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Diario del Capitano

DIARIO di La Redazione   —   04/11/2003

Diario del Capitano

Per un settore come il nostro, in cui l'ambiente è sempre molto simile ad una specie di party aziendale, parlare di argomenti seri quali licenziamenti o chiusure ha sempre un tono particolare. In un clima da corte (rinascimentale nel caso italiano) qualunque cosa sia "vita reale" viene guardata con una sorta di scetticismo.
Un clima che mi fa venire in mente un vecchio film, Ridicule: guai a parlare di argomenti meno che faceti alla corte del Re Sole, e per noi è spesso molto simile.
Gli unici momenti in cui si parla di numeri veri sono quelli dei vari bilanci, dove le cifre assumono quella valenza astratta dei grandi numeri e comunque sono mascherate dietro "trend", "market" e un sacco di altri paroloni che ne diluiscono il significato. Questo vale specialmente in Italia ("terra di paccari" come dice spesso un mio carissimo amico), che eleva l'agire nascostamente, l'imbonire e il scivolare fra le pieghe di numeri e piani allo stato di arte, che qualcuno a buon conto potrebbe definire "arte dell'arrangiarsi". Ad avallo di questa affermazione basti notare che, nonostante il numero relativamente esiguo di realtà distributive, non esistono classifiche di vendita ufficiali (e nemmeno un consorzio o qualcosa di simile che ci difenda dalle bestialità dette e scritte sui videogame, ma questa è un'altra storia...).
Questa lunga premessa per dire che, come si evince dalle notizie degli ultimi giorni, e come giustamente ha citato Mauro Fanelli nel diario di ieri, fra software house e testate che chiudono non c'è molto da stare allegri. Del resto, era impensabile che un qualsiasi settore, a maggior ragione dell'intrattenimento, non risentisse della situazione economica generale. In ogni caso, ancora una voltà è il segno della maturazione del mercato (EDGE fa caso a parte, ma ha dato il "la" alla riflessione): quello che conta sono i risultati in termini econonomici: business plan deliranti e break even decennali non impressionano più nessuno. Quello che viene richiesto alle aziende del settore è la solidità economica, la capacità di generare indotto. Benvenuti nella Old Economy.

Massimiliano Monti, responsabile editoriale area PC.

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