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Diario del capitano

DIARIO di La Redazione   —   01/11/2000

Diario del capitano

Eccomi reduce dalla notte degli spiriti e delle streghe, altresì chiamata Halloween dai cugini anglosassoni (che il mio professore di italiano pronunciava con l'accento spostato, come a dire "grandi sassi"; ho sempre avuto il sospetto che non li apprezzasse un granché..).
In Italia è una festività che purtroppo non ha radici profonde, e i festeggiamenti sono affidati alla buona volontà di amici intraprendenti e pub con voglia di fare. Per quel che riguarda me, mancando amici di buona volontà e intraprendenti, mi sono rivolto al pub con la voglia di fare, insieme a Cartac e Uoz. Ma dopo una cena devastante a base di "pizzone" (non pizza..), una birra a base di lieviti del pub non ha fatto altro che aiutarmi a raggiungere velocemente il punto di non ritorno, e dalle 1 e trenta di stanotte sono caduto come un pupo in un sonno profondo durato fino a qualche manciata di minuti fa. E ora, via con le danze..