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Crazy Taxi 3

Torna a far parlare di se il terzo capitolo della serie di tassisti pazzi di SEGA. Noi di Multiplayer non ce lo siamo fatto scappare e lo abbiamo testato per voi in anteprima, scorrazzando a tutta velocità alla guida di questi bolidi gialli.

ANTEPRIMA di La Redazione   —   11/12/2003
Crazy Taxi 3
Crazy Taxi 3

Le carte in tavola

Osservando più da vicino il titolo in questione notiamo che le novità non sono certo il suo forte. La grafica del gioco non manca di stupirci per gli effetti di colore e luci la quale però per quanto variopinta e piacevole sia tecnicamente datata e non riservi nessun barlume di cambiamento. La qualità grafica simile a quella di un tempo si vede obbligata a scontrarsi con i canoni moderni e subisce qualche ritocco soprattutto riducendo le spigolosità e usando texture piu’efficaci di quelle di un tempo. Senza infamia e senza lode dunque , con i consueti pregi che lo hanno reso gioco cult e con le solite lacune che si sperava fossero colmate. Purtroppo non ci mancherà di vedere numerose situazioni di clipping in cui una nostra probabile manovra improvvisa farà sembrare un pedone investito un tutt’uno con il cofano del nostro taxi. Nel complesso, un livello grafico accettabile e gradevole ma che lascerà delusi i videogiocatori più esigenti che magari si aspettavano qualche innovazione in campo di grafica. Ma lasciamo il vero giudizio quando vedremo la versione finale. CT3 nonostante sia un nuovo virgulto che si erge da un’idea nata anni fa, riesce ancora a stupirci con la sua formidabile giocabilità. Difatti questo arcade trova il suo pilastro portante nell’immediatezza e nella sua strabiliante accessibilità sia da parte del videogiocatore novello sia dal videogiocatore stagionato. Rimarremo stupiti dalle affascinati scorribande nelle tre città disponibili e nella varietà della clientela, dai singoli ai gruppi “tematici”.

Crazy Taxi 3
Crazy Taxi 3

Guidando si impara

Avremo la piacevole sorpresa di trovare nel carnet di guidatori qualche nuovo ceffo a caccia di una buona paga ed una licenza di guida sempre più prestigiosa. Le città sono tutte ben realizzate ( una in ambiente notturno ) colme di potenziali clienti e rampe su cui potremo effettuare acrobazie degne di questo titolo. Non mancherà la prestigiosa sezione di mini-quest che sono distaccate dal gioco e che consistono in vere e proprie prove di abilità e destrezza automobilistica. Saremo affascinati e presi dalla varietà e dalla originalità di alcune di queste, con l’effetto di un ulteriore aumento delle sue doti di giocabilità e longevità. Nella longevità CT3 nonostante trovi largo consenso nella sezione di gioco sopracitata, pecca leggermente nella sezione di gioco standard, difatti dopo numerosi clienti e numerose incursioni per le strade troveremo questa modalità monotona e con un range di azioni limitate che poco a poco spegnerà l’entusiasmo del guidatore di questi taxi dalle forme accattivanti e perché no , anche un po’ trash. La possibilità di scelta , da parte dell’utente, di tre differenti città allunga lievemente la longevità di CT3.

Crazy Taxi 3
Crazy Taxi 3
Crazy Taxi 3
Crazy Taxi 3

Conclusione

Aspettando la versione finale di CT3 possiamo dire che questo titolo nonostante sia la solita idea rispolverata, portata a standard moderni e senza sostanziali novità, riesce comunque a rendere piacevole il tempo passato nei panni di uno scapestrato tassista. Come dicevamo non si può certo dire che il caposaldo di questo titolo siano le novità ma continua a basarsi e sfruttare, forse in modo forzato, la sua innata giocabilità che lo ha reso negli anni passati un gioco cult che ha ispirato in qualche maniera tanti titoli più recenti. Nonostante non ci siano radicali cambiamenti , CT3 fa sempre venire voglia di una sfrenata e rocambolesca corsa contro il tempo per portare a destinazione il cliente di turno.

Crazy Taxi 3
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Crazy Taxi 3
Crazy Taxi 3
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Crazy Taxi 3
Crazy Taxi 3
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Con un taxi fra le mani

Siete annoiati dalla boriosa segnaletica stradale? Siete stanchi del codice della strada ? Furiosi per aver perso punti preziosi dalla patente…o ancor peggio ve l’hanno ritirata? HitMaker e Sega hanno pensato a tutti voi maniaci della strada, dando alla luce il terzo capitolo del gioco di guida diventato un cult, stiamo parlando di Crazy Taxi 3. Crazy Taxi 3 ( da ora CT3 ) è solo l’ultimo nato di una fortunata, per quanto divertente serie. Veniva alla luce e conquistava subito consensi il primo dei tre che uscì nel 1999 nelle sale giochi. Dotato di volante , cambio a due marce e pedali , CT con le sue caratteristiche, preannunciava già la gloria che avvolgerà il suo nome. CT nasce da un’dea semplice e geniale allo stesso tempo. Lo scopo del gioco è raccogliere i clienti dalla strada portarli nel luogo da loro scelto entro un tempo prestabilito, intascare il compenso; ne consegue che l’obbiettivo principale e’ raccogliere quanti più clienti e quanto più danaro liquido possiamo nel tempo assegnato, che subirà continue aggiunte in secondi a discrezione del servizio dato ai clienti. Il punto forte del successo accumulato negl’anni, sta nel tragitto che dovremo percorrere per portare il cliente nel luogo desiderato. Avremo piena libertà di movimento e potremo infrangere qualsiasi regola stradale, potremo sfrecciare su numerose rampe sparse per il percorso effettuando evoluzioni e salti che appagano e divertono sia il giocatore che il cliente, il quale sarà contento di dare mance e bonus in secondi. Anche se la grafica non era ben curata, sapeva riempire la visuale del giocatore con poligoni coloratissimi e tinte cangianti che unite al rivoluzionario scopo del gioco, rendeva questo titolo una gioia per gli amanti della guida su Coin-op. Acquisito grande successo, CT sbarca sulle consolle dove vede la nascita anche del secondo capitolo nel 2001. Il mix vincente continua a soddisfare i videogiocatori di tutte le età con la sua frenesia di gioco che diverte e appassiona. Tutto questo viene affiancato da un bouquet di canzoni che fanno calare appieno il giocatore nelle corse spericolate per la città , difatti CT 2 si avvale di una colonna sonora fatta da brani dei Bad Religion e degli OffSpings. Questo titolo diventa in pochi anni un cult nel suo genere e ispira molti nuovi successi.