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GRID Legends, abbiamo provato la modalità storia “Driven to Glory”

Abbiamo provato la modalità storia di GRID Legends "Driven to Glory", scendendo in pista per sperimentare il gameplay e la trama del gioco di Codemasters.

ANTEPRIMA di Peter Vogric   —   24/01/2022

Codemasters è stata messa a sfornare videogiochi di guida per il loro nuovo proprietario come se non ci fosse un domani. Da qualche mese lo studio di sviluppo è infatti sotto l'ala protettiva di Electronic Arts e nel recente periodo ha rilasciato sul mercato diversi titoli degni di nota. Dalle competizioni rally in Dirt 5 alle monoposto di F1 2021 per poi arrivare alla nuova creatura chiamata GRID Legends. GRID non è certo un marchio appena nato e con questa nuovo capitolo Codemasters vuole focalizzarsi su un unico obiettivo: ricreare il mondo delle corse nella maniera più spettacolare possibile.

A poche settimane dal lancio su PC e le console di nuova e vecchia generazione, gli sviluppatori ci hanno dato modo di provare in anticipo i primi capitoli della modalità "Driven to Glory". Ispirati da una parte dalla serie Netflix "Drive to Survive" e dall'altra dalla loro stessa creazione "Braking Point" di F1 2021, Codemasters vuole ricreare una storia all'interno di GRID Legends per farci immergere nel loro immaginario mondo delle corse. Saranno riusciti nel loro intento di portarci una storia avvincente, arricchita da gare mozzafiato? Scopritelo nel nostro provato di GRID Legends.

La storia in “Driven to Glory”

Inizio modalità storia in GRID Legends
Inizio modalità storia in GRID Legends

Nella versione da noi provata negli scorsi giorni potevamo accedere esclusivamente alla sezione "Driven to Glory" del gioco. Questa modalità storia è strutturata in diversi capitoli, suddivisi da dei brevi filmati. Dopo essere scesi in pista nella gara iniziale, che funge da tutorial per i comandi base, verremo catapultati 16 mesi prima di tale evento dove inizia la nostra storia da pilota GRID. Il responsabile della scuderia fittizia Seneca Racing è in crisi, perché non riesce a trovare una coppia di piloti vincente per il campionato GRID World Series. Nelle corse cittadine organizzate nelle location come Londra, Parigi e Mosca, il nostro alter ego con le sue abilità alla guida riuscirà a stupire la scuderia e garantirsi l'accesso a un primo test in pista pianificato da Seneca Racing. Da qui in poi inizia la nostra carriera da pilota GRID con nuove rivalità, la convivenza nei box con il nostro compagno di squadra, le difficoltà dovute alla pressione degli avversari e numerosi altri eventi tipici di un qualsiasi campionato di corse.

I filmati realizzati da Codemasters hanno come protagonisti degli attori reali, come il famoso Ncuti Gatwa di Sex Education, immersi in degli scenari piuttosto realistici con l'utilizzo della tecnologia usata anche per realizzare la serie TV The Mandalorian. L'atmosfera nei filmati però non ci ha convinto appieno, almeno in questi primi capitoli della modalità "Driven to Glory". Purtroppo le scene d'intermezzo faticano a trasmettere le emozioni tipiche dell'ambiente delle corse. Nei filmati si percepisce abbastanza la recita messa in atto e purtroppo il tutto sa tanto di già visto. Manca infatti un po' di originalità e forse un incipit più forte per non rivedere il classico percorso del pilota sconosciuto che diventa la leggenda del racing. Il resto della storia però rimane comunque da scoprire. Sarebbe un vero peccato aver investito così tanto per gli attori e una tecnologia veramente ottima per la realizzazione dei filmati e non aver dato altrettanta importanza a un scrittura migliore della sceneggiatura.

Pad alla mano, si scende in pista

Gara nel circuito cittadino di Londra
Gara nel circuito cittadino di Londra

GRID Legends non punta certamente alla simulazione quando si parla di gameplay. Il gioco Codemasters è di fatto un arcade che differenzia il modello di guida in base alla tipologia di vettura che andiamo a utilizzare. La maggior parte del tempo avrete il vostro dito premuto sull'acceleratore, per rilasciarlo esclusivamente in prossimità delle curve dove si può fare la vera differenza in gara. La fase di frenata e la percorrenza della curva sono fondamentali per poter ottenere un vantaggio nei confronti degli avversari. Bisognerà staccare all'ultimo per poi gestire bene l'ingresso curva con la vettura che tenderà a perdere il controllo, spesso anche derapando. Questa fase di percorrenza in curva è sicuramente la più tecnica e bisognerà imparare a gestirla bene con lo sterzo per massimizzare le prestazioni. La difficoltà sta proprio nel fatto che saremo incaricati a guidare diverse tipologie di auto, ognuna con una diversa risposta in curva. Quindi a ogni nuova vettura dovremo abituarci al suo assetto e la sua manovrabilità. Questo elemento rende il gameplay più vario e meno monotono, anche se complessivamente il modello di guida rimane molto semplice e soprattutto accessibile a chiunque.

