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L’importanza di essere pipistrello

Le nostre impressioni sul nuovo gioco di Batman, protagonista assoluto dello stand Eidos.

PROVATO di Fabio Palmisano   —   05/06/2009

Per quanto cavalchi l'onda del successo degli ultimi due film diretti da Christopher Nolan, Batman: Arkham Asylum non c'entra nulla con l'uomo pipistrello impersonato da Christian Bale, ed anzi appare stilisticamente più vicino ai fumetti originali: una scelta che, fra le altre cose, ha garantito agli sviluppatori una maggiore libertà decisionale per quanto riguarda la narrativa ed il gameplay. A questo proposito, vediamo come si è comportato il cavaliere oscuro nella demo messa disposizione sullo showfloor.

E3 2009

Il nostro playtest ha avuto luogo in quelle che sembravano le primissime fasi dell'avventura: Joker è appena sfuggito alle guardie che lo stavano conducendo nella sua cella all'interno del manicomio di Arkham, ed ha subito preso possesso dell'edificio, liberando tutti i detenuti e sfidando Batman a fermare i suoi diabolici piani. Pronti via e subito ci si trova impegnati in un combattimento corpo a corpo contro una mezza dozzina di nerboruti avversari, occasione utile per far pratica col sistema che regola le scazzottate del prodotto Eidos: grande enfasi è posta sulle schivate, che il giocatore può effettuare premendo il tasto debito non appena un indicatore sulla testa di un nemico segnala l'arrivo di un colpo. Fatto ciò, l'ideale è effettuare un poderoso contrattacco tramite la simultanea pressione di due tasti, utile a mettere immediatamente al tappeto il malcapitato di turno. Per il resto, Batman si destreggia con animazioni estremamente fluide tra un colpo e l'altro, affrontando gruppi interi di scagnozzi di Joker con una brutale grazia che risulta indubbiamente molto bella da vedere. Dopo aver esplorato una porzione del manicomio ed aver scambiato quattro chiacchiere con alcuni NPC, siamo entrati in una grande stanza che è servita come banco di prova per le meccaniche stealth del gioco. L'obiettivo era di eliminare silenziosamente i cinque nemici che si aggiravano armati fino ai denti, anche perché uno scontro diretto si sarebbe rivelato mortale per il nostro supereroe. In questa sezione, Batman ha dimostrato di essere particolarmente poliedrico: era possibile usare il rampino per appendersi

L’importanza di essere pipistrello

ad una sporgenza e poi planare con un calcio sull'obiettivo, oppure nascondersi all'interno di grate sul pavimento, o ancora sviare gli avversari servendosi dei numerosi gadget in dotazione. Il tutto era reso più comodo da un visore che dava a Batman informazioni preziose quali il numero totale di nemici presenti nella stanza, il loro armamentario e la loro posizione. Se il prodotto finale riuscirà a garantire un buon bilanciamento tra fasi action e stealth, magari coadiuvati da una certa varietà di situazioni, Batman: Arkham Asylum avrà tutte le carte in regola per imporsi come un ottimo titolo. A livello cosmetico i giochi sembrano invece già fatti, in senso positivo: i modelli poligonali appaiono estremamente curati ed animati alla perfezione, mentre le ambientazioni risultano dettagliate ed impreziosite da un sistema di illuminazione di alto livello.

Anteprima

Batman ce l'ha fatta e, ancora una volta, è riuscito ad assicurare alla giustizia il Joker. Vista la natura del personaggio, Joker dovrà scontare la sua pena rinchiuso nell'Arkham Asylum, il tetro ospedale psichiatrico di Gotham City. Incaricato del trasferimento Batman si deve fermare, per motivi di sicurezza all'esterno del braccio di detenzione e Joker prosegue il suo cammino scortato dagli agenti. Una mossa e Joker è nuovamente libero. Ma non cerca di fuggire, bensì sfida il cavaliere oscuro ad addentrarsi tra le mura di Arkham per regolare i conti in sospeso. Ovviamente, per rendere tutto molto più "divertente", il Joker ha deciso di liberare tutti gli ospiti del manicomio, molti dei quali hanno alcuni conti in sospeso con Batman. La prima cosa che colpisce in Batman: Arkham Asylum è la sola presenza di luce artificiale. Il Sole non è ancora sorto e mai oltrepasserà le spesse mura della struttura dove sono rinchiusi molti dei più feroci criminali della storia dei fumetti. Gli ambienti poi sono caratterizzati da soffitti molti alti, degni di una cattedrale gotica, un aspetto che mette ancora più a disagio se ci si sofferma sui particolari. La luce è insufficiente per vederci perfettamente bene e sul confine tra la luce e l'ombra sono presenti svariati gargoyle che sembrano ricordare a tutti che Arkham non è una prigione a cinque stelle, anzi. Durante il gioco si attraverseranno corridoi stretti, bui e, a giudicare dalle pareti, umidi. Questa ragnatela collega varie stanze, alcune delle quali davvero spettacolari. In una di queste Batman: Arkham Asylum ci ha fatto vedere di che pasta è fatto.

