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Castlevania: Portrait of Ruin

Dopo Dawn of Sorrow, un nuovo Castlevania per DS si prepara a diventare una pietra miliare.

ANTEPRIMA di Andrea Palmisano   —   13/05/2006
Castlevania: Portrait of Ruin
Castlevania: Portrait of Ruin
Castlevania: Portrait of Ruin


Le differenze tra i due non sono solamente estetiche, dal momento che l’uno è più incline al combattimento corpo a corpo mentre l’altra risulta migliore nell’utilizzo di magie pur con una minore resistenza fisica agli attacchi. Per switchare il controllo tra i due è sufficiente premere un tasto on the fly, senza interrompere in alcun modo l’azione. Oltre ad aiutarsi l’un l’altro nel corso dei livelli, Jonathan e Charlotte possono anche unire le forze per generare attacchi magici di potenza devastante, caratterizzati da esaltanti effetti grafici in grado di riempire l’intero schermo. Dal punto di vista tecnico, Portait of Ruin sfrutta profondamente l’hardware del Nintendo DS proponendo non solo una grafica bidimensionale ricca di dettaglio e con ottime animazioni, ma inserendo anche elementi 3d per quanto riguarda la realizzazione di alcuni elementi e strutture del fondale. E’ prevista anche una modalità multiplayer, anche se Konami non ha voluto sbilanciarsi troppo sui suoi contenuti; molto probabilmente sarà possibile anche affrontare l’avventura in cooperative con un amico e due DS collegati in wireless, eventualità questa che se dovesse prendere corpo potrebbe dare vita ad una delle migliori esperienze di multigiocatore disponibili sul portatile della casa di Kyoto. Stay tuned, ne vale la pena...

Castlevania: Portrait of Ruin
Castlevania: Portrait of Ruin
Castlevania: Portrait of Ruin

Ormai sembra chiaro: la realizzazione ideale di Castlevania è in 2d, e il 2d è possibile (o meglio, permesso) solo su portatili. Meglio ancora su portatili Nintendo, dal momento che dal GBA al DS la serie ha continuato con cadenza regolare ad offrire nuovi episodi ai tanti fan del franchise Konami. Per l’esordio sul DS, i programmatori avevano introdotto alcuni limitati elementi di interazione via touch screen, assieme alla stabile ed utilissima presenza della mappa. Con Portrait of Ruin però, il team nipponico ha deciso di non limitarsi a ricalcare la struttura di gioco del precedente capitolo, ma ha anzi voluto apportare alcune modifiche che sembrano essere a dir poco interessanti. Anzitutto il protagonista è tutto nuovo, e risponde al nome di Jonathan Morris, così come l’ambientazione che è quella della seconda Guerra Mondiale. Molto più importante è però il fatto che in Portait of Ruin sarà possibile controllare non solo il già citato Jonathan, ma anche l’amica Charlotte Orlean; entrambi i vampire hunter appariranno contemporaneamente su schermo, combattendo assieme e collaborando tra di loro. [CC]Con Portrait of Ruin il team nipponico ha voluto apportare alcune modifiche che sembrano essere a dir poco interessanti.[/C]