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Diario del Capitano

DIARIO di La Redazione   —   02/07/2002

Diario del Capitano

Ho sempre pensato che le celebrazioni di qualche avvenimento particolare dovessero svolgersi, per celebrare degnamente l'episodio a cui si riferiscono, in maniera rispettosa verso gli eventi (per lo più tragici) che al risultato hanno contribuito. Il 4 luglio, il giorno dell'indipendenza americana, è una vera e propria festa nazionale a cui storicamente si fa riferimento quando si parla di America libera; ora, e qualcosa sicuramente mi sfugge, quale può essere il senso di fare uscire lo stesso giorno la demo di quello che si prospetta come il più militarista dei giochi in arrivo, America's Army?
Al di là di ogni possibile considerazione sull'effettiva qualità del titolo, che avremo modo di testare nei giorni seguenti, mi lascia un pò di amarezza il fatto che per fare breccia nel cuore di un popolo ferito, quello americano, basti fare leva su emozioni che forse sarebbe meglio lasciare sopite. D'altra parte lo scopo del gioco è chiaro, ed è riportato anche sulla press release rilasciata qualche giorno fa: "Con questo gioco speriamo di educare i giovani americani e presentare loro le opportunità che offre l'esercito".
Non mi reputo certo un bacchettone pronto a criticare i titoli cosiddetti "violenti", ma forse si sta oltrepassando il limite; tuttavia questa faccenda mi ha fatto nascere un dubbio a cui non sono ancora riuscito a dare una risposta, anche se qualche idea me la sono già fatta...
Quando viene esorcizzata virtualmente, la vendetta perde il suo significato originale?