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Diario del Capitano

DIARIO di La Redazione   —   24/05/2003

Diario del Capitano

Questo Diario non è reale.
Non lo è come metà dei muri, pali, cavalcavie, canali televisivi d'America e palazzi che, già da settimane, la pubblicità di Matrix: Reloaded ha trasformato in un'immensa scenografia per l'ultimo film di Neo & co.
Da grande appassionato del primo film e della genialità dei fratelli Larry e Andy Wachowski non ho saputo resistere alla tentazione di vedere il nuovo film in prima visione - in inglese ovviamente - la scorsa settimana.
Il mio sospetto di un'esasperazione dei temi del primo film è stata esatta. Eppure alla fine sono rimasto soddisfatto perchè l'esagerazione è stata talmente tanta che è riuscita a convincere.
Come ha detto giustamente questo intelligente utente:

"In fondo i fratelli Wachowski non hanno fatto altro che portare oltre l'eccesso i punti di forza del primo film:
1) Effetti speciali (BOTTE)
2) Dialogo finti filosofici / cabalistici (perchè ma soprattutto perchè?)
Che poi gli effetti speciali (anzi è più corretto dire le sequenze in CG alla (di) Final Fantasy, (ma secondo voi recita meglio K.Reeves o il suo doppio virtuale?)) a lungo stucchino, e i dialoghi siano al limite del non sense (il buon vecchio Tron era molto più profondo)...beh rende tutto più divertente...
Ma alla fine incasinano tutto di nuovo alla grande...
Quindi DELIRIO, rispetto a Lucas i fratelli wachowski hanno il merito di aver esagerato: il troppo storpia, ma almeno non annoia come certe nuove trilogie!
"

Esatto! Lode ai fratelli Wachowski perchè hanno saputo osare, trasformando una loro idea in un fenomeno commerciale ma dignitosamente esagerato e originale, senza cadere nei soliti cliché.

Diversa invece è la sorte di Enter the Matrix, il gioco "scritto e diretto dai fratelli Wachoski" ma senza l'anima dei fratelli. Bravo e lodato come sempre Dave Perry, gran guru degli Shiny Studios che come nelle sue esperienze precedenti ha fatto un gran bel gioco ingiocabile. Messiah, Sacrifice, Enter the Matrix. Tutti a loro modo hanno fatto un pezzo in più di storia e sono emersi tra i loro simili, ma più per le premesse che per il risultato finale. Ovviamente generalizzo. Ci sarà sicuramente tra voi chi ha apprezzato a fondo uno o più dei titoli citati, ma mi si dia atto che Perry abbia marchiato i suoi giochi con una macchinosa noia piuttosto caratteristica.
Sebbene abbia venduto il suo bel milione di copie nella prima settimana, Enter the Matrix può essere considerato bruttarello da giocare, in particolare su Pc. Mi fermo qui, dato che non è il mio compito recensire il gioco (e lo è invece della redazione che nei prossimi giorni sfornerà in anteprima il risultato di queste settimane di prove).
Concludo dunque qui il mio diario, in questo sabato in cui mezza Italia andrà al cinema a vedere Matrix: Reloaded.
Me compreso.

Andrea Pucci, editore Multiplayer Network

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