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Bravely Default 2, il provato della demo

Abbiamo giocato la controversa demo pubblicata subito dopo il Nintendo Direct Mini: ecco le nostre impressioni su questa versione preliminare di Bravely Default 2

PROVATO di Christian Colli   —   28/03/2020

Il Nintendo Direct Mini a sorpresa del 26 marzo ha riportato sotto i riflettori anche Bravely Default 2 con un lungo trailer, una data di uscita generica entro l'anno e una demo già disponibile per il download che abbiamo spolpato per voi. Pur essendo stato un po' oscurato dal trailer di Xenoblade Chronicles Definitive Edition, il nuovo JRPG della serie Bravely è atteso con entusiasmo dai fan del genere. Questo non dovrebbe sorprendere nessuno, dato che Bravely Default e Bravely Second sono stati due capisaldi della libreria Nintendo 3DS: sviluppati da Silicon Studio per conto di Square Enix, i due titoli hanno ripreso l'impostazione più classica possibile dei giochi di ruolo nipponici, ispirandosi ai primi Final Fantasy ma svecchiandoli con trovate innovative sia a livello di gameplay che di narrazione. Pare proprio che Bravely Default II voglia seguire lo stesso sentiero, ma se questo sia un bene o un male è ancora presto per dirlo: una cosa è certa, la demo che abbiamo giocato ha suscitato sentimenti contrastanti anche tra i fan più sfegatati della serie.

Bravely Due?

Innanzitutto facciamo un po' di chiarezza sul titolo. Sembrerebbe proprio che Bravely Default II non sia collegato a Bravely Default e a Bravely Second - quest'ultimo era il sequel diretto del titolo originale - ma se consideriamo i colpi di scena e le svolte narrative dei primi due Bravely, che peraltro hanno già introdotto la tematica degli universi paralleli, allora tutto è possibile. Sta di fatto che la storia, per come l'ha anticipata il trailer, sembrerebbe proprio rivisitare ancora una volta il canovaccio iconico dei quattro prescelti in viaggio per recuperare i cristalli elementali, questa volta trafugati dal regno di Musa. Gloria, una dei quattro protagonisti, è proprio la principessa di Musa, mentre Seth è un marinaio che è sopravvissuto a una tempesta proprio grazie al potere dei cristalli. Elvis, lo studioso che somiglia veramente tanto a Ardyn Izunia di Final Fantasy XV quando si veste da Mago Nero, sta cercando invece di decifrare un antico testo lasciatogli dal suo mentore, e per questo ha assunto la combattiva Adelle come guardia del corpo: quest'ultima sembra essere il personaggio più misterioso del gruppo e siamo sicuri che ci riserverà qualche sorpresa.

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La trama è ancora parecchio nebulosa ma i personaggi ci sono sembrati caratterizzati piuttosto bene, grazie alle battute vivaci che si scambiano tra loro, ma dobbiamo ammettere che sono un tantinello stereotipati. Ovviamente è ancora presto per trarre qualsivoglia conclusione sulla narrativa, anche perché i Bravely giocano moltissimo sulle ottime dinamiche di gruppo, e la demo va completamente decontestualizzata: non è una parte vera e propria del gioco, e per questo motivo non sarà possibile importare il salvataggio nel codice finale, ma probabilmente si ispira a un momento specifico della campagna per darci una vaga idea di come sarà strutturato il gioco. Bisogna dire, però, che la demo riesce in questo intento in modo non proprio brillante, proiettando anzi un'ombra spiacevole su quello che il gioco avrà da offrire al lancio: e dire che Silicon Studio ci avverte fin dalle primissime schermate che il titolo è ancora incompleto e che anzi condurrà un sondaggio, nei prossimi giorni, per conoscere le opinioni dei giocatori e implementare eventuali modifiche e suggerimenti.

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Esplorare e combattere

La demo comincia a Savalon, una città in pieno deserto che è stata allagata dal potere del cristallo elementale dell'acqua. I nostri eroi si mettono dunque in cerca di indizi e scoprono di doversi recare nelle vicine Rovine Roventi: ora un'iconcina colorata indica la direzione in cui viaggiare per raggiungere l'obiettivo della missione principale, mentre iconcine di colore differente suggeriscono gli obiettivi delle missioni secondarie facoltative che i quattro eroi possono intraprendere parlando con alcuni abitanti della città. Savalon ha ereditato il caratteristico aspetto delle città nella serie Bravely: sembra disegnata a mano, anche se in realtà è in 3D, e un arguto gioco di telecamera le conferisce una complessità in cui lo sviluppatore è riuscito a nascondere forzieri e collezionabili, qualche volta nascosti dentro cespugli che possiamo tagliare con un colpo di spada neanche fossimo Link in The Legend of Zelda.

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L'esplorazione comincia quindi in città e prosegue nella mappa del mondo tridimensionale, dove ora possiamo vedere i nemici muoversi liberamente, tant'è che possiamo addirittura colpirli per cominciare il combattimento con un piccolo vantaggio. Questa scelta ci ha lasciati piuttosto interdetti per due motivi: innanzitutto, questa meccanica non funziona proprio benissimo e il più delle volte non si riesce a colpire in tempo il bersaglio; e poi questo significa che potrebbe scomparire il comodo slider che ci permetteva, nei titoli precedenti, di aumentare o diminuire gradualmente la frequenza dei combattimenti casuali. Intendiamoci, preferiamo enormemente i nemici visibili a schermo rispetto ai combattimenti casuali, ma speriamo anche che i ragazzi di Silicon Studio abbiano pensato a un nuovo sistema per personalizzare quell'aspetto del gameplay, magari sotto forma di abilità passiva che impedisca ai nemici che ci avvistano di rincorrerci. I mostri che gironzolano intorno a Savalon sono infatti molto aggressivi e la demo ci avverte fin dall'inizio che non sarà questo il livello di difficoltà nella versione finale del gioco: meglio così, dato che la demo è stata decisamente impegnativa.

