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[E3 2005] Rise & Fall: Civilizations at War

Comandare gli eserciti di una nazione è compito a eroi. Comandare un eroe è un compito da dei. Comandare entrambi è: "Rise & Fall"

ANTEPRIMA di La Redazione   —   21/05/2005

Imperi ed imperatori

Le truppe che potremo comandare in questo titolo apparterranno ad alcune delle nazioni più potenti che hanno caratterizzato la storia del mondo. Potremo, infatti, scegliere di affrontare le campagne del gioco mettendoci al comando delle truppe greche o di quelle persiane, egiziane o romane.

Nella versione visionata all’interno dello stand Midway abbiamo potuto verificare il comportamento del gioco durante lo scontro fra le armate greche comandate da Alessandro Il Grande schierate contro le forze persiane del re Sargon.
Il primo impatto che si ha nel vedere un combattimento di “Rise & Fall: Civilizations at War” è decisamente positivo, il look delle truppe ed il comportamento delle stesse trasmette una sensazione di “grandiosità” legata in particolare alla buona fattura dei modelli delle unità e delle macchine da guerra schierate in campo.

[E3 2005] Rise & Fall: Civilizations at War
[E3 2005] Rise & Fall: Civilizations at War
[E3 2005] Rise & Fall: Civilizations at War

Imperi ed imperatori

Nello specifico la battaglia alla quale abbiamo potuto assistere vedeva i Persiani arroccati all’interno delle mura di una città ed i Greci intenti a sbarcare con le proprie navi a ridosso dei porti limitrofi alla stessa al fine di rompere l’assedio e dare scacco all’esercito avversaro. Il dettaglio speso nella gestione degli scontri è stato sin da subito ben visibile, comandando infatti alle nostre truppe di attaccare alcune delle navi nemiche abbiamo potuto apprezzare lo schierarsi degli arcieri intenti nell’effettuare un fuoco di copertura a favore dei marinai protesi ad agganciare le navi nemiche con corde e rampini per poi permettere l’abbordaggio e la conquista delle galee avversarie. Interessante l’opportunità che viene fornita al giocatore di decidere se distruggere o annettere alle proprie truppe una o più unità catturate. Nel caso delle navi sarà, ad esempio, possibile scegliere se affondarle o inserirle nelle nostre fila; ovviamente queste galee si riveleranno meno “performanti” e pronte a rispondere ai nostri ordini, non essendo il loro equipaggio preparato alle nostre tattiche belliche e destinato all’uccisione degli ex alleati, ma ci permetterà di risparmiare notevoli quantità di denaro per la loro costruzione.

Schieriamo le truppe

Le truppe che si potranno comandare in “Rise & Fall” saranno numerose e varie e cambieranno, ovviamente, in dipendenza dell’esercito che si deciderà di utilizzare. Potremo trovarci a dare ordini ad eserciti composti da cavalieri,arcieri, elefanti, picchieri, cavalieri,… oltre a mezzi adatti ad assedi o conquiste di fortini e fortificazioni varie.

Elemento tipico e distintivo di questo gioco è poi dato dalla presenza della figura dell’eroe. Ogni esercito avrà, infatti, fra le sue truppe una figura di spicco, ad esempio Alessandro il Grande, che potrà essere utilizzato in maniera particolare ed innovativa.
Ogni volta che sconfiggeremo delle truppe nemiche vedremo aumentare un indicatore relativo alla nostra gloria. Una volta che questo indicatore arriverà a fondo scala potremo prendere il controllo diretto dell’eroe del nostro schieramento ed utilizzare sia i poteri particolari che lo contraddistinguono (ad esempio Alessandro Il Grande potrà curare istantaneamente le truppe nelle vicinanze) sia il personaggio stesso passando dalla tipica visione isometrica dello strategico a quella in terza o prima persona dell’action game o del’Fps.
Da questo momento, e per un periodo di tempo limitato, ci troveremo quindi ad affrontare la battaglia attraverso gli occhi del nostro eroe potendo, ad esempio, scalare fortificazioni, inseguire generali nemici o lanciare direttamente le truppe all’attacco.
La visione in terza persona si è rivelata molto interessante, soprattutto inserita nel contesto di una battaglia campale che vedeva coinvolte centinaia di unità. Il correre fra nugoli di frecce o l’inseguire un nemico attraverso i campi di battaglia pieni di guerrieri intenti a combattere crea la giusta “adrenalina” da combattimento che non guasta mai.

[E3 2005] Rise & Fall: Civilizations at War
[E3 2005] Rise & Fall: Civilizations at War
[E3 2005] Rise & Fall: Civilizations at War

Conquista e mantenimento

Nel caso si concluda una campagna di assedio in maniera vittoriosa si potrà controllare il territorio conquistato in modo da annetterlo ai propri domini. Sarà però necessario creare la giusta struttura militare adatta al mantenimento della pace e ad evitare che la popolazione, o eventuali truppe rimaste nella zona, possano rivoltarsi contro di noi e rendere vano il lavoro fatto. Una volta conquistato un territorio sarà quindi necessario costruire baracche per i soldati, fortini per il controllo del territorio oltre a nuove fattorie o strutture per l’ approvvigionamento della popolazione che tenderà ad aumentare.

Da quanto visionato “Rise & Fall: Civilizations at War” potrebbe rivelarsi un prodotto decisamente interessante sia per gli amanti degli strategici “puri” sia per quei giocatori che non disdegnano elementi action all’interno di prodotti di questa categoria. Rimaniamo in attesa di poter effettuare una sessione approfondita di gioco per capire se la gestione delle truppe e dei vari elementi strategici sarà realmente all’altezza di quanto presentatoci.

Il mercato videogame dedicato al mondo degli strategici in tempo reale è forse uno di quelli in cui è più difficile proporre innovazioni. I giochi usciti negli ultimi periodi hanno focalizzato l’attenzione quasi sempre solo sulle modalità relative al recupero di risorse, la costruzione di edifici e la gestione ed organizzazione delle truppe. Midway attraverso lo studio di sviluppo degli Stainless Steel Studios tenta con questo “Rise & Fall: Civilizations at War” di introdurre una ventata di freschezza nei prodotti del genere.