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Beach Spikers

Cos'è riuscita a fare AM2 alle prese per la prima volta con il GameCube? Scopritelo assieme a noi!

APPROFONDIMENTO di Claudio Camboni   —   17/01/2003

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Giocabilità

Come già detto, si tratta pur sempre di un titolo by AM2 of SEGA, e con questo tutte le implicazioni del caso. Esattamente come gli altri titoli arcade AM2, Beach Spikers offre al giocatore tutta quella serie di caratteristiche intrinseche già apprezzate, per esempio, in Virtua Striker: il gioco è veloce, intuitivo, divertente e semplice, potete fare qualsiasi cosa, e non è poca roba, semplicemente combinando il direzionale ed i tasti A e B, tutto qua. Nonostante questa facilità di gioco, è comunque presente una classica modalità "Training" per permettervi di impadronirvi dei comandi, dopodiché potrete tuffarvi nell'ancora più classico "Arcade", preso di peso della sala, che vi vedrà impegnati in scontri con le squadre avversarie con grado di difficoltà crescente man mano che avanzate nel torneo.
Il servizio si batte premendo il tasto A quando la barra della potenza è al massimo, in alternativa possiamo usare il tasto B per fare un tiro corto oppure un temibile tasto X per la battuta al salto. Per ricevere ancora il tasto A oppure il B per tirare in campo avversario, per alzare, non me ne vogliate, ancora il tasto A e per schiacciare… Indovinate? Il tasto A. Il bello viene qui: se l'alzata è buona, il livello della potenza della schiacciata potrà essere elevato, mentre in caso contrario il livello massimo della barra della potenza sarà molto più basso e la schiacciata che ne risulterà sarà piuttosto blanda. Ah, il muro si fa con il tasto A, se qualcuno se lo stesse chiedendo… Una volta fatta vostra la difficile arte del tasto A, vi consiglio di gettarvi nel mitico "World Tour", che molto ricorda il Tour di Virtua Tennis: da sottolineare che controllate uno solo dei personaggi, e non tutti e due. Il computer si accollerà la fatica di farvi da spalla, e all'inizio del Tour la vostra compagna sarà veramente debole e scarsa; starà a voi potenziarla acquistando "Punti" da assegnarle nelle varie voci tecniche come "servizio", "potenza", "velocità".
Il "Single Mode" è, al contrario del "Versus", assolutamente noioso e poco interessante, ed in effetti è curioso notare come questo gioco assuma valore solamente in compagnia di amici: se cercate un buon titolo da giocare in compagnia ne avete trovato uno direi ottimo, se invece siete soli come cani bastonati vi sconsiglio vivamente l'acquisto, mai come in questo caso bramerete altri esseri umani accanto a voi, conditi magari da birre e simpatiche parolacce… Alla fine SEGA ha anche incluso, pensando a voi amici asociali, dei divertenti sottogiochi nel tentativo di invogliarvi all'acquisto. Parliamo di Beach Flag, Beach Countdown e Beach Point Kick: direi che il più carino dei tre è il Countdown, che vi vede impegnati a giocare con una vera e propria bomba che sta per esplodere, nel tentativo di farla tornare nelle mani dell'avversario prima della deflagrazione. Una specie di… Come si chiamava quel giochino idiota da fare in spiaggia con il gavettone? Io lo facevo solo per vedere la mia amica tutta bagnata... Vabbè…

