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Diario del Capitano

DIARIO di La Redazione   —   08/02/2003

Diario del Capitano

Leggevo su Punto Informatico, non senza una punta di divertimento e ironia, le classifiche date da vari rappresentanti delle maggiori aziende italiane di settore dei migliori giochi del 2002, secondo loro.
Da quella classifica vorrei stilare un'ulteriore classifica di coloro che, sull'altare della loro funzione aziendale, immolano i gusti personali e, di conseguenza, la verità. C'è chi si è distinto per l'assoluta faziosità della risposta, chi ha cercato di mimetizzare i propri titoli all'interno di una classifica abbastanza veritiera e chi, coraggiosamente si è letteralmente scrollato di dosso l'abito professionale e ha indossato quello di giocatore. Inutile dire che questi ultimi si contano come mosche bianche.

Ma veniamo ai dettagli della Superclassifica "Sacrifico i miei gusti personali sull'altare della mia funzione aziendale" detta anche "Chi striscia non inciampa 2002".

All'ultimo posto del Concorsone , quasi non classificato, si posiziona, senza rivale alcuno, Stefano Celentano di Ubi Soft che ponendo l'ottimo Splinter Cell, unico titolo della sua azienda all'interno della sua classifica, al quarto posto, dimostra un amor proprio e una dignità personale senza pari. La sua classifica personale è anche meritevole di citazione, in quanto equilibrata e condivisibile:
1. Warcraft III: Reign of Chaos (PC)
2. Battlefield 1942 (PC)
3. Resident Evil (GameCube)
4. Splinter Cell (Xbox)
5. Pro Evolution Soccer 2 (PlayStation 2)

Saltando poi le varie posizioni intermedie di chi ha cercato di difendere i propri gusti ma ha dovuto comunque salvaguardare il suo ruolo in modo più o meno sfumato, come nel caso di Paolo Gelain di Wanadoo che ha infilato a tradimento un "Robin Hood" al quarto posto dei suoi cinque migliori titoli per l'anno 2002 - t'abbiamo beccato Paolo, ritenta, sarai più fortunato - giungiamo velocemente ai primi posti della Classificona "Sacrifico i miei gusti personali sull'altare della mia funzione aziendale 2002".

Al terzo posto troviamo il microsoftiano Andrea Giolito, depositario spirituale italiano di Xbox, che con la classifica contenente quattro titoli Xbox e un titolo PC (Fallout Tactics: Brotherhood of Steel, probabile nostalgia di gioventù, ma de gustibus non disputandum est), ha dimostrato che non esistono altre console all'infuori di XBox. Ma c'è sempre il PC. Bella prova. Per un soffio non vince il primo premio.
1. Halo: Combat Evolved (Xbox)
2. Fallout Tactics: Brotherhood of Steel (PC)
3. Splinter Cell (Xbox)
4. Dynasty Warriors 3 (Xbox)
5. ToeJam & Earl III (Xbox)

Al secondo posto della Classificona "Sacrifico i miei gusti personali sull'altare della mia funzione aziendale 2002" troviamo un affannato Alessandro Gelmi di Halifax, che propone una compilation ben assortita di titoli console, che potrete ovviamente trovare in toto all'interno del catalogo Halifax. Alessandro non vince il primo premio, anche se meriterebbe il parimerito, perchè, se non altro, ci offre l'opportunità di giocare con due console anzichè una sola.
1. Pro Evolution Soccer 2 (PlayStation 2)
2. Burnout 2 (PlayStation 2)
3. Metal Gear Solid 2 - Sons of Liberty (PlayStation 2)
4. Tony Hawk's Pro Skater 4 (Xbox)
5. Colin McRae Rally 3 (Xbox)

Al primo posto, imbattuto e imbattibile, regna incontrastato Sandro Benedettini di Nintendo Italia, che non conosce altro Dio all'infuori di Nintendo. E dato che c'era, da trionfatore della superclassifica "Sacrifico i miei gusti personali sull'altare della mia funzione aziendale 2002", ha trovato uno spazietto al secondo posto anche per il povero e bistrattato GBA.
1. Super Mario Sunshine (GameCube)
2. Metroid Fusion (Game Boy Advance)
3. Timesplitters 2 (GameCube)
4. Pro Rally (GameCube)
5. NBA Live 2003 (GameCube)

Non vorrei trascurare oggi una ricorrenza per me assolutamente importante. L'8 febbraio di quattro anni fa, classe 1999, nasceva Multiplayer.it. Tante cose sono cambiate. Qualcuna in meglio qualcuna in peggio. La cosa più importante però è che siamo ancora qui. Buon compleanno a noi.

Andrea Pucci, editore Multiplayer Network