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[EGN 2004] Dragonshard

Ed Del Castillo ci ha presentato il suo nuovo progetto. Dopo la morte di Westwood Studios e il momento di empasse per Blizzard, saprà Liquid Entertainment tenere alta la bandiera degli RTS?

ANTEPRIMA di Paolo Matrascia   —   03/09/2004

Meteoriti Fantasy

Dragonshard è basato su un’inedita ambientazione che vedrà a breve la luce anche nella sua versione cartacea per il gioco di ruolo "Pen & Paper".
Liquid e Wizard Of The Coast hanno lavorato continuamente fianco a fianco, nel corso di questi ultimi anni, per ideare e sviluppare questo nuovo mondo caratterizzato dalla caduta dal cielo di una potentissimo meteorite chiamato Shard, appunto. Tutta la trama del gioco ruoterà attorno a questa pietra e alle battaglie nate per le sfruttamento delle sue risorse da parte delle tre fazioni in lotta.

D&D RTS

La grafica di Dragonshard evidenzia subito grande qualità e cura dei dettagli. L’atmosfera è cupa ma al tempo stesso “fantastica” e sognante, il mondo appare vivo e rigoglioso, l’erba alta ondeggia placida mossa dal vento e quando le truppe vi camminano le vediamo letteralmente farsi strada, come una nave che solca le onde, per poi vedere i fili d’erba tornare al loro posto. Il motore grafico è in grado di riprodurre il ciclo giorno/notte, gli effetti degli agenti atmosferici e, più in generale, non mancherà di stupirci con affascinanti giochi di luce.
Secondo Del Castillo D&D vuol dire principalmente tre cose: Esplorazione, Combattimenti e Tesori. Proprio per questo Dragonshard vuole essere tutto ciò. Un RTS quindi, ma non nel significato classico che abbiamo imparato a conoscere in tutti questi anni. Il primo shock lo abbiamo avuto apprendendo come funziona la fase di costruzione delle proprie città.
Il fulcro di ogni campagna D&D è la città dove parte l’avventura del nostro party. Il fulcro di ogni battaglia di Dragonshard è la città che, anche grazie alle tasse pagate dalla popolazione, funge da centro vitale per la buona riuscita delle nostre campagne di guerra e risulta quindi da difendere ad ogni costo.
Nel titolo Liquid non sarà possibile costruire a spron battuto, tutte le città infatti saranno fortificate e conseguentemente lo spazio risulterà limitato. Le strutture, inoltre, potranno essere distrutte e ricostruite tutte le volte che vogliamo, questo perché non esisterà la tipica correlazione gerarchica tra i vari fabbricati. Come già detto l’unico limite viene dato dal numero di slot a nostra disposizione, considerando che le costruzioni disponibili risultano ovviamente più numerose è facile immaginare le conseguenze tattiche di questa apparentemente “stupida” innovazione. Ogni costruzione ha una funzione commerciale ed una militare, inoltre, l’effetto di ogni edificio potrà essere influenzato dalle caratteristiche di quello che vi sta accanto. L’equilibrio tra tutte queste componenti determinerà il nostro stile di gioco.
Dimenticatevi perciò i soliti centri di produzione con tutte le costruzioni ammassate e costruite con il solito monotono ordine meccanico. Ogni giocatore potrà contare su una propria visione di gioco.
Ma non è finita qui. Dimenticatevi anche le cosiddette unità Harvester - di raccolta: ecco un’altra inaspettata innovazione. Tutte le unità possono raccogliere risorse. Chi più, chi meno. Tuttavia viene così eliminato uno dei capisaldi del genere classico: non esistono più unità indifese.
Concludiamo la rassegna sulle principali caratteristiche di Dragonshard con i diversi tipi di unità impiegabili durante le nostre partite. Esistono quelli che sono stati definiti i Campioni - ovvero gli Eroi, sono personaggi più unici che rari attorno ai quali ruoteranno tutte le vicende del gioco. Ci sono quindi i cosiddetti Capitani, che rappresentano le unità classiche, quelle che si generano grazie allo sfruttamento delle risorse e che, con l’esperienza, possono passare di livello e diventare sempre più potenti. Concludono questa veloce rassegna i veri e propri soldati semplici, sono unità gratuite che vengono automaticamente prodotte dalla nostra città in base al suo numero di abitanti.
I combattimenti si basano sulla squadra e non sulla singola unità, una squadra potrà essere formata da un numero variabile di elementi e da un solo Capitano. Nell’ambito di una squadra, l’ultimo elemento a morire sarà proprio il Capitano. Grazie a questo accorgimento il giocatore sarà sollevato dalla maggior parte dei compiti di “micro-management” che affligge la maggior parte degli RTS del panorama e, allo stesso tempo, ci permette di poter far crescere, gestire e affezionarci ai vari comandanti. Un po’ come succede con i protagonisti dei normali giochi di ruolo.

