0

[EGN 2004] Facciamoci conquistare da Imperial Glory

Dai creatori di Praetorians e Commandos ci avventuriamo nell'Europa imperialista del XIX secolo.

ANTEPRIMA di Paolo Matrascia   —   06/09/2004

All’inizio del gioco gli imperi selezionabili sono 5: Inghilterra, Spagna, Francia, Prussia e impero Austrio-Ungarico. Il periodo storico è quello del XIX secolo.
La sezione gestionale di Imperial Glory evidenzia fin da subito la stretta somiglianza con i titoli Total War. Su una mappa strategica di grande eleganza grafica, viene rappresentata l’Europa del XIX secolo, su questa mappa saranno spostate, a turno, tutte le pedine in nostro possesso. Ogni pedina, ovviamente, rappresenta un nostro esercito o una nostra flotta. Ogni nazione e divisa in diverse provincie, in ogni provincia sarà possibile costruire determinate infrastrutture che, come nei canoni del genere, ci permetteranno di produrre nuovi tipi di unità militari o ci daranno i più disparati benefici economici e politici.
La gestione dei nostri regni non si ferma però qui. Proprio come succede in titoli come Civilization saremo chiamati a gestire un albero delle scoperte che, avanzando man mano nel corso del gioco, ci permetterà di sbloccare nuovi edifici o unità militari. Sempre in quest’ottica potremo anche decidere il tipo di governo instaurato nel nostro impero, a seconda dell’organizzazione scelta (democratica, assolutista e via dicendo) influenzeremo la nostra strategia di gioco rendendola più o meno orientata all’espansione dei confini o alla politica interna.
Anche devolvendo la risoluzione di tutti gli scontri al computer, è innegabile come Imperial Glory potrebbe rivelarsi un titolo già interessante. Tutte le più importanti opzioni tipiche del genere degli strategici a turni non sembrano quindi mancare assicurando un’esperienza di gioco profonda e completa.

Prima o poi ci capiterà sicuramente di doverci difendere da un attacco nemico o di sfidare direttamente sul campo di battaglia un nostro avversario. La sezione più prettamente strategica di questo titolo non offre particolari sorprese. Anche in questo caso avremo a che fare con veri e propri eserciti formati da migliaia di soldati, il controllo, ovviamente, sarà a livello di gruppo e non certo sulla singola unità. Prima di ogni scontro avremo la possibilità di schierare, entro certi limiti, le nostre truppe sul campo di battaglia. Questa fase di gioco riveste grandissima importanza, mai forse come nelle grandi battaglie del periodo questo aspetto tattico risulta deciso e fondamentale.
Ogni tipologia di unità viene caratterizzata da una serie di parametri numerici (come resistenza, potenza di attacco e gittata) che ne descrivono l’utilità e ne evidenziano il miglior utilizzo sul campo, il tutto con un grande rigore storico. Guadagnando esperienza le nostre truppe diventeranno sempre più efficaci e letali ed in grado di acquisire nuove capacità.
Tutti gli edifici sono distruttibili, inoltre è anche possibile prenderne possesso e entravi per poi avere una posizione di vantaggio grazie all’opportunità di fuoco al coperto.
Graficamente il titolo non teme confronti con nessuno, Pyro non si smentisce e lo stile appare subito pulito ed elegante al tempo stesso. Gli scenari sono immensi ma il dettaglio grafico non ne risente, anzi. Il motore grafico è snello e veloce senza dare mai il fianco a rallentamenti di sorta, almeno su hardware di ultima generazione. Il livello di Zoom è molto flessibile e ci consente sia di avere una visione globale su tutto il campo di battaglia che di entrare nei particolari di un cruento scontro a colpi di baionette tra due fazioni in lotta. La varietà degli scenari di gioco è assicurata, comprendendo le aeree dell’Europa Centrale passando per quella Orientale ed arrivando fino ai deserti dell’Africa del Nord. In tutto si parla di più di almeno un centinaio di province.
Oltre alle normali campagne terrestri sarà possibile prendere i panni dell’Ammiraglio Nelson e intraprendere delle inedite battaglie navali di grande spessore strategico. Anche in questo caso la grafica è di altissimo livello, sia l’effetto del moto ondoso che la struttura delle varie navi denunciano ennesimamente una grande cura per i dettagli ed un’invidiabile pulizia grafica. Sul piano del gameplay è interessante notare come, seppure esista una sostanziale differenza tra la parte RTS terrestre e quella navale, alla fin dei conti la filosofia di gioco ponga sempre l’accento sulla pianificazione e la corretta gestione delle proprie forze. Negli scontri navali questo concetto appare ancora più evidente e perfettamente riportato dallo spirito del gioco. I Galeoni, ad esempio, sono navi di grande stazza difficili da gestire e lente da manovrare, ogni mossa dovrà sempre essere intrapresa con grande prudenza e lungimiranza.
Siamo lontani quindi dai tentativi effettuati da altri titoli (come Patrician III o l’imminente Sid Meier’s Pirates!) di offrirci esperienze similari che però, a conti fatti, risultavano caratterizzate da una forte anima action e quindi poco realistiche.

Prime conclusioni

Imperial Glory, seppure ancora poco seguito dal grande pubblico, ci è parso un titolo molto promettente, laddove pecchi forse di originalità ed innovazione, il titolo è però in grado di offrirci una grande cura dei dettagli ed un gameplay molto solido. Merita di essere seguito, quantomeno da tutti quelli che hanno apprezzato titoli come "Medieval: Total War" o più in generale gli RTS a fondo storico.
L'uscita è prevista per i primi mesi del 2005.

Il video inedito

Durante la dimostrazione da parte del producer di Eidos abbiamo avuto l'opportunità di girare un filmato, non di grandissima qualità, ma pure sempre una novità dato che era da maggio scorso che non venivano rilasciate immagini in movimento del gioco.
Link al filmato in alta risoluzione

La giusta premessa

Immagini inedite nella galleria
Immagini inedite nella galleria

La Pyro, dopo il non troppo convincente - quantomeno sul piano commerciale - Praetorians ritorna sul campo degli Strategici in Tempo Reale con questo interessante Imperial Glory.
Questa volta però gli sviluppatori spagnoli hanno deciso di puntare su un impianto di gioco a più ampio respiro, sfidando a viso aperto i Creative Assembly e proponendoci un gioco che neppure troppo velatamente lancia il guanto di visto all’acclamata serie Total War di Activision.
Imperial Glory è quindi un gioco strategico, dove sia la fase di pianificazione e gestione dell’impero che quella di azione rivestono uguale importanza e danno luogo ad un gioco che per molti versi può essere considerato come un mix tra Civilization e Warcraft 3.
Abbiamo giocato ad una build piuttosto avanzata del gioco e siamo riusciti ad esplorare gran parte delle caratteristiche del titolo.