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Eternal Darkness: Sanity's Requiem

Dopo il survival horror di casa Capcom, ci provano i ragazzi di Silicon Knights con questo Eternal Darkness: Sanity's Requiem, che promette non poco, innovare un genere che negli ultimi tempi non ha certamente brillato per originalità e inventiva.

ANTEPRIMA di Matteo Santicchia   —   18/07/2002
Eternal Darkness: Sanity's Requiem
Eternal Darkness: Sanity's Requiem
Eternal Darkness: Sanity's Requiem
Eternal Darkness: Sanity's Requiem
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Eternal Darkness: Sanity's Requiem
Eternal Darkness: Sanity's Requiem
Eternal Darkness: Sanity's Requiem
Eternal Darkness: Sanity's Requiem
Eternal Darkness: Sanity's Requiem
Eternal Darkness: Sanity's Requiem

A spasso nel tempo armati di tutto punto

Senza nulla togliere a quel capolavoro annunciato che è Resident Evil, Eternal Darkness è il vero e proprio, nuovo survival horror, che pur nascendo come prodotto per N64, ha brillantemente superato, graficamente parlando, tutte quelle trappole insite in un gioco figlio di due sistemi. Rispetto al titolo Capcom, del quale ne condivide l’impostazione e la meccanica di base, Eternal Darkness sviluppa molto di più la componente trama, viaggiando attraverso 20 secoli, e di conseguenza impersonando di volta in volta, 12 personaggi diversi. Si parte nell’epoca attuale, passando per l’antica Roma, senza dimenticare gli anni bui del medioevo. Si è detto della trama: l’incipit è quantomai usurato e banale, ma nello stesso tempo funzionale all’inizio delle nostre peregrinazioni. Alexandra Roivas, la bionda degli screenshots, torna nella mansion di famiglia per indagare sulla morte del padre, ucciso e barbaramente decapitato, vista la proverbiale incapacità della polizia. A questo punto gli incroci pericolosi della trama che piano piano si sbloccheranno nel corso dei secoli, ci riveleranno il quadro di insieme. Più che sull'interazione tra personaggi e sull'azione, l'esperienza di gioco sarà rivolta alla scoperta di nuovi elementi che ci aiutino a ricostruire la storia. Eternal Darkness ci offrirà una storia appassionante, da vivere fino in fondo e questo probabilmente costituirà da solo uno stimolo sufficiente a proseguire indefinitivamente il nostro cammino. Graficamente parlando il gioco si attesta su livelli altissimi, con modelli poligonali dettagliatissimi e superbamente animati; molto belli anche i fondali, completamente poligonali. Molto interessanti sono i mezzi di offesa presenti nel gioco, principalmente di tre tipi, armi da fuoco, armi bianche e magie, incantesimi e evocazioni varie. Spade, pistole, fucili e compagnia bella sono presenti in un numero vastissimo, e ognuna con proprie caratteristiche che influenzano il modo di combattere del personaggio. Le magie assumono un ruolo molto importante nell’economia del titolo, visto che non solo ci servono per combattere, ma anche per risolvere enigmi e puzzles. Dovremo collezionare rune di diverso colore, rosse, verdi e blu, che combinate e usate su personaggi, nemici e oggetti, funzionano alla stregua delle magie viste nei titoli rpg per pc. Potremo incantare le nostre armi per aumentare il danno, trasformare oggetti e cose, curarci, creare barriere e incantesimi vari discorrendo. Come dire, quando Resident Evil incontra Diablo. Questo è quanto, i tempi di attesa ci impongono di aspettare fino a dopo l’estate, quando finalmente potremo realmente verificare se questo Eternal Darkness riuscirà nell’arduo compito di svecchiare un genere che negli ultimi tempi ha avuto ben poco di nuovo da dire.