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Codename: Outbreak - Day One.

Abbiamo messo le mani sull'ultima versione beta di Codename Outbreak, ex Venom. Dopo averci giocato per una settimana, non possiamo che confermare quanto di buono visto a Los Angeles; diamo un'occhiata alle immagini e sentiamo i primi commenti di The Nurse.

NOTIZIA di La Redazione   —   03/08/2001
Codename: Outbreak - Day One.
Codename: Outbreak - Day One.

Un fps atipico

Dopo avere portato a termine le prime quattro missioni a disposizione, ho riflettuto su quanto mi sia divertito nel farlo: davvero molto. Senza dilungarmi troppo sulla descrizione del gioco, Codename Outbreak (vi ricordo in questa sede che fino a poche settimane fa era conosciuto con il nome di Venom) ci offre la possibilità di gustare un ottimo mix tra Operation Flashpoint ed Half Life.
Del primo condivide infatti l'impostazione sthealt e l'azione in compagnia, poichè ogni missione verrà affrontata in collaborazione con un altro militare che recluteremo, e doteremo delle armi a nostra scelta, durante il briefing; di Half Life prende invece l'ottima storia di sottofondo capace di immergere il giocatore in una coinvolgente esperienza videoludica, tanto impegnativa quanto appagante.
Gli obiettivi della missione sono infatti dinamici e cambiano ogni volta che si viene a conoscenza, tramite l'utilizzo di piccoli computer sparsi per i livelli, di nuove informazioni che fanno luce sulla strana situazione che ci troveremo ad affrontare: una classica invasione aliena, che più di una volta è capace di ricordare Duke Nukem e le sue ambientazioni.
Per quanto riguarda la giocabilità, la possibilità di prendere il controllo di uno dei due membri della squadra, e di impartire ordini base all'altro (coprimi, stai fermo, non sparare, resta in posizione, combatti), funziona perfettamente, anche perchè così facendo è possibile posizionare uno dei due elementi in un punto importante della mappa e dare l'ordine di attaccare solo al momento giusto.

Codename: Outbreak - Day One.
Codename: Outbreak - Day One.

Un fps atipico

Ciò è anche necessario per l'impostazione della difficoltà del gioco e della programmazione della IA avversaria: un colpo sparato in aria è capace di allertare il nemico, che correrà a richiamare i rinforzi. Tuttavia gli scontri con i nemici non sono realistici come quelli di OF, ma ricordano più quelli di Half Life e compagni, e ciò, pur abbassando la soglia di realismo del gioco, ne aumenta quella della giocabilità: non va però dimenticato che un paio di colpi da cecchino di una delle torrette nemiche è capace di ucciderci senza troppi problemi. Proprio per questo la nostra azione dovrà essere piuttosto silenziosa e molto circospetta, poichè l'attacco a viso aperto con un gruppo di nemici vorrà sempre e comunque significare la fine del gioco.

Codename: Outbreak - Day One.
Codename: Outbreak - Day One.

Un work in progress eccellente

Per il momento le prime impressioni sono positive, anche se la versione beta tende a bloccarsi piuttosto spesso, e più di una volta mi ha regalato alcuni bug stop che mi hanno costretto a ricaricare il livello.
Il binomio realismo/divertimento sembra essere stato azzeccato in pieno; gli unici dubbi rimangono sul ristretto numero di armi a nostra disposizione (3 nelle prime missioni), sull'IA dei nemici che deve essere ulteriormente livellata.
Per il momento è davvero tutto: vi lascio a qualche altra immagine relativa ai primi livelli di gioco.

Codename: Outbreak - Day One.
Codename: Outbreak - Day One.
Codename: Outbreak - Day One.
Codename: Outbreak - Day One.
Codename: Outbreak - Day One.
Codename: Outbreak - Day One.

Un work in progress eccellente

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Un fps atipico

Ormai manca poco più di un mese al rilascio della versione definitiva di Codename: Outbreak, e quando abbiamo avuto la possibilità di poter cominciare a provare in prima persona il titolo, non ci siamo tirati certo indietro: quello che segue è il primo speciale, il day one, dedicato a questo titolo, che a nostro parere saprà senz'altro ritagliarsi un buon successo durante la stagione autunnale.