L'altro aspetto del gameplay provato in questa anteprima sono le tipologie di gara disponibili. Nella modalità "Driven to Glory" non ci saranno infatti solamente le classiche gare nelle quali bisogna arrivare primi per completare l'evento, ma anche diverse tipologie di corse più originali. Ad esempio c'è la gara a eliminazione, dove ogni venti secondi l'ultimo pilota in pista viene eliminato dalla competizione. Oppure abbiamo dovuto battere il tempo del nostro compagno di scuderia all'interno del circuito di test sul giro secco. Insomma, Codemasters ha voluto rendere il gameplay più vario anche da questo punto di vista, sebbene non abbiamo potuto sperimentare corse particolarmente originali e innovative.

Piccola menzione va fatta anche all'intelligenza artificiale degli avversari. Gli sviluppatori hanno sottolineato come questo elemento di gioco sia ancora in fase di sviluppo e che potrebbe subire notevoli cambiamenti entro il giorno del lancio. Codemasters ha dimostrato più volte di saper gestire bene il comportamento dei piloti avversari. Speriamo solamente che possa fare lo stesso anche in questo gioco più arcade, almeno nei livelli di difficoltà più elevati per i giocatori alla ricerca di un grado di sfida maggiore.

Uno sguardo alla realizzazione tecnica

Notte innevata a Mosca su GRID Legends
Notte innevata a Mosca su GRID Legends

I primi sei capitoli della modalità storia ci hanno portato a visitare alcune delle location europee più suggestive. La varietà degli ambienti sembra essere un punto di forza, almeno in questa prima parte di "Driven to Glory". Spesso correremo anche in condizioni meteorologiche particolari o in svariati orari della giornata. I grigi e piovosi pomeriggi londinesi, le fredde e innevate notti a Mosca o i tramonti soleggiati a Parigi sono solamente alcuni dei scenari visti nella nostra prova. Ognuno di questi è stato realizzato con una buona cura al dettaglio, sia per quanto riguarda la pista che alla città che fa da cornice alla competizione. La pioggia è sempre stata ben riprodotta nei titoli Codemasters e questo GRID Legends non fa eccezione. Anche il sonoro e il rumore dei motori non delude, ma ci saremmo aspettati una maggiore profondità che forse verrà introdotta poi nella versione finale del titolo. Ormai è quasi scontata la presenza anche del ray tracing che migliora il livello tecnico del gioco. I riflessi sulle carrozzerie metallizzate o sui finestrini delle auto sono veramente piacevoli allo sguardo, così come i piccoli riflessi sull'asfalto bagnato.

La prova con GRID Legeds ci ha lasciato un'impressione tutto sommato positiva. Avendo potuto vedere solamente un piccolo pezzettino di quest'opera firmata Codemasters, in questo momento non possiamo sbilanciarci troppo. Fortunatamente non manca molto all'uscita del videogioco sulle piattaforme Playstation, Xbox e PC fissata per il 25 febbraio. Quello che possiamo dire è che abbiamo trovato un gameplay vario con diverse tipologie di gare, unite a un modello di guida semplice ma soddisfacente che cambia da vettura a vettura. L'incipit e i primi capitoli della modalità "Driven to Glory" non ci hanno convito a pieno per la mancanza di originalità, ma confidiamo che la trama possa svilupparsi meglio nei capitoli successivi. Non ci resta che attendere la versione finale del titolo per poterlo giudicare nella sua forma definitiva con la presenza di altre modalità di gioco e la componente multigiocatore.

CERTEZZE

  • Modello di guida semplice ma soddisfacente
  • Varietà nella guida e tipologia corse
  • Buon comparto tecnico

DUBBI

  • La trama di "Driven to Glory" non è poi così originale
  • Da verificare la varietà e la longevità dei contenuti presenti
  • C'è comunque il rischio che diventi presto ripetitivo