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Devil May Cry

In un luogo lontano, in un tempo imprecisato un uomo-demone di nome Dante si aggira tra le tenebre di un misterioso castello a caccia di mostri. Violenza e azione si intrecciano in questo capolavoro annunciato targato Capcom.

ANTEPRIMA di La Redazione   —   29/05/2001
Devil May Cry
Devil May Cry
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Devil May Cry

Anche il diavolo può piangere...

Fin da subito, nella demo, è possibile scorgere la straordinaria cosmesi del gioco che si pone davanti agli occhi del videogiocatore come un’imponente orgia di colori, poligoni e immagini fotorealistiche! Il potente engine grafico dell’action game Capcom stupisce anche l’occhio più pretenzioso, muovendo tutto quel ben di dio a 60 fps costanti, senza dare mai segni di affaticamento. Le animazioni sono molto curate, ed è un piacere vedere come Dante arrostisca i nemici che si mettono sulla sua strada. Le textures sono di buona qualità, anche se migliorabili (speriamo nella versione finale), in quanto appaiono un tantino “piatte”. I colori sono magistralmente usati e conferiscono al gioco un’atmosfera gotica (ricorda Dracula X per certi aspetti) che rimane costante per tutta la durata della demo. Le ambientazioni hanno una cura a dir poco maniacale e, per la loro realizzazione, è stato adottato dai programmatori della casa di Osaka un mix tra grafica poligonale e grafica pre-renderizzata che svolge un lavoro superbo ai fini cosmetici. Gli effetti di luce precalcolati sono di ottima fattura e si sprecano nelle varie locazioni contribuendo a dare al gioco un aspetto ancora più realistico. Il nostro eroe virtuale è caratterizzato con uno stile molto particolare soprattutto per quanto riguarda il vestiario (un lungo spolverino rosso molto dark e degli stivaloni da cowboy) e la disinvoltura con la quale egli si sbarazza dei “poveri” demoni che si presenteranno al suo cospetto. Le inquadrature sono predefinite e non danno quindi la possibilità al giocatore di modificare la visuale (che comunque è ben congegnata). I presupposti grafici per una killer application ci sono tutti…

Devil May Cry
Devil May Cry
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Devil May Cry

Carne da macello

In Devil May Cry la cosa più appagante è andarsene in giro per il castello a mietere vittime su vittime. Il sistema di controllo è semplicissimo: con la leva analogica di sinistra Dante può camminare o correre (a secondo dell’intensità impressa alla levetta), con la X si salta, i tasti “quadrato” e “cerchio” fungono da grilletti o da tasti azione (es. aprono le porte) ed infine il “triangolo” attiverà la mastodontica spada che il nostro mezzo sangue porta in spalla. E’ possibile effettuare anche un doppio salto quando il primo dei due porta Dante o a contatto con superfici solide oppure sopra i nemici. La cosa più galvanizzante di tutto il gioco è la possibilità di infliggere all’avversario di turno un primo colpo (gancio) con la spada e, subito dopo, riempirlo di piombo con le due possenti pistole in dotazione quando è ancora sospeso per aria. E’ data al giocatore, a differenza di quanto succedeva nei vari Bio Hazard, anche la facoltà di sparare e camminare allo stesso tempo (finalmente!); questo risulta molto utile negli scontri ravvicinati quando ci si deve necessariamente allontanare dall’obiettivo per non essere colpiti. Le movenze del nostro ego virtuale somigliano molto a quelle viste nel film “Blade” (in cui W. Snipes impersonava un vampiro mezzo sangue… che strana coincidenza.), ed anche il modo in cui i nemici vengono carbonizzati sullo schermo. Tutto ciò è fantastico, e attribuisce ai combattimenti quel tocco di spettacolarità raramente vista in un videogioco. Gli elementi interattivi del fondale si limitano a qualche mensola o tavolo da distruggere trovando così qualche “Red Owl” (gemme rosse necessarie ad aprire alcune porte) o “Green Owl” (gemme verdi con proprietà curative). L’arsenale disponibile può essere ampliato con altre armi più o meno distruttive (nella demo si trova uno Shotgun con munizioni illimitate) oppure con nuove spade dai poteri magici sempre più sorprendenti. infatti, oltre a quella che portate in spalla (con il potere del fulmine), che vi farà trasformare in un diavolo alato avente la possibilità di lanciare fulmini e di effettuare un avvitamento in volo, ne troverete altre con altre proprietà (es. quella del fuoco). Un altro aspetto che giova alla giocabilità di Devil May Cry è proprio quello della possibilità di trasformarsi in un diavolo, solo dopo che la barra rossa sul lato superiore sinistro dello schermo si sia riempita, aumentando non di poco le proprie potenzialità distruttive… e siamo solo nella demo!

