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Back to the Future: Dice Through Time, il gioco da tavolo di Ritorno al Futuro

Pronti a viaggiare sulla vostra DeLorean tra epoche diverse e paradossi temporali? In questo articolo vi parliamo dell'ultima uscita di casa Ravensburger.

SPECIALE di La Redazione   —   14/11/2020

Dicesi cult movie, un film diventato così popolare e importante da influenzare la cultura pop; non ci sembra inappropriato perciò definire la serie di Ritorno al Futuro un cult cinematografico assoluto visto che tutti, almeno una volta nella vita, ne abbiamo sentito parlare. Tantissimi di noi poi l'avranno visto (e rivisto) e adesso possono anche giocarlo grazie a Back to the Future: Dice Through Time, il gioco da tavolo dedicato proprio alla trilogia cinematografica di Ritorno al Futuro. Il gioco è edito da Ravensburger, altro nome che tutti conosciamo e che i più tra di noi associano al mondo dei puzzle.

Back To The Future Dice Through Time Completo

Non è errato visto che il produttore tedesco è leader europeo nella produzione di puzzle ma sarebbe sbagliato pensare a Ravensburger solo in questi termini, visto che negli ultimi anni, parlando del territorio italiano, Ravensburger ha ampliato la sua offerta sul fronte gioco da tavolo con alcune proposte davvero interessanti, che hanno portato l'editore a vincere nel 2019 il Premio del Gioco dell'Anno con El Dorado ed arrivare nella rosa dei finalisti l'anno successivo con Villainous, di cui vi avevamo parlato qui. In questo articolo però vi parleremo dell'ultima uscita di casa Ravensburger, per l'appunto Back to the Future: Dice Through Time, titolo da due a quattro giocatori, durata media un'ora per partita, consigliato ad un pubblico dai dieci anni in su.

COME SI GIOCA

Back to the Future: Dice Through Time raccoglie in un unico tabellone l'intera trilogia di Ritorno al Futuro: tutti i giocatori infatti impersoneranno una coppia composta da Doc e Marty, ciò che li distinguerà sarà la linea temporale di provenienza. Le linee temporali sono le quattro esplorate dalle pellicole cinematografiche (1885, 1955, 1985 e 2015) e ognuna di queste dà accesso ad una DeLorean, pedina dei giocatori. Lo scopo del gioco, che si configura come un cooperativo, è quello di riportare diversi oggetti nel loro periodo di appartenenza e ripristinare il continuum spazio temporale. Ad ostacolare i Doc e Marty, oltre alla storica nemesi Biff, sarà il tempo stesso: il gioco termina o con la vittoria dei giocatori, se tutti gli oggetti vengono riportati nel loro tempo, oppure con la sconfitta del gruppo nel caso in cui il tempo finisca. Il tabellone infatti presenta nella sua sommità l'indicatore di Outatime, che si sposta da sinistra verso destra e tiene traccia di quanto tempo rimane ai giocatori per completare l'impresa: una volta esaurito la partita finisce.

Back To The Future Dice Through Time Dettaglio1

Il resto della plancia di gioco si compone delle quattro linee temporali, ognuna divisa in cinque caselle rappresentanti i luoghi della cittadina immaginaria di Hill Valley, e munita di slot nel quale apporre sul lato coperto gli oggetti da prelevare da quella linea temporale e restituire in quella di appartenenza. La quantità di oggetti da ricollocare temporalmente determina anche la difficoltà di gioco: uno specchietto del manuale vi guiderà nel set-up. Impadronirsi di un oggetto è più facile a dirsi che a farsi e chi conosce Ritorno al Futuro lo sa bene, perché gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo! Per entrare in possesso di un oggetto infatti è necessario prima risolvere degli eventi, che verranno posizionati sul tabellone all'inizio di ogni round; gli eventi pescati possono sia influenzare la linea temporale che i turni di gioco e gli unici validi alleati di Doc e Marty sono... i dadi! Non è un caso che il sottotitolo del gioco sia infatti Dice Through Time, ovvero dado attraverso il tempo, visto che il motore del gioco è composto essenzialmente dal lancio di questi. Tutte le azioni effettuabili in un turno, come muovere la DeLorean tra le caselle di una stessa linea temporale o tra diversi anni, spingere Biff in un'altra casella, ritirare un dado e così via, sono legate alle facce dei dadi che vanno "spesi", cioè usati e messi da parte, facendo corrispondere il simbolo del dado con l'azione da eseguire. Ovviamente stiamo pur sempre parlando di viaggi nel tempo quindi che male c'è a fornire un piccolo aiutino al nostro io futuro?

