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Diario del Capitano

DIARIO di La Redazione   —   26/01/2003

Diario del Capitano

Dopo il corposo Diario di ieri oggi una divagazione sul tema: vi siete accorti che, almeno in ambito videoludico, è tornato alla ribalta il tema della guerra nel Vietnam? Vietcong, Platoon e Men of Honor sono, al momento, i soli nomi che mi vengono in mente ma, di questo ne sono quasi certo, anche grazie all’ultimo titolo dei 2015 sono sicuro che quella dell’Indocina potrà essere una valida ambientazione per i prossimi titoli di guerra in progettazioni nelle Software house di tutto il mondo.
A tutto questo potrei dare un sacco di spiegazioni pseudo-colte ma, alla fin dei conti, penso che il motivo principale sia solo uno: le foreste tropicali sono fitte e rigogliose… e richiedono un sacco di potenza elaborativa per essere renderizzate, secondo gli standard odierni, in un lussureggiante 3D in tempo reale. Anche questo, quindi, è l’ennesimo tassello di un puzzle che vede, finalmente, i designer odierni a doversi scontrare con sempre meno problemi tecnici potendo così dare libero sfogo alla propria creatività. Insomma, unico limite: la propria fantasia.
Ma allora perché nei giochi odierni molti si lamentano della mancanza cronica di estro? Semplice, quella che una volta era una limitazione (la potenza di calcolo) oggi, invece, è diventata il fine. Per fortuna non tutti i designer di oggi sono afflitti da questa strana forma di strabismo, speriamo che per gli altri si ritrovi una cura molto in fretta.
Buona Domenica.

Paolo Matrascia, responsabile editoriale area PC.