoria RAM espandibile fino a 16 GB. Il prezzo del modello base in Italia è di 1.159 € per il taglio da 256 GB, mentre arriva a 1.429 € per quello da 512 GB con varie altre opzioni di personalizzazione. Attualmente è già possibile preordinarlo con la consegna prevista nei prossimi giorni nelle tre colorazioni Grigio siderale, Oro e Argento.

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Il MacBook Pro con Apple Silicon mantiene il suo design leggermente più corposo rispetto all'Air. La scocca in alluminio viene raffreddata da un sistema tradizionale con l'utilizzo di un'apposita ventola. Aprendolo troviamo il solito display Retina da 13,3" pollici con la Touch Bar nella parte inferiore insieme al Touch ID, perfettamente integrati nella tastiera Magic Keyboard. Le sue prestazioni aumentano 2,8 volte per la parte CPU e 5 volte per quella grafica rispetto ai precedenti modelli Intel. Questo nuovo modello riservato agli utenti "professionali" offre un SSD migliorato, una memoria RAM fino a 16 GB, una fotocamera frontale in alta definizione ed un'autonomia incredibile fino a 20 ore. In Italia il modello base viene venduto a partire da 1.479 € con 256 GB di memoria interna, invece il taglio da 512 GB lo trovate a 1.709 € con varie opzioni di personalizzazione. Questi MacBook Pro sono anch'essi già disponibili per l'acquisto nelle colorazioni Grigio siderale ed Argento.

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Infine Apple ha introdotto un computer desktop con il nuovo system-on-chip M1. Anche in questo Mac mini il design rimane essenzialmente identico al modello precedente con le sue linee minimali ed una grandezza complessiva veramente invidiabile. Apple sostiene che sia impossibile trovare un computer da scrivania di queste dimensioni con la medesima potenza di calcolo. La CPU infatti raggiunge performance 3 volte superiori e la GPU si migliora fino a 6 volte rispetto ai modelli Intel attualmente in commercio. Questo Mac mini può essere connesso direttamente ad un monitor fino ad una risoluzione 6K tramite una delle porte Thunderbolt/USB 4 presenti sul retro. Anch'esso offre un SSD con velocità di lettura e scrittura impressionanti, Wi-FI 6 ed una memoria RAM configurabile fino a 16 GB. Essendo un computer fisso non possiede una batteria interna, ma allo stesso modo riesce ad essere più efficiente del 60% in termini di consumo di potenza elettrica. È già possibile acquistare il nuovo Mac mini a partire da 819 € per il suo modello base da 256 GB fino ad arrivare a 1.049 € per il modello da 512 GB con varie altre opzioni di personalizzazione.

Ma quindi cosa cambia?

Apple è riuscita ad ottenere il primato in termini di prestazioni, ottimizzazione ed efficienza con la maggior parte dei suoi prodotti. L'iPhone è lo smartphone più potente al mondo, così come lo è l'iPad e l'Apple Watch nelle rispettive categorie tablet e smartwatch. Il merito di tutto questo va attribuito principalmente all'utilizzo dell'Apple Silicon, insieme ad un'eccellente integrazione software. Il vantaggio di progettare sia l'hardware che i sistemi operativi e le applicazioni è palese, quindi Apple ha deciso di intraprendere la stessa strada anche per i computer Mac. Attualmente non sono stati ancora rilasciati dei benchmark comparativi più approfonditi, ma le premesse ci sono tutte per poter elevare anche i Mac ad un altro livello. Questo slega finalmente Apple dalle tempistiche dettate da Intel, permettendole di proseguire lo sviluppo hardware dei propri computer con una maggiore costanza, proprio come siamo abituati a vedere sugli altri dispositivi. Nonostante in molti li davano per defunti, Apple ha dimostrato di avere ancora tanto da dire con i Mac e non vediamo l'ora di scoprire cosa ci aspetta nel prossimo futuro con questi iconici computer desktop e portatili.