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Guardians of the Galaxy: 5 cose da sapere prima di giocare

Guardians of the Galaxy di Eidos Montréal sarà il primo gioco AAA incentrato sulla disfunzionale famiglia cosmica della Marvel: chi sono i Guardiani della Galassia?

SPECIALE di Christian Colli   —   23/10/2021

Si possono dire tante cose, positive e negative, della colossale operazione cinematografica imbastita da Disney e Marvel Studios negli ultimi dieci anni, ma è certamente curioso che questa accoppiata sia riuscita a trasformare in un business multimiliardario franchise e personaggi che fino a poco tempo prima non si filava nessuno. Perché, parliamoci chiaro, i fan dei Guardiani della Galassia fino al 2014 erano letteralmente quattro gatti: il film diretto da James Gunn ha ridefinito questi antieroi, dando loro una visibilità e un rilievo mediatico che ha influenzato praticamente ogni medium, compresi, naturalmente, i videogiochi.

I Guardiani saranno i protagonisti di un gioco tutto loro, sviluppato da Eidos Montréal per conto di Square Enix, lo stesso publisher del controverso Marvel's Avengers. Nei prossimi giorni la nostra recensione si esprimerà su questa nuova avventura single player in terza persona, ma se conoscete poco questi personaggi e volete saperne di più a tutto tondo, abbiamo preparato 5 cose da sapere sui Guardiani della Galassia che vanno dai fumetti, ai film, ai videogiochi.

La formazione

Marvel's Guardians of the Galaxy, la squadra al completo
Marvel's Guardians of the Galaxy, la squadra al completo

Marvel's Guardians of the Galaxy di Square Enix non si ispira a nessuna storia in particolare, ma molti avranno riconosciuto i cinque protagonisti per il semplice fatto che Star-Lord, Gamora, Drax, Rocket e Groot sono i Guardiani resi celebri dai film Marvel Studios. Forse non tutti sanno, però, che questa è soltanto una delle tantissime formazioni passate per lo stesso, altisonante nome. I Guardiani della Galassia, infatti, fanno il loro esordio nel #18 della collana Marvel Super-Heroes che risale addirittura al 1969: sono Vance Astro, Martinex T'Naga, Captain Charlie-27 e Yondu Udonta. Quest'ultimo ispirerà poi il personaggio interpretato da Michael Rooker al cinema. Gli altri sono nomi che non diranno praticamente nulla a nessuno, e infatti appartengono a quel "lato cosmico" della Marvel fatto di personaggi insoliti e surreali. Dopo quell'albo del '69, bisognerà aspettare il 1974 e lo scrittore Steve Gerber, che recupererà il team per alcuni racconti nelle collane Marvel Two-In-One e Defenders.

La corsa editoriale dei Guardiani prosegue per anni a singhiozzi, mentre gli autori cambiavano costantemente la formazione. Nonostante questo, la prima iterazione della squadra oggi considerata "mainstream" appare per la prima volta solo nel 2008, in seguito agli eventi raccontati nei fantastici cicli di storie Annihilation e Annihilation: Conquest. È il team che ispirerà i film, ma i personaggi sono molto diversi da quelli visti al cinema, sia nelle storyline, molto più articolate, sia nell'aspetto: Star-Lord, per esempio, ha un occhio cibernetico.

I toni delle loro avventure sono anche più seri e drammatici e infatti bisognerà attendere il 2012 e il prolifico scrittore Brian Michael Bendis - che aveva rilanciato Spider-Man nella linea editoriale Ultimate e creato il personaggio di Miles Morales - per la deviazione verso la commedia fantascientifica.

Il successo dei film avrebbe poi indotto Marvel ad allineare la collana a fumetti con le produzioni cinematografiche attraverso infiniti ret-con, pur continuando a modificare parzialmente la formazione con annessioni temporanee che contavano, tra gli altri, Iron Man, Agent Venom, Kitty Pryde degli X-Men e la Cosa dei Fantastici Quattro. Un'iterazione dei Guardiani della Galassia appare anche come cammeo nel film Guardiani della Galassia Vol. 2: sono i Ravagers di Sylvester Stallone, che interpreta il loro leader Starhawk. Oggi la maggior parte dei fan identifica i Guardiani negli attori che hanno prestato i loro volti al cinema e che, in un certo senso, hanno spiccato il volo professionalmente proprio grazie al successo straordinario dei film: Chris Pratt, Zoe Saldana e Dave Bautista (Bradley Cooper e Vin Diesel danno soltanto voce rispettivamente a Rocket e Groot).

Il gioco è pieno di easter egg

Marvel's Guardians of the Galaxy, un combattimento nei panni di Star-Lord
Marvel's Guardians of the Galaxy, un combattimento nei panni di Star-Lord

Il videogioco di Eidos Montréal ricalca la formazione cinematografica anche nel look, seppur con qualche piccola divergenza e nel trailer abbiamo visto alcuni comprimari come Mantis, segno che le strizzatine d'occhio non si limitano a quello.