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Tecnica

Tanta tecnica, tanto stile. Il gioco gira costantemente a 60 fps nonostante la bella modellazione poligonale di stage e personaggi: i corpi delle atlete sono rotondi, morbidi dove serve, spigolosi dove necessario. L'eccessivo scialo di poligoni ha portato spesso i giochi di nuova generazione ad esagerare, secondo me, nella modellazione poligonale dei corpi umani, rendendo tutto estremamente TROPPO rotondo anche dove non serviva (DoA docet), ad esempio gomiti, ginocchia, dita e muscolatura, le ragazze di Beach Spikers invece sono veramente ben fatte. Le texture sono definite e brillanti, condite da un ottimo effetto di riflessione del sole sulla pelle, la sabbia del campo di gioco è interamente poligonale e viene influenzata dal passaggio delle giocatrici grazie alla stessa routine che troviamo in Virtua Fighter 4, gli stage sono ben fatti e non privi di tocchi di classe: uno su tutti il mitico Sonic gigante che svolazza sopra la tribuna. Se proprio vogliamo cercare il pelo nell'uovo, possiamo dire che alcune texture potevano certamente essere migliori (proprio la sabbia, che vista da vicino non sembra proprio sabbia) e che manca qualche poligono, per esempio in alcune parti anatomiche come il collo, ma in definitiva ci troviamo di fronte ad un comparto grafico di prim'ordine. Occasionalmente ho trovato anche qualche problema di camera: essendo quest'ultima dinamica dovrebbe seguire l'azione da punti di angolazione diversa, ma a volte l'azione è così concitata che la camera si perde un po' e rende più difficile effettuare i colpi.

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Tecnica

Commento
Fedele controparte del Coinop, questo Beach Spikers è in grado di esaltare giocato in multiplayer e di annoiare da soli. Vanta numerose modalità di gioco ed opzioni esclusive per Gamecube, oltre ad una realizzazione molto curata e piacevole, nel pieno stile delle produzioni Arcade AM2.
Ah, questo è un vero problema grave: le t***e (dai che avete capito…) non ballano. Ma io dico… con Xtreme Beach Volley della Tecmo come rivale non potevano fare qualcosa? Un po' di movimento, un po' di dinamicità, e che diamine!

Pro:
+ Graficamente pulito
+ Belle protagoniste
+ Divertentissimo in multi
+ Players customizzabili
+ World Tour ben realizzato

Contro:
- Inesistente se giocato da soli
- Sonoro squallido
- Qualche problema di camera
- Ciò che dovrebbe ballare non balla

Sinceramente non ricordo, nella storia dei videogiochi, molti sport mai trasposti nella loro controparte ludica. Se escludo il mitico tennistavolo (quando me lo farete un gioco?) (In realtà uno mi ricordo di averlo giocato, e volendo anche Pong… NdCorgan) e il polo, bene o male tutti hanno avuto l'onore di poter essere giocati comodamente a casina senza muovere una gambina che sia una… Un attimo… Aspetta... Nemmeno il Beach Volley! Anche quello ci manca! Qualcuno invece c'ha pensato, evidentemente...
Me ne sono accorto vedendo uscire in sala giochi Beach Spikers da parte di SEGA AM2. Che geni, avranno pensato: "mettiamo uno sport divertente… sabbia, mare e belle ragazze con grosse poppe al vento, facciamolo uscire in commercio d'estate, ed ecco il giocone!". Effettivamente la pensata è stata felice, di quelle che ti fanno rimuginare "accidenti, mi mancava un gioco così, dove poter fare apprezzamenti sia sul titolo che sulle giocatrici, che innovazione!"

Innovazione
SEGA reinventa un nuovo sub-genere di gioco: il titolo è la perfetta trasposizione dalla sua controparte Coin Op, uscita molto tempo addietro, ed ora riproposta in veste scintillante su GameCube, con aggiunta di varie modalità e opzioni esclusive per l'intrattenimento domestico. Vediamo le specifiche caratteristiche del gioco: innanzitutto sono ben 16 le squadre selezionabili, con in più la possibilità di customizzare i vostri Players ed inserirli in nuove squadre, il che non è affatto malvagio… La creazione della vostra giocatrice inizia con la scelta del suo viso, dei capelli e del loro colore, la pelle, gli occhiali da sole e la nazionalità. Per ultimo, non per importanza, sceglierete anche il suo Bikini! Favoloso, evvai coi replaaaay! Ovviamente presente una bella opzione multiplayer con massimo altri tre vostri amici, il che regala un'incredibile spinta al divertimento e soprattutto alla longevità del gioco, come tutti i titoli sportivi d’altronde.
Premettendo che la versione da me provata è quella nipponica, è doveroso segnalare la presenza del Progressive Scan per tutti coloro che ne potranno usufruire, beati loro…