Devil May Cry
Devil May Cry
Devil May Cry
Devil May Cry

Un gioco epico!

Un altro aspetto che stupisce il giocatore e che lo obbliga a collegare l’impianto stereo alla PS2 è certamente il comparto sonoro del gioco. E’ vero che è solo una demo, ma è anche vero che già si sente la puzza di K.A.! Gli effetti sonori si attestano su un buon livello, ma ciò che lascia senza parole è l’accompagnamento musicale degno della miglior tradizione dei giochi adventure della Capcom che, sotto questo punto di vista, ci ha sempre soddisfatti . Le musiche si addicono in una maniera addirittura “commovente” all’ambientazione e riescono anche a far scendere lacrime dalle orecchie in alcuni frangenti (come la parte cantata che si sente quando si è in una particolare stanza). Un’altra cosa che fa molto piacere è il fatto che l’accompagnamento sonoro non è statico, ma dinamico. Quando si incontrano i nemici esso cambia e passa da una musica tranquilla portatrice sana di ansia, ad un genere molto cyber-techno sulla scia di “The Matrix”. Semplicemente geniale…

RagazzI, le premesse per un capolavoro ci sono tutte, anche grazie all’originalità del gioco (se pensiamo agli innumerevoli seguiti che infestano il mercato). La demo in questione lascia basiti e l’unico difetto che ha è quello di durare troppo poco (circa venti minuti). Speriamo in una versione finale del gioco molto longeva e soprattutto varia. Intanto noi poveri umani non mezzi sangue non possiamo fare altro che incrociare le dita e attendere con ansia il mese di Agosto, data prevista per la versione giapponese. Joypad.it vi da quindi appuntamento alla recensione dell’action game più atteso dal mondo videoludico!

Una bella sorpresa

Scartando la confezione del divertente “Code Veronica: Complete” (Jap) per PS2, si trova un altro CD contenente la demo giocabile di un certo Devil May Cry che non solo farà saltare chiunque dai salti di gioia, ma saprà regalare a pochi “eletti” circa venti minuti di sano e blastatorio divertimento. Infatti il suddetto gioco vi ipnotizzerà fin dalla prima schermata in cui una ragazza (mezza demone anche lei) vi dirà di raggiungerla in un maestoso castello prima di spiccare un balzo degno del miglior Devil Man. Il personaggio principale, chiamato Dante, è il figlio di Sparda, un antico demone che ai suoi tempi aiutò gli umani nella lotta contro gli esseri maligni. Voi sarete chiamati ad impersonare un tipo molto "cool" che dovrà sconfiggere per la seconda volta quegli antichi demoni che, dopo essere tornati a incutere terrore, desiderano conquistare il nostro bene amato pianeta. Nel gioco, oltre a farsi strada tra orde di mostri di vario genere, Dante dovrà investigare sulla prematura sparizione dei suoi familiari dalla natura un po’ sinistra. Dimenticatevi la lentezza degli avvenimenti che caratterizzano i soliti action/adventure in quanto ci troviamo di fronte ad un gioco che mette l’azione pura in primo piano per lasciare agli altri aspetti solo un ruolo marginale.
Spegnete la luce, chiudetevi in camera e... buona demo a tutti!!!