Possiamo infatti aspettarci che il titolo, nonostante si regga sulle sue gambe, sia pieno zeppo di omaggi, riferimenti e citazioni a film e fumetti, proprio come accaduto con Marvel's Avengers che, al di là di ogni criticismo, il fanservice lo faceva molto bene. Solo il trailer è infarcito di chicche che i veri fan dei Guardiani avranno probabilmente colto. Per esempio, nella scena con Mantis che lo chiama "Sun-Lord" di easter egg ce ne sono effettivamente due: uno si riferisce alla gag ricorrente nei film, in cui nessuno riconosce mai Peter, mentre l'altro riguarda le sue origini prima che Brian Michael Bendis le riscrivesse. Peter, infatti, ottiene il titolo di Star-Lord e la sua pistola elementale da un'entità chiamata Master of the Sun nel #4 di Marvel Preview, datato 1976.

Marvel's Guardians of the Galaxy, Cosmo il cane telepate
Marvel's Guardians of the Galaxy, Cosmo il cane telepate

Qualche altro esempio? Nei trailer c'è anche Cosmo, il cane visto di striscio nei film, prigioniero nel museo del Collezionista. Cosmo era stato inviato nello spazio dal programma sovietico e, dopo essere stato bombardato dai raggi cosmici e aver acquisito poteri telepatici, era arrivato a Ovunque, diventando in poco tempo responsabile della sicurezza. In seguito, è entrato temporaneamente nei Guardiani della Galassia pure lui: il suo ruolo nel videogioco, però, è ancora ignoto. Nel trailer vediamo anche i Nova Corps, molto più simili ai poliziotti spaziali dei film che ai super-esseri dei fumetti, e la caratteristica pistola elementale di Peter Quill, che però nei film non c'è. Un altro gustoso easter egg? I Fratelli di Sangue, i grossi energumeni alieni che attaccano Star-Lord in una scena del trailer, nei fumetti compaiono per la prima volta nel numero 55 di Iron Man del 1973. Sapete chi altri compare in quello stesso albo firmato da Jim Sterlin? Drax e nientepopodimeno che Thanos. Se solo i trailer di Guardians of the Galaxy sono così infarciti di citazioni, figuriamoci il gioco completo.

I Guardiani cinematografici

Marvel's Guardians of the Galaxy, i Nova Corps
Marvel's Guardians of the Galaxy, i Nova Corps

Come abbiamo detto, i film sono stati sicuramente la principale fonte d'ispirazione del gioco targato Square Enix. A livello caratteriale i personaggi sono molto simili, per non dire identici, e anche i conflitti interni di questa strampalata famiglia allargata restano bene o male gli stessi. Bisogna capire quanto il gioco calchi la mano sui sentimenti, dato che comunque i due film di James Gunn riuscivano anche a commuovere. Usciti al cinema nel 2014 e nel 2017, Guardiani della Galassia e Guardiani della Galassia Vol. 2 sono stati uno straordinario successo di pubblico e di critica.

Prima del 2014, James Gunn aveva diretto appena due film: Slither e Super, ma aveva scritto parecchio materiale per la TV e per il cinema, compreso L'alba dei morti viventi di Zack Snyder. Il produttore Kevin Feige e il regista Joss Whedon, che aveva diretto il primo Avengers, avevano scelto Gunn per un esperimento come Guardiani della Galassia proprio perché aveva le idee folli giuste: in fondo si parlava di film in cui un cyber-procione e un albero parlante salvavano l'universo

Marvel's Guardians of the Galaxy, una scena del gioco
Marvel's Guardians of the Galaxy, una scena del gioco

Pur essendo una space comedy avventurosa - molti lo hanno definito lo Star Wars dei Marvel Studios - Guardiani della Galassia affrontava tematiche forse banali, ma sempre attuali: la famiglia ce la scegliamo noi, chiunque può essere un eroe e così via. Sui sentimenti calca la mano anche il secondo film, quando Gunn introduce il personaggio di Ego, un celestiale interpretato da Kurt Russel che si scoprirà essere il padre di Star-Lord (nei fumetti, però, la storia è molto diversa). Il cast eterogeneo e il fascino di un team un po' schizzato, ma fondamentalmente buono ha fatto breccia nei cuori degli spettatori, premiando il primo film con quasi 800 milioni di dollari di incassi globali.

Pur esistendo in una sua bolla, il primo Guardiani della Galassia è stato fondamentale per dare un vero e proprio la alla cosiddetta Saga dell'Infinito: è in questo film, infatti, che Thanos ha le sue prime scene importanti, dopo essere comparso solo tra i titoli di coda di Avengers e Avengers: Age of Ultron.