Combattimenti ritmati

Dopo aver fatto pratica in un livello di addestramento in cui ci siamo limitati a sperimentare varie tecniche di attacco e difesa è stato il momento di passare a qualcosa di più serio e dobbiamo dire che ne siamo rimasti davvero colpiti. Il modo di combattere di Batman, infatti, è stato replicato in modo davvero ottimo da Eidos. Il pipistrello, infatti, non essendo un superuomo, cerca di sfruttare al meglio quello che l'ambiente gli offre. Eccolo quindi arrampicarsi fino a nascondersi su un gargoyle in attesa che lo sventurato criminale gli passi sotto per prenderlo penzolando a testa in giù.

L’importanza di essere pipistrello

Un rapido cappio alla caviglia e il criminale si ritrova a fare da "specchietto per le allodole" richiamando a sè i propri compagni. È qui che entra in gioco l'arsenale di gadget in dotazione a Batman. Un rapido colpo di batarang fa precipitare al suolo il cattivo e terrorizza ancora di più i suoi, ormai ex, complici. Nel frattempo però Batman si è già spostato planando silenzioso sul tetto di una struttura interna che gli permette di continuare a eliminare gli avversari restando nell'ombra. Ma se questo tipo di combattimento è reso spettacolare dalle varie opzioni che appaiono dinamicamente evidenziate utilizzando il cel shading, è quando Batman scende a terra che le cose si fanno serie. Certo le armi fanno male ma il pipistrello è abbastanza veloce da riuscire ad anticipare le mosse nemiche. Nel corpo a corpo, infatti, la sua maestria nelle arti marziali è letale. Una serie di lampi colorati sulla testa dei cattivi fa sì che il giocatore capisca chi sta per attaccare così che sia possibile prendere il tempo e iniziare un vero e proprio balletto che varia d'intensità mano a mano che procede. A ogni colpo, infatti, il sistema calcola una sorta di avanzamento nello stile e Batman inizia così a roteare, saltare, schivare e contrattaccare letteralmente "ballando" tra gli avversari. A intervalli predefiniti, il primo dopo 10 colpi a segno, Batman attuerà una specie di super mossa che poi entrerà a far parte del suo repertorio di colpi.

Modalità Detective

Ma Batman: Arkham Asylum è anche uno di quei giochi in cui è possibile portare a termine alcune missioni senza colpo ferire. Questo perché in alcune sezioni di gioco, quasi tutte in realtà, è possibile sfruttare le qualità atletiche del cavaliere oscuro per ottenere informazioni o l'accesso ad alcune aree senza che gli scagnozzi di joker se ne rendano conto. In questa modalità Batman è in grado di raccogliere preziose informazioni e accedere a zone del manicomio che gli sarebbero precluse se le approcciasse in modo diretto. I comandi e le combinazioni di tasti per svolgere le azioni possibili sono visualizzate a schermo in stile Gears of War rendendo il gioco a volte davvero particolare perché basta spostare la vista di pochissimo per non essere in grado, per esempio, di arpionare il gargoyle giusto.
In questo caso non si precipita al suolo perché grazie al mantello Batman può planare dietro a un nemico senza che questo capisca cosa stia succedendo. In conclusione Batman: Arkham Asylum ci ha sorpresi per la sua qualità che sembra finalmente dimostrare che l'equazione tie-in uguale gioco mediocre, può anche non essere verificata. Lo aspettiamo quindi sul mercato in versione PC, PlayStation 3 e Xbox 360, il 30 settembre.

CERTEZZE

  • Finalmente un gioco di Batman con del potenziale.
  • Varietà di mosse e attacchi.

DUBBI

  • Bilanciamento tra combattimento e parti "stealth".
  • Peccato lo slittamento a fine estate!