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Il fatto è che questa demo è stata pensata per far capire ai nuovi giocatori come funzionano il sistema di combattimento e quello delle classi. Il sistema di combattimento è rimasto pressoché invariato rispetto agli altri capitoli, con la differenza che ora il giocatore non decide più le azioni dei singoli membri del gruppo tutte in una volta: Bravely Second II ha assunto infatti un'impostazione più simile all'Active Time Battle dei vecchi Final Fantasy, coi turni di personaggi e nemici che seguono l'ordine stabilito dai parametri individuali di velocità. Dopodiché, si torna al peculiare sistema basato sui punti Brave e sul Default. In pratica, i punti Brave sono le azioni che un personaggio può effettuare nello stesso turno, prendendole in prestito dai turni successivi. Questo significa che se un personaggio attacca quattro volte nello stesso turno, azzerando i suoi punti Brave, poi dovrà aspettare quattro turni che essi si ricarichino per poter agire almeno una volta. Il comando Default, invece, fa ricaricare 1 punto Brave a turno, mitigando i danni subiti da quel personaggio.

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È un sistema di combattimento brillante perché anche i nemici possono attaccare arbitrariamente più volte nello stesso turno, dunque il giocatore è sempre sull'altolà e deve stabilire qual è il momento più opportuno per risparmiare o scaricare i punti Brave accumulati. Chi ha già giocato i precedenti Bravely, si sentirà subito a casa con Bravely Default II e riuscirà a barcamenarsi coi menù per lanciare incantesimi multipli, accelerare la velocità delle animazioni negli scontri e sfruttare le specifiche abilità dei personaggi.

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Proprio come negli altri Bravely, anche questa volta i quattro eroi possono sfruttare il potere degli Asterischi, cioè quelli che in Final Fantasy chiameremmo Job, e cambiare classe in qualsiasi momento tra uno scontro e l'altro. La demo ci permette di cominciare la partita con cinque classi: il Tuttofare, il Fante corazzato, il Mago bianco, il Mago Nero e il Monaco. I punti esperienza guadagnati crescono i personaggi individualmente, ma anche la classe che abbiamo impostata come primaria: questa, aumentando di livello, sblocca nuove abilità da usare in combattimento o bonus passivi che possono essere equipaggiati separatamente. Poi è possibile impostare anche una classe secondaria, che conferisce un'ulteriore risma di abilità già sbloccate.

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E dunque anche Bravely Default II spinge tantissimo sulla sperimentazione e sul grind di livelli: cambiare continuamente classe, crescerne molteplici per personaggio e combinare le varie abilità, individuando le migliori sinergie da usare in combattimento, è affascinante, divertente e appagante. Solo che la demo fatica a trasmettere questo entusiasmo con la sua difficoltà sbilanciata e la sua struttura che sembra suggerire soltanto la pesantezza del grind in questione. Per completare la demo, sconfiggendo il boss alla fine delle Rovine Roventi, bisogna passare qualche ora a sterminare nemici in giro per la mappa, passando gradualmente dai più deboli ai più forti mentre si accumula il denaro necessario ad acquistare anche equipaggiamenti migliori. Considerando che i giocatori non potranno neppure importare il salvataggio nella versione finale del gioco, questa demo ci è sembrata un po' sconsiderata, perché non rappresenta minimamente la curva molto più morbida cui ci hanno abituato i precedenti Bravely e temiamo possa allontanare i nuovi giocatori, invece di incuriosirli.

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Quantomeno ci ha dato un'idea del look che Bravely Default II avrà su Switch. Tornano gli scenari disegnati a mano, ma anche le proporzioni vagamente chibi dei personaggi. Gli artisti di Silicon Studio si sono impegnati soprattutto nella rifinitura dei costumi che cambiano a seconda della classe scelta e nella programmazione dell'illuminazione e degli shader che conferiscono ai modelli poligonali un aspetto un po' più plasticoso e meno etereo, rispetto al passato. In generale, Bravely Default II ci è sembrato più... moderno, soprattutto nella regia delle poche cinematiche che abbiamo visto - per esempio, quando il team incontra il boss nelle rovine - ma c'è qualcosa che non ci convince nel modo in cui i programmatori hanno organizzato i vari menù: ci sono sembrati più caotici e meno intuitivi, la navigazione rallentata da troppi passaggi che meriterebbero comode scorciatoie. I sondaggi, tuttavia, servono a questo, e speriamo che chi abbia provato la demo faccia sentire la sua voce anche in questo senso.

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I precedenti Bravely ci sono piaciuti moltissimo, perciò confidiamo nel talento di Silicon Studio e nelle potenzialità di un nuovo capitolo che sembra proprio voler restare fedele a tutti i costi alla tradizione della serie. Forse un po' troppo: quel che abbiamo giocato è molto derivativo, questo va detto, e la demo avrebbe potuto presentare molto meglio il gioco che Square Enix vuole vendere, magari in un secondo momento e con un codice più completo. Terremo ovviamente d'occhio con grande interesse lo sviluppo di Bravely Default 2, sperando che ne esca fuori un JRPG coi fiocchi.

CERTEZZE

  • Le musiche sono bellissime come sempre
  • Torna tutta la varietà e la profondità del sistema di combattimento

DUBBI

  • La demo non rappresenta il bilanciamento del gioco finale... ma come lo spieghi a chi non conosce la serie e si avvicina a essa proprio con questa demo?