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Final Fantasy Tactics Advance

Square fa il suo esordio sul portatile di Nintendo con uno dei titoli più attesi

ANTEPRIMA di La Redazione   —   20/12/2002

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E' quasi Magia, Squaresoft...

Iniziamo subito col dire che il prodotto handheld si basa sul disegno originale per PlayStation, il cui unico neo risiedette, all'epoca, in una traduzione per il mercato a stelle e strisce a dir poco discutibile. Lo scenario che farà da sfondo sarà il medesimo e vincente mix fra prerogative futuribili e classico respiro sword‘n'sorcery, come il regno di Ivalice, tanto caro all'utenza Sony. Benché l'ossatura portante sarà quella goduta su supporto ottico, la storia di questa nuova puntata portatile sarà, fortuna volle, assolutamente inedita (almeno così parlò Famitsu): prenderemo il comando delle nostre piccole unità, composte di characters appartenenti a diversi tipologie di classe e lavoro, conditi tutti dei loro tratti distintivi & customizzabili, i loro peculiari equipaggiamenti, le loro abilità speciali e le limitazioni del caso, su di un canonico sostrato fatto di più livelli superabili collezionando punti... Characters, ovviamente, appartenenti tutti al tanto caro mondo di Final Fantasy (vi dicono nulla Ifrit, Shiva e Ramuh? Beh, ci saranno anche loro...) del quale abbiamo finora potuto riconoscere 5 razze: umani, senza particolari pregi o handicap, Viera, con pelle nera ed ali di pipistrello al posto di orecchie, Nu Mou, tecnici o commercianti che sembrano usciti direttamente da Legend of Mana, Bangaa, adepti del vecchio ordine di cinture nere e Morgle, diciamo una sorta di Moogle in versione evil. Marche Radiju sarà invece il figaccione di turno.

E' forse prematuro sbandierare certezze, ma stando a quanto riporta Famitsu, senza scendere troppo nel particolare, il Battle System è stato in qualche modo implementato e noi non possiamo che prenderne superbamente atto. Ad onor del vero mappa e battlefield sembrano molto simili, per non dire identici, alla controparte PlayStation mentre lo stesso certo non può dirsi degli artwork che paiono aver pochissimi punti di contatto col diretto prequel. La festa tecnico-stilistica è comunque, ed inequivocabilmente, la solita panacea per i fan della softco nipponica.

Dammi la Tua Mano, GBA...

Chiudo per ora, ma calando due assi. Il primo è Yasumi Matsuno che mai mi sarei aspettato di veder capitanare una produzione per GBA e che, se non ho la memoria corta, diresse anche i lavori dell'originale Tactics. Il secondo è quello del miglior compositore in Squaresoft, ovvero Nobuo Uematsu, e sono proprio curioso di "sentire" come rapporterà il proprio talento alle microcasse di GBA. Insomma, la produzione è grossa, gente... Siamo lontani dal mero porting da due rupie, sintomo palpabile di una Squaresoft già fortemente legata a doppio filo col portatile Nintendo: la finestra sul mercato handheld potrà seriamente colmare quei buchetti di troppo creatisi a livello economico. Beninteso che anche GBA abbia il suo buon tornaconto... Come dire... E vissero tutti più ricchi e contenti!

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Lo Chef consiglia:

Apprestate su fiamma una casseruola in coccio. Fate fondere al suo interno due noci di burro, addizionando due stecche di vaniglia ed una mezza manciata di zucchero di canna. Togliete la vaniglia allorquando inizierà ad abbrunarsi, andando ad aggiungere in coccio la celebre saga-strategy di Ogre Battle ed i loro storici sviluppatori. Verificate frattanto che nel tegame adiacente il marchio Final Fantasy ed il logo Squaresoft siano giunti ad ebollizione, quindi estraeteli ed irrorateli di caramello. Adesso non vi resta che rovesciare ambo le cotture nel Bravo Simac di vostra zia, frullare a velocità moderata per circa cinque minuti e far riposare il composto in frigo per almeno un'ora. Avrete ottenuto un soffice Final Fantasy Tactics da servire a temperatura ambiente su GBA, allorché possibile, con mezzo calice di Passito di Pantelleria... Ah, dimenticavo, visto che siamo in tema: al Jump Festa previsto per il 22 Dicembre in quel di Tokyo, anche lo spin-offato Chocobo Land raggiungerà le nostre tavole... Tornando a noi, come si può facilmente dedurre (dite pure grazie allo chef), FFTA non costituisce affatto l'ennesimo capitolo dell'insigne serie di Jrpg quanto, piuttosto, una sorta di Ogre Battle ospitato su background Squaresoft. E da queste parti con Ogre Battle non si condivide solo gameplay ed impostazione generale ma anche il medesimo gruppo di sviluppatori (Quest) tornati sotto l'ala protettrice di Squaresoft dopo una piacevolissima parentesi a 64 bit (Ogre Battle 64: Person of Lordly Caliber).