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Lasciando infatti un dado non speso su una casella del tabellone (che da quel momento il manuale di gioco definisce "dado ondulatorio"), questo potrà essere recuperato da altri giocatori e sommato al loro lancio: il bello è che non è necessario muoversi proprio in quel luogo in quell'anno perché il dado sarà recuperabile, sempre nello stesso luogo, ma in tutte le altre epoche future. Ad esempio, se lasciate un dado nella casella "Scuola" nel 1955, gli altri giocatori potranno appropriarsi del dado nella casella "Scuola" del 1955 ma anche 1985 e 2015. Ovviamente a tutto questo si aggiungono dei bonus e malus. Il bonus è rappresentato da quel pelosone di Einstein, dove i suoi gettoni compongono una risorsa extra per il lancio dei dadi, mentre i malus sono i paradossi temporali; questi si creano quando una coppia di Doc e Marty incontrano un loro io passato o futuro, ovvero quando la DeLorean di due giocatori sosta sulla stessa casella. Fate attenzione a dove vi spostato e a non ingarbugliare lo scorrere del tempo perché più paradossi creerete più l'indicatore di Outatime galopperà.

STRADE?! DOVE STIAMO ANDANDO NON C'È BISOGNO DI STRADE!

Chi bazzica il mondo dei giochi da tavolo sa bene due cose: la prima è che i giochi dedicati a pellicole cinematografiche stanno riscontrando in questi ultimi anni un certo interesse da parte del pubblico, lo dimostrano i giochi de La Cosa, Lo Squalo, Shining e Dune: Imperium per citarne alcuni.

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La seconda cosa che i board-gamer sanno è che il mondo dei titoli prodotti su licenza è un territorio selvaggio, un po' come il far west, dove spesso conta più il franchise di appartenenza che la bontà in sé del prodotto, insomma: basta scegliere una meccanica e incollarci sopra il brand sopra. Tematizzare correttamente un gioco da tavolo, nel senso di prendere decisione atte a rendere coerenti tema e meccaniche, non è un lavoro semplice e non sempre viene percepito come essenziale: questo è senza dubbio il primo motivo che ci spinge ad apprezzare Back to the Future: Dice Through Time perché la sua tematizzazione ci ha davvero convinti. Il fatto di impersonare sempre i protagonisti ma attribuendo a ogni giocatore una "versione" diversa degli stessi, rende il fattore cooperativo molto piacevole e divertente, e giustifica soprattutto lo scopo comune. La creazione dei paradossi temporali è coerente con le regole del viaggio nel tempo così come lo è l'utilizzo del dado ondulatorio, che è forse la meccanica che ci è piaciuta di più dell'intero gioco: questa, oltre a trovare una brillante coerenza tra regolamento e tema del gioco, è letteralmente ciò che da il nome al gioco, quel "Dice Through Time" presente nel titolo.

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Molto apprezzabile anche la scalabilità del gioco grazie al set-up personalizzabile delle carte oggetto a inizio partita, dove i livelli di difficoltà più alta scoprono via via la necessità di approcciarsi al titolo in modo sempre più strategico. Non ci sono infatti, come accade in altri titoli dice-rolling engine, meccaniche extra che vanno a mitigare gli effetti dell'alea del dado (come un pool più nutrito di dadi o un semplice secondo tiro), in Back to the Future: Dice Through Time si gioca sostanzialmente con quello che si tira, con piccoli margini di aggiustamento. Più si alza il livello di difficoltà più è necessario quindi prestare attenzione alla strategia cooperativa da adottare, tenendo comunque a mente che parliamo di un titolo che non è e non vuole essere una strategico puro, tanto che è lo stesso editore a indicarlo come "light strategy".
Completa il tutto una veste grafico-artistica davvero accattivante, che reinterpreta con uno stile doodle e colori vibranti momenti, personaggi e oggetti iconici della saga. Anche qui siamo rimasti piacevolmente soddisfatti dalla cura messa nella realizzazione del gioco visto che molto spesso i prodotti su licenza cinematografica si limitano a sfruttare frame dei film senza spendersi troppo nell'individuare un'identità artistica per la componentistica del gioco. Back to the Future: Dice Through Time ce l'ha tutta rimanendo ciò nonostante intimamente connesso alla trilogia cinematografica e rendendolo perciò un must have per i fan della saga.