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Diario del capitano

DIARIO di La Redazione   —   23/05/2000

Diario del capitano

Il discorso in tre puntate sul rapporto console e pc si concluderà oggi con quest'ennesimo richiamo, concentrando la mia attenzione sulle potenzialità delle console nel multiplay.
Come osservavo ieri, quelle differenze peculiari tra i due mezzi (potenza, compatibilità e versatilità) stanno venendo meno. Una delle piccole rivoluzioni iniziate con la Sega Dreamcast è stata l'annuncio della connessione a Internet per partite in multigiocatore. In effetti, dall'annuncio, Seganet (il sito internet di Sega dedicato a questa funzione) è ancora in fase di avvio, ma è comunque servito per fare annunciare la stessa cosa a Sony (per la PSX2), a Microsoft (per la X-BoX) e a Nintendo (per il Dolphin). Per farla breve, tutte le console della nuova generazione permetteranno di fare sane partite ad un picchiaduro con un amico che sta dall'altra parte del mondo.

All'annuncio di simili possibilità, le software house tradizionali si sono lanciate in conversioni di titoli per PC pluripremiati: Half-Life, Unreal Tournament e Quake 3 Arena. I tre maggiori giochi multiplay d'azione, che fino a quest'anno sono stati prerogativa esclusiva dei personal computer, dalla fine del duemila non saranno più tali.
Come se non bastasse, Peter Molineaux della Lionhead, ha annunciato in E3 che Black&White sarà l'ultimo titolo sviluppato dalla software house per PC (sarà vero?) e il presidente di Sierra, storica casa di giochi per pc ha dichiarato che "prima o poi si butteranno pesantemente sulle console".

Con questo è tutto. Ho voluto dare alcuni spunti di riflessione derivati dalla mia esperienza all'E3, dalle interviste che ho letto e ascoltato.
Se il pc cederà il passo alle console in modo massiccio, o graduale, o se ci sarà una netta separazione tra Pc/lavoro e console/gioco, sono dubbi che per ora non posso sciogliere.
Mi farà comunque piacere se qualcuno di voi vorrà continuare questo dibattito nell'apposito post aperto nel Forum.