Multiplayer & Dragons

Ovviamente non mancherà una ricca sezione multiplayer curata sotto ogni minimo particolare, questo non tanto per soddisfare i giocatori (secondo lo stesso Del Castillo, solo il 20% dei giocatori dei suoi titoli sfrutta questa caratteristica) ma perché la modalità mMultigiocatore è lo strumento più accurato per determinare il bilanciamento di un buon RTS.
Attualmente non è prevista l'esistenza di nessun server dedicato ma saranno supportati tool come GameSpy.

Attendendo la rivoluzione

Non capita spesso di trovarsi di fronte agli occhi un RTS coraggioso ed innovativo, capita ancora meno spesso di giocare ad un titolo che intende lo sfruttamento di una licenza come punto di partenza e non come mero punto di arrivo. Dragonshard è questo e tanto di più, un titolo che dev’essere tenuto in seria considerazione da tutti gli appassionati di RTS ma anche da tutti quei giocatori finora poco attratti dal genere.
Il gioco entrerà in fase di post-produzione tra pochi mesi, l’uscita è prevista per la primavera del prossimo anno.

Nelle viscere della terra

[EGN 2004] Dragonshard

Poteva esistere un gioco basato su D&D senza i Dungeon? Ovviamente no. Proprio per questo alla Liquid hanno ben pensato di includere una modalità di gioco unicamente incentrata sull’esplorazione ed il combattimento nel sottosuolo. Potranno accedere ai Dungeon solo eroi e capitani, le meccaniche di gioco saranno quindi differenti rispetto alla controparte di superficie. Lo stile potrà ricordare a molti quello di alcuni ActionRPG come Diablo o Dungeon Siege.
Le nostre unità coinvolte nei combattimenti saranno nell’ordine della decine, mentre i nemici da affrontare saranno ancora di meno ma letali e quantomai pericolosi. Aspettatevi quindi di dover aver a che fare con creature potenti come Beholder o Draghi. Oltre ai combattimenti saranno poi presenti situazioni di gioco degli RPG, come trappole da dover neutralizzare o piccoli puzzle da dover risolvere. Anche grazie a questi frangenti emergono sempre di più le radici ruolistiche del titolo, ad esempio potremo utilizzare il Ladro per scovare e disinnescare i trabocchetti.
Non è stato lasciato in secondo piano neppure il motore fisico, ormai diventata la nuova frontiera della tecnologia videoludica. In Dragonshard il motore fisico è stato sfruttato principalmente per poter gestire un sistema di distruzione degli edifici spettacolare e verosimile. Distruggendo le mura di una città avversaria, ad esempio, sarà sempre bene utilizzare unità in grado di colpire da lontano… altrimenti rischieremo di veder morire i nostri soldati schiacciati dal peso dei detriti del muro appena abbattuto. Per non parlare del fatto di vedersi rovinare la gioia di aver ucciso un drago dopo vedersi uccidere buona parte del proprio party schiacciata dal corpo del Drago stesso.

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Ed Del Castillo ci riprova. Questa volta abbandona il mondo della Terra di Mezzo e asseconda una delle sue più grandi passioni giovanili, quella del Gioco Di Ruolo. Dragonshard è infatti il primo strategico in tempo reale a potersi fregiare della licenza ufficiale di Dungeons & Dragons. I più scettici potrebbero già storcere in naso, ormai troppo spesso abbiamo visto spendere cifre enormi per appropriarsi di un marchio e quindi farlo fruttare con il minimo sforzo possibile.
Eppure Liquid Entertainment è ormai sinonimo di garanzia e qualità, a partire dal sottovalutato Battle Realms, il titolo d’esordio di questa software house fondata da uno dei creatori della serie Command & Conquer. La recente presentazione londinese ci ha fugato ogni ulteriore dubbio, Dragonshard promette e osa molto, cercando di definire nuovi standard nel genere del sempre più affollato e monotono mondo dei videogiochi strategici.