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Battlefield 5: Venti di Guerra, tra Ray Tracing e nuovi contenuti

Venti di Guerra: Capitolo 1 aggiunge contenuti e ottimizza la tecnologia DXR, migliorando le prestazioni delle GeForce RTX con il filtro dedicato al Ray tracing.

SPECIALE di Mattia Armani   —   07/12/2018

In leggero ritardo, l'aggiornamento Venti di Guerra: Capitolo 1 è finalmente disponibile ed è il primo di una serie di update gratuiti che promettono di arricchire notevolmente il bagaglio di Battlefield V. Parliamo di nuove mappe, di una modalità battle royale e di svariate altre aggiunte, come armi e veicoli, raccolto sotto l'egida di Venti di Guerra, nome del nuovo sistema di aggiornamento DICE che fa anche da contesto per operazioni su vasta scala speciali, obiettivi settimanali ed eventi speciali legati a specifiche modalità. Il primo assaggio è già disponibile con questo update che, non a caso chiamato Preludio, durerà solo quattro settimane, svolgendo il ruolo di antipasto per vere e proprie stagioni destinate a tenere impegnati i giocatori di Battlefield V per diversi mesi. Tra l'altro tra gli aggiornamenti futuri potrebbe spuntare anche una quinta mini-campagna, ma per ora è bene concentrarci sulla quarta, dedicata al potente carro Tiger, e sui contenuti specifici dell'aggiornamento appena rilasciato che tra le frecce al suo arco ha anche una maggiore ottimizzazione della tecnologia di illuminazione in tempo reale RTX, caratteristica principale delle nuove schede video NVIDIA GeForce.

Una nuova mappa, un nuovo segmento narrativo e una valanga di aggiustamenti

Con il Capitolo 1 di Venti di Guerra, Battlefield V guadagna una quarta mini-campagna incentrata sul potente carro tedesco Tiger, una nuova mappa dedicata sempre ai carri armati e una mappa di addestramento che include sfide su veicolo, una modalità a orda e una modalità di allenamento libera che include anche i velivoli. Ma la prima cosa da sottolineare di questo update è l'incredibile quantitativo di bilanciamenti e fix che in buona parte sono giustamente dedicati ai velivoli, come nel caso della rimozione di una delle due bombe da 1000KG dell'odiato JU-88, e a tutto ciò che li circonda. La lista delle modifiche importanti, però, va ben oltre la questione aerea e oltre a sistemare i problemi della valuta in gioco, garantisce anche una risorsa in più a chi decide di rischiare la vita come mitragliere di un veicolo, grazie alla possibilità di accucciarsi e di continuare a sparare alla cieca. Inoltre i carri dovrebbero godere di una maggiore resistenza grazie alla diminuzione del danno dei colpi di lanciarazzi indirizzati contro le parti vulnerabili del mezzo, anche se questo comporta un rovescio della medaglia che vede un incremento del danno minimo del panzerfaust, prima davvero insignificante. E la lista delle modifiche e degli aggiustamenti prosegue per quasi dieci pagine tra modifiche alle modalità, come nel caso della visibilità di chi porta la bomba in Airborne, e cambiamenti ai respawn, con la rimozione dei più problematici di Rotterdam, a riprova dell'impegno profuso da DICE in questo update che gioca un ruolo importante visto il freddo accoglimento nei confronti di un titolo che può senza dubbio non piacere, incentrato su una formula che rende difficile un bilanciamento perfetto, ma che è frutto di una filosofia precisa e di un gran lavoro da parte degli sviluppatori.

Battlefield V Panzerstorm

Un lavoro che come abbiamo visto continua e che, con l'update Preludio, sembra già avere sortito effetti tangibili sulle dinamiche di gioco, a partire dalla rimozione del fastidioso spawn automatico a inizio round, anche se come al solito saranno i prossimi giorni e le migliaia di ore giocate dalla community a rivelare gli effettivi esiti dell'opera. E lo stesso vale per le valutazioni su Panzerstorm, potenzialmente sgradita a parecchi vista la presenza di una sola struttura in grado di resistere ai carri che, come nella battaglia di Hannut a cui è ispirata la mappa, dominano lo scenario. Ma la campagna belga offre parecchie vie di fuga che sembrano garantire un discreto bilanciamento, nonostante il numero massimo di carri a spasso possa arrivare fino a ben 17, e possono regalare grosse soddisfazioni e chi ama andarsene a giro con un lanciarazzi sulla schiena. Chi invece non riesce a rinunciare alla dimensione narrativa, può finalmente contare sul tassello mancante della modalità single player di Battlefield V, una quarta mini-campagna dai toni drammatici che ci mette nei panni dell'ufficiale Peter Müller, condottiero nazista al comando di un potente Tiger. Come le altre storie di guerra, anche L'ultimo Tiger compie un passo in avanti rispetto al passato per qualità delle scene e profondità dei personaggi, regalandoci un'esperienza intensa che racconta la crisi dell'esercito tedesco di fronte all'imminente sconfitta, tra sacrifici, atti eroici, traditori disperati e scelte drammatiche che si consumano, però, in un'oretta scarsa di gioco. Davvero poco, nonostante le strade della Renania del 1945 ci regalino qualche memorabile momento di gioco colmando tra l'altro l'assenza del canonico e agognato segmento dedicato a carri e distruttibilità, tra l'altro esaltato dai riflessi in tempo reale della tecnologia RTX.

Battlefield V Rtx

Le prestazioni con il Ray tracing in tempo reale dopo l'aggiornamento

In quanto a contenuti l'update Preludio non è di certo memorabile, soprattutto considerando che L'ultimo Tiger è un qualcosa che avremmo dovuto poter giocare già al lancio. Ma d'altronde si tratta di un antipasto, un aggiornamento pubblicato ad appena due settimane dal lancio effettivo di Battlefield V e pensato per introdurre gli eventi speciali di Venti di Guerra, disponibili dal 6 dicembre e destinati ad accompagnarci lungo il costante processo di arricchimento dello sparatutto DICE. Inoltre, come abbiamo visto, l'aggiornamento include una valanga di cambiamenti e di fix che oltre a dimostrare attenzione per le specifiche lamentele della community, riguardano anche la tecnologia RTX, un lusso della versione PC, destinato ai possessori delle nuove NVIDIA GeForce, che aggiunge una buona dose di spettacolo alla grafica già massiccia di Battlefield V. Colpi di cannone, bombe e incendi si riflettono realisticamente su pozzanghere, foglie, finestre, carri, armi lampioni e altri elementi di metallo, garantendo un livello di realismo davvero elevato. Non tutto funziona alla perfezione, soprattutto nel caso delle finestre, e laddove non ci sono superfici riflettenti l'effetto meraviglia risulta notevolmente ridotto, ma i vantaggi della tecnologia RTX sulla resa complessiva delle immagini sono senza alcun dubbio evidenti. Costano però parecchio in termini prestazionali, anche se l'update Preludio e l'ultima patch per le schede video GeForce migliorano sensibilmente la situazione.

Battlefield V Rtx 03

Se prima era praticamente impossibile giocare con la tecnologia attivata in 4K pur avendo a disposizione una costosa GeForce RTX 2080 Ti affiancata da una CPU a 8 core, ora la medesima configurazione è in grado di spingere il framerate intorno ai 40 frame per secondo. E questo tra le schiere di palazzi della città della Renania protagonista della campagna L'Ultimo Tiger, un'orgia grafica che sembra fatta apposta per esaltare i pregi della tecnologia NVIDIA grazie ad ampie pozzanghere, finestre e carri in in quantità garantiscono combattimenti spettacolari, esaltati da lampi di luce generati da cannoni, postazioni anticarro e bombardamenti aerei. Portando il filtro dall'impostazione ultra a quella alta, tra l'altro, il colpo d'occhio cambia di poco, garantendo qualche frame in più che risulta utile per bilanciare qualche calo dovuto a scene particolarmente impegnative da gestire per la GPU. Ma benché il titolo risulti pienamente giocabile in Ultra HD, c'è chi non ha intenzione di rinunciare ai 60fps e questo significa portare la risoluzione a 1440p, ottenendo così un framerate variabile tra le 60 e le 72 immagini per secondo con le impostazioni ad ultra. La perdita di framerate con l'attivazione della tecnologia resta consistente, ma il risultato è buono, considerando le prestazioni e i dubbi iniziali, anche se l'incremento prestazionale rende ancora più vitale l'arrivo dell'upscaling DLSS che potrebbe finalmente consentire alle nuove GeForce di sposare finalmente risoluzione 4K e tecnologia RTX.