Marvel's Guardians of the Galaxy, la squadra davanti a un mostruoso alieno
Marvel's Guardians of the Galaxy, la squadra davanti a un mostruoso alieno

Guardiani della Galassia, inoltre, introduce una volta per tutte le Gemme dell'Infinito e spiana la strada a tutti gli sviluppi successivi del Marvel Cinematic Universe. Nonostante questo, i fan hanno dovuto aspettare Avengers: Infinity War per vedere i Guardiani della Galassia interagire con gli altri eroi Marvel come Iron Man, Thor e Spider-Man. Pur avendo un ruolo ridotto, i Guardiani svolgono funzioni importantissime nel bene e nel male: è Star-Lord che, fondamentalmente, permette a Thanos di completare il suo Guanto, mentre è Groot che sacrifica un braccio per completare lo Stormbreaker di Thor e permettere al Dio del Tuono di salvare gli Avengers nel Wakanda. Avengers: Endgame, poi, concede uno spazio cruciale al personaggio di Nebula, prima nemesi e poi alleata dei Guardiani, e rimette potenzialmente in gioco Gamora, che Thanos sacrifica in Infinity War per conquistare la Gemma dell'Anima. La formazione alla fine della Saga dell'Infinito è perciò cambiata rispetto a Guardiani della Galassia Vol. 2: il team ha perso Gamora, ma ha guadagnato come membro nientepopodimeno che Thor.

La polemica su James Gunn

Marvel's Guardians of the Galaxy, un combattimento
Marvel's Guardians of the Galaxy, un combattimento

Il successo di Guardiani della Galassia di deve indiscutibilmente alla visione di James Gunn, che come abbiamo detto ha influenzato ogni altro medium legato al franchise. Solo che, a un certo punto, siamo stati a tanto così da perdere quella visione. Nel 2018, infatti, Disney è venuta a conoscenza di una serie di tweet che Gunn aveva scritto dieci anni prima. In questi tweet di pessimo gusto, Gunn ironizzava sullo stupro e sulla pedofilia: il regista ha ammesso che volevano essere provocatori in un momento in cui cercava di far parlare di sé e che nel frattempo è cresciuto umanamente e professionalmente, ma Disney lo ha comunque licenziato per aver messo in cattiva luce gli studios in un momento delicato come quella che viene comunemente chiamata "era #MeToo".

L'allontanamento di Gunn ha avuto però un effetto devastante sui social, che hanno denunciato immediatamente l'ipocrisia di questa scelta. Lo star system si è stretto intorno a Gunn: gli attori che interpretano i Guardiani hanno firmato una lettera in cui trovavano assurdo che Disney non concedesse una seconda chance al regista che ha diretto due film di successo incentrati proprio sulle seconde possibilità.

Marvel's Guardians of the Galaxy, Groot e Rocket
Marvel's Guardians of the Galaxy, Groot e Rocket

Idealmente, il cast non avrebbe voluto tornare per Guardiani della Galassia Vol .3 ma Disney era irremovibile e, come si dice, i soldi son soldi. Vincolati da contratti e cavilli, gli attori hanno dovuto ridimensionare la protesta e chiedere soltanto che il film usasse quantomeno la sceneggiatura di Gunn, che aveva già imbastito la trama nelle pellicole precedenti: nel terzo capitolo, infatti, il regista avrebbe puntato i riflettori su Rocket - un personaggio che a suo dire lo rispecchia profondamente - e sulla Gamora del passato rimasta in giro dopo gli eventi di Avengers: Endgame.

Dopo aver tentato inutilmente di mediare un ritorno, Gunn nel frattempo si era trovato un altro lavoro alla Warner Bros. che, sempre in difficoltà col suo schizofrenico DC Universe cinematografico, non si era fatta sfuggire l'occasione e l'aveva precettato per rigenerare un franchise per certi versi molto simile a Guardiani della Galassia, e cioè Suicide Squad. Fallito il tentativo di lanciare questa eterogenea squadra di super cattivi col pessimo film di David Ayer, ci si riprovava con James Gunn al timone e una sorta di reboot che manteneva soltanto una parte del cast originale.

Marvel's Guardians of the Galaxy, nel gioco visiteremo strani mondi alieni
Marvel's Guardians of the Galaxy, nel gioco visiteremo strani mondi alieni

Ve lo diciamo subito: se avete apprezzato i due Guardiani della Galassia, recuperate The Suicide Squad. Uscito pochi mesi fa, il film è stato un successo di critica, ma un flop al botteghino: è in effetti un cinecomic davvero ben realizzato, avvincente e girato con grande cura. Soprattutto, si sente proprio lo spirito di Gunn e la sua sensibilità; in un certo senso è letteralmente il Guardiani della Galassia nel controverso DCEU. Solo senza galassia.

Che potesse uscirne fuori un bel film dovevano averlo capito anche in Disney, che a un certo punto hanno rischiato di vedere uno dei loro gioielli della corona passare alla concorrenza senza più guardarsi indietro. E così, verso la fine del 2018, il direttore creativo di Walt Disney Studios, Alan F. Horn, ha nuovamente assunto Gunn per Guardiani della Galassia