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Google Stadia, tra esclusive, prezzi e concorrenza

Google ha dedicato a Stadia uno streaming pre-E3 per svelaci la data di lancio, qualche prezzo e un paio di esclusive

ANTEPRIMA di Mattia Armani   —   07/06/2019

Di Google Stadia e delle potenzialità del gioco in streaming spinto all'ennesima potenza abbiamo parlato in abbondanza, galleggiando sulle dolci promesse di giochi spettacolari fruibili su qualsiasi dispositivo, interazioni sempre più profonde tra giocatori, possibilità di acquisire un qualsiasi gioco con un click ed esperienze online fino ad ora impensabili. Tutto reso un po' più concreto dalle profonde tasche e dalle potenti infrastrutture di un gigante del web che si avvale di potenti server in ogni angolo del globo. Non è un caso che Google abbia bruciato le tappe, arrivando in poco tempo a promettere il 4K a 60fps con tanto di HDR, anche se deve ancora convincerci della bontà della sua offerta, di fronte a un mercato che presto sarà invaso da altri colossi. Ed ecco dove il perché di questo primo Stadia Connect, il formato scelto da google per rivelarci le informazioni salienti sulla sua piattaforma. E qualche nuova informazione l'abbiamo finalmente ottenuta tra la data di lancio, prezzi e qualche titolo.

Google Stadia

Date, prezzi e bundle

La prima informazione utile è la data di lancio di Google Stadia, fissata per il novembre di quest'anno. La seconda è che l'abbonamento base non costerà nulla, ma non sarà disponibile prima del 2020. E questo significa che per avere accesso da subito dovremo pagare l'abbonamento Stadia Pro, il cui prezzo sarà di 9.99 euro al mese, oltre ovviamente a dover possedere un dispositivo compatibile con il servizio, in mancanza del quale sarà necessario pagare anche per il Chromecast e per il controller Google. Ed è per soddisfare queste necessità che Google ha creato una Founder's Edition, un pacchetto, già disponibile in preordine, che includerà un pad esclusvo di colore blu notte, un Chromecast Ultra capace di arrivare al 4K, Destiny 2 con tutte le espansioni inclusa Shadowkeep, la scelta del nome senza numero casuale accodato in stile Blizzard e, cosa più importante, tre mesi di abbonamento Pro con modalità Buddy Pass, un extra che consente di condividere il servizio e i suoi bonus con un amico. Il tutto per 129 euro che possono suonare molti considerando che parliamo di un servizio in streaming che punta al risparmio, ma non sono così esagerati tenendo presente che equivalgono al costo del solo hardware.

Chromecast Ultra E Controller Stadia

Il pad infatti, acquistabile singolarmente e già in preordinabile come la Founder's Edition, costa 69 euro e potrebbe essere questo a suscitare qualche lamentela, anche se parliamo di un dispositivo piuttosto elegante e a prima vista di una discreta qualità, arricchito con qualche extra legato a Stadia come il tasto di cattura e quello per evocare l'assistente di Google. Inoltre dobbiamo considerare che il pacchetto include, almeno per tre mesi, i vantaggi dell'abbonamento Pro che comprende diversi bonus rispetto a quello base. I 9.99 euro al mese garantiscono infatti accesso ai giochi in risoluzione 4K a 60 fps, audio surround 5.1, giochi gratuiti a cadenza regolare e sconti sui giochi dello store. Certo, per usufruire dell'Ultra HD sarà necessaria una connessione da 30Mbps, e Google ne consiglia 35 per avere il massimo, ma le differenze sono rilevanti rispetto all'account gratuito che si ferma a 1080p a 60fps, si accontenta dell'audio stereo ed è privo di giochi gratis o sconti. In questo caso, però, è sufficiente una connessione da 20Mbps, mentre per giocare in 720p a 60fps bastano 10Mbps che sono senza dubbio alla portata della stragrande maggioranza delle connessioni.

Baldurs Gate 3 7

Tra esclusive e multipiattaforma

Google ha scelto di puntare su uno streaming online in anticipo, puntando sulla figura di Phil Harrison, ex pilastro di PlayStation, e sottraendosi allo scontro diretto con Microsoft che nella conferenza dell'E3 dovrebbe presentare anche Project xCloud, uno dei concorrenti più temuti di Google Stadia e non per questioni tecniche, benché la compagnia possa contare su servizi avanzati e sui potenti server Azure che secondo alcune voci garantirebbero un vantaggio. Ma di questo è presto per parlare di fronte a dati, come i 10.7 TFLOP di potenza che Stadia concederebbe alla singola istanza, che hanno poco senso parlando di una tecnologia che permette di variare i parametri in qualsiasi momento. Certo, siamo curiosi di scoprire cosa promette Microsoft con il suo servizio, ma la pericolosità della compagnia di Redmond deriva dal suo legame con il mondo dei videogiochi, dalle esclusive per Windows e Xbox, dall'elevata esperienza con le infrastrutture del gaming e dai suoi legami con Nintendo e Sony, non a caso sempre più stretti e sempre più concreti. In caso di alleanze, Google si troverebbe a fronteggiare la trinità del videogioco e un avversario del genere potrebbe essere difficile da affrontare. Ma parliamo comunque di un gigante in un mondo pieno di publisher pronti a stringere accordi vantaggiosi, come dimostrato da Epic con le sue esclusive PC sul Game Store.

Gylt

Ed è proprio sui multipiattaforma che si è incentrata la presentazione di Stadia Connect anche se non è mancato un pizzico di pepe. La carrellata dedicata ai giochi è infatti partita con l'attesissimo Baldur's Gate III, in uscita solo su PC e Stadia, sorprendendoci, dopo il trailer di Ghost Recon Breakpoint, con GYLT, la nuova fatica dei ragazzi di Rime che si sono lanciati in esclusiva sulla piattaforma Google con un interessante survival stealth dai toni cartoon. E non è mancata una seconda sorpresa, sempre in esclusiva, targata Moonshine Studios, un team che si è cimentato con un caotico e coloratissimo party game dedicato alle fatiche dei traslochi. Il resto è stato tutto un susseguirsi di multipiattaforma ben noti, una carrellata per rassicurare il pubblico con titoli di spicco di big come Bethesda, EA e Ubisoft a confermare il supporto dei publisher. Non si è parlato, però, di esclusive interne e nemmeno delle partnership con Sony, Microsoft e Apple e via dicendo, necessarie per garantire a Stadia il supporto su PS4, Xbox e iOS. Sia chiaro, gli accordi dovrebbero essere in divenire e sul sito si parla anche di dispositivi iOS 11 assieme a quelli Android 6.0, ma i dettagli sono scarsi mentre i lavori sembrano ancora in alto mare, cosa suggerita anche da una presentazione che non ci ha mostrato nulla dell'interfaccia e non ci ha detto niente di nuovo dal punto di vista dell'esperienza che ci aspetta. Tutti fattori importanti, come la qualità e la quantità dei giochi che saranno compresi nell'abbonamento, oltre alle esclusive dei team al soldo di Jade Raymond, grande assente di questa piccola conferenza che ha lasciato parecchi dubbi, pur regalandoci una data di lancio e la buona notizia della presenza dell'Italia tra i 14 paesi in cui Stadia sarà accessibile al lancio.