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Evil Bank Manager, il provato

Evil Bank Manager ci mette nei panni di un malvagio banchiere con mire espansionistiche in tutto il mondo.

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   12/11/2018

Descrivere Evil Bank Manager è abbastanza complicato, perché la versione Accesso Anticipato è in uno stato che possiamo eufemisticamente definire pietoso, visto che niente funziona o sembra funzionare come dovrebbe. Andiamo con ordine: nei panni di un banchiere del sedicesimo secolo abbiamo duecento turni per fondare la prima Federal Reserve e dominare il mercato finanziario euro asiatico. All'inizio del gioco bisogna scegliere quale nazione utilizzare, ognuna dotata di bonus e malus specifici.

Una mappa da gestionale vero, ma è solo apparenza
Una mappa da gestionale vero, ma è solo apparenza

Qui già sorge un primo problema di coerenza, perché di qualsiasi nazionalità sia la nostra banca ci si ritrova di fronte alla stessa interfaccia utente spalmata sulla stessa cittadella europea tardo medievale. Poco male se si scelgono nazioni quali Inghilterra o Francia, ma con Giappone e Corea? Avevano anche loro le cattedrali gotiche? Decidiamo di andare avanti senza dare troppo peso alla cosa, anche perché ci troviamo pur sempre di fronte a un gioco in Accesso Anticipato. Quindi muoviamo i nostri primi passi seguendo un tutorial testuale che... non spiega nulla. Allo stato attuale il tutorial è formato da una serie di stringatissimi messaggi che dicono cosa fare, illuminando le apposite icone, ma non spiegano niente di ciò che si sta facendo e del perché vada fatto. Oltretutto è molto breve e dopo averlo concluso ci si ritrova spaesati come e più di prima, perché alla difficoltà di capire cosa fare si aggiunge il dubbio di aver perso qualche spiegazione.

Per verificare, dopo pochi turni abbiamo riavviato il gioco e siamo ripartiti da zero scoprendo la triste verità: per adesso il tutorial è completamente inutile. Allo stato attuale l'unico modo per capire come giocare a Evil Bank Manager è armarsi di pazienza e studiare gli effetti delle nostre mosse, seguendo le richieste che ci vengono fatte. Purtroppo i problemi del gioco non si limitano al tutorial.

Gestire una banca

Dopo circa un centinaio di turni della prima partita, Evil Bank Manager è andato in crash. Poco male, visto che avevamo salvato un paio di turni prima. Abbiamo così riavviato il gioco, abbiamo premuto il tasto per caricare la partita e... salvataggio corrotto. Dopo un festival di imprecazioni, abbiamo diligentemente ricominciato da zero, decisi a combattere contro i bug e tutte le altre avversità del gameplay per arrivare alla fine dei turni prescritti e scoprire se il titolo di Hamsters Gaming valga qualcosa o meno come gestionale. Purtroppo no, anche per via di una serie infinita di bug che spesso pregiudicano la comprensione di ciò che sta accadendo, ma non corriamo troppo. Come già detto, in Evil Bank Manager bisogna cercare di diventare la prima banca mondiale del sedicesimo secolo. Per farlo bisogna assumere personale specializzato in investimenti, finanza, spionaggio e abilità militari. Insomma, bisogna saper gestire i soldi, ma anche poter anticipare le mosse degli avversari e difendere i nostri possedimenti.

Questa sarà la vostra base, siate voi inglesi, francesi o finanche giapponesi.
Questa sarà la vostra base, siate voi inglesi, francesi o finanche giapponesi.

Le possibilità di investimento sono molteplici (agricoltura, industria, estrazione materie prime e così via) e variano a seconda dei territori dove si aprono filiali e dei rapporti con i poteri locali. Volendo è possibile investire anche in guerre, nel senso di finanziare le nazioni in lotta tra loro sperando di individuare il cavallo vincente. La sostanza del gioco è tutta qui: si investono soldi per farne altri così da espandersi assumendo più personale, acquistando nuove armi per l'esercito e corrompendo sempre più il potere politico. Più filiali si possiedono e più la gestione diventa intricata, com'è giusto che sia. Peccato che manchino molte di quelle che sono le attività principali di una banca e che tanti buoni propositi siano vanificati da una realizzazione complessiva che per ora rende il gioco un vero e proprio strazio.

Abbiamo una banca!

Dei bug principali abbiamo già parlato, ma sfortunatamente ce ne sono molti altri da riportare. Uno dei più fastidiosi riguarda la traduzione in italiano, davvero pessima. Consiglio per gli sviluppatori: usare Google Translate (supponiamo noi) non è mai una buona idea. Poco male, basterà giocare in inglese, abbiamo pensato. Macché... è terribile anche la traduzione in inglese, il che è tutto dire.

Le schermate di riepilogo mancano di molte informazioni utili
Le schermate di riepilogo mancano di molte informazioni utili

Un altro grande problema riguarda invece i sistemi di gioco veri e propri, in particolare capire come riuscire a vincere. Abbiamo giocato tre volte, con tre nazioni differenti e non siamo mai riusciti a farcela. Probabilmente siamo noi a non aver capito qualcosa di fondamentale, ma sinceramente non sapremmo dirvi cosa, visto che le schermate riepilogative di Evil Bank Manager, fondamentali per ogni gestionale che si rispetti, mancano di moltissime informazioni essenziali e spesso sono anche difettose, come quelle militari che continuano a mostrare eventi trascorsi sovrapponendoli ai nuovi. In generale è l'intero gioco a mancare di cura, tra finestre e messaggi che si ammassano su altre coprendo informazioni essenziali (accade fin dal tutorial, figurarsi), una CPU efficientissima che riesce ad accumulare fortune a una velocità sospetta e praticamente nessuna cura per lo scenario, con il sedicesimo secolo che traspare in modo superficiale, a fronte di errori macroscopici come il confronto tra banche orientali e occidentali nel 1600 (il sistema bancario giapponese ebbe una strutturazione nella seconda metà del 1800) o lo stesso obiettivo principale, cioè quello di fondare una federal reserve che è, se ci passate il termine, un'assurdità vera e propria. Insomma, l'impressione è che gli sviluppatori abbiano improvvisato moltissimo da questo punto di vista, creando una minestra insipida fatta di conoscenze storiche vaghe e non documentate. Del resto la gestione delle banche stessa è trattata con la medesima superficialità e giocando ci si chiede se davvero chi ha sviluppato Evil Bank Manager sappia come ne funzioni una. Magari ci sono entrati dentro un paio di volte, questo sì, ma al bancomat ci andiamo anche noi ogni tanto.

Un tutorial decente sarebbe stato gradito per capire le meccaniche più complesse.
Un tutorial decente sarebbe stato gradito per capire le meccaniche più complesse.

Insomma, ci troviamo di fronte a un prodotto difettoso che crediamo impossibile da sistemare nei tre mesi che dovrebbe passare in Accesso Anticipato, a meno di magie. Attualmente il suo unico pregio è il prezzo, davvero accessibile, ma è un po' poco e, se vi piace il genere, si trova decisamente di meglio tra i titoli del passato.

Per adesso è meglio lasciare perdere Evil Bank Manager, visto che è un prodotto difettoso sin dal tutorial e con pochissimi punti a suo favore. C'è sempre la possibilità che quando uscirà dall'Accesso Anticipato sia un gioco migliore, ma la vediamo davvero dura vista la mole di lavoro che c'è da fare e il poco tempo che si sono dati gli sviluppatori per farlo.

CERTEZZE

  • Costa poco

DUBBI

  • Sistema di gioco oscuro
  • Per ora il tutorial è una presa in giro
  • Tanti bug... ma tanti... tanti... troppi
  • Nessuna cura per lo scenario storico, usato solo come pretesto