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Battlestar Galactica Deadlock, il culmine della guerra ai Cyloni

Vediamo di fare il punto sullo strategico Battlestar Galactica Deadlock e sulla sua evoluzione nel corso degli anni, tra DLC e contenuti gratuiti

SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   24/09/2020

Battlestar Galactica Deadlock è stato un sogno realizzato per molti fan della quasi omonima serie TV fantascientifica, ancora oggi considerata come uno dei vertici del genere nonostante gli anni che si porta sulle spalle (nemmeno troppi, considerando che l'ultima stagione risale al 2009). Il titolo di Black Lab Games per Slitherine non solo è un ottimo strategico, ma riesce a catturare appieno i temi e le atmosfere dell'opera originale, pur essendo ambientata durante la prima guerra dei Cyloni, ossia in un periodo precedente a quello raccontato dalla serie TV.

In realtà la prima versione del gioco, risalente ormai a più di tre anni fa, era molto diversa da quella attuale. Diciamo che era meno rifinita e mancava di tutta una serie di sistemi e caratteristiche che sono stati aggiunti con tanti aggiornamenti gratuiti e un nutrito numero di DLC (otto in totale, divisi in due stagioni).

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Ne è risultata una piccola saga dalla qualità sorprendente, che sta presto per concludersi, con il lancio degli ultimi due DLC: Modern Ships, che aggiunge delle nuove astronavi, alcune delle quali viste anche nella serie TV, e Armistice, che racconta gli ultimi, drammatici momenti della guerra, la cui conclusione dovrebbe essere ben nota ai cultori della serie. Come sempre i due contenuti a pagamento saranno accompagnati da un ulteriore patch maggiore gratuita.

La base di partenza

In termini generali, Battlestar Galactica Deadlock è uno strategico a turni in cui i giocatori controllano flotte di astronavi più o meno numerose e devono raggiungere diversi obiettivi, diversi da missione a missione. Ogni turno si devono dare ordini di movimento e di attacco o difesa alle navi, cercando di non farsi sopraffare dai nemici.

La campagna principale del gioco racconta degli sforzi dell'ammiraglio in seconda Lucinda Cain per fermare i Cyloni, che hanno portato un attacco a sorpresa su Picon, annientando completamente il comando della flotta coloniale. Il tutto si traduce in una serie di missioni, selezionabili da un mappa tattica, che consentono di vivere le diverse fasi dello scontro, controllando astronavi sempre più potenti in battaglie dal respiro sempre più ampio. La prima versione del gioco aveva stupito per come riusciva a coniugare profondità tattica e un'interfaccia tutto sommato abbordabile, ma alcuni problemi e le tante mancanze le avevano fruttato anche qualche critica di troppo. Mancanze e problemi che sono però stati affrontati a muso duro dal team di sviluppo, che ha modificato il modificabile e migliorato il migliorabile per rendere l'esperienza di gioco più completa.

Un gioco nuovo

Mettersi a riportare tutti gli aggiornamenti che Battlestar Galactica Deadlock ha ricevuto nel corso degli ultimi tre anni sarebbe abbastanza superfluo. Vi basti sapere che sono state aggiunte nuove missioni, ne sono state riviste alcune di quelle già presenti (in particolare quelle legate alle risorse), è stata ampliata la modalità schermaglia, è stato aggiunto un nuovo sistema di gestione delle ciurme e sono state introdotte delle nuove tracce musicali. Anche dal punto di vista grafico è stato fatto un lavoro di rifinitura non da poco. Ad esempio le astronavi hanno ottenuto i danni visibili sugli scafi, mentre la grafica dell'interfaccia utente è stata migliorata per renderla ancora più semplice da utilizzare.

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Ma non finisce qui, perché sono state aggiunte delle nuove animazioni, in particolare sul war table, e sono stati migliorati tutta una serie di dettagli che hanno trasformato la resa complessiva del gioco, naturalmente in meglio. Anche a livello di gameplay le modifiche sono state molte, con nuove opzioni (ad esempio al raggruppamento delle astronavi), nuovi scenari spaziali (nebulose e campi di asteroidi), l'aggiunta di navi da supporto e molto altro ancora. Inoltre con la stagione 2 sono stati introdotti (o lo saranno a breve) molti altri aggiustamenti, tra i quali la selezione multipla delle navi, il supporto a mouse e tastiera su console, dei ritratti migliorati per gli ufficiali, nuove grafiche per le schermate di caricamento, la modalità fotografica e nuovi obiettivi per il multiplayer. Complessivamente il supporto è stato davvero eccellente, poco da stare a discutere.

I DLC

Come dicevamo, i DLC di Battlestar Galactica Deadlock sono otto in totale. Due sono dedicati all'aggiunta di nuove unità: il Reinforcement Pack e il più recente e già citato Modern Ships. Gli altri hanno tutti una natura fortemente narrativa e vanno spesso a riprendere situazioni viste nella serie TV.

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Ad esempio Broken Alliance aggiunge la guerra civile tra colonie, ispirata agli episodi Pegasus, mentre Anabasis introduce la modalità Survival, in cui bisogna far sopravvivere la flotta in territorio nemico, che somiglia moltissimo a quanto raccontato negli episodi della serie. Sin and Sacrifice, il DLC che conclude la stagione 1, introduce una nuova campagna con undici missioni, successiva a quella del gioco base, che racconta un altro evento cruciale nella guerra con i Cyloni. La stagione 2 inizia con Resurrection, ossia con una nuova campagna di dieci missioni che riprende la storia qualche anno dopo i fatti raccontati in Sin and Sacrifice (stiamo cercando di evitare spoiler, se non si fosse capito), aggiungendo anche molte missioni legate alle risorse. Lo stesso fa Ghost Fleet Offensive, che però racconta un fatto più specifico e che è l'ultimo DLC pubblicato finora. Armistice, la conclusione della stagione 2, sarà pubblicato nelle prossime ore e il titolo dovrebbe già di suo farvi capire su cosa sarà incentrata la sua campagna da otto missioni.

Conclusioni

Battlestar Galactica Deadlock è un progetto stupendo, cresciuto insieme alla sua comunità e supportato in maniera encomiabile da publisher e team di sviluppo. I fan della serie TV non dovrebbero lasciarselo sfuggire, sia che giochino su PC, sia su console, perché allo stato attuale è senza dubbio la migliore trasposizione videoludica di Battlestar Galactica in circolazione.

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A ben vedere vale la pena anche di spendere soldi nei DLC, che aggiungono davvero molto all'opera nel suo complesso, sia a livello di ore di gioco, sia di profondità, sia di mitologia vera e propria. Se non lo avete degnato di uno sguardo fino a oggi, questo è il momento giusto per ravvedervi. L'Armistizio sta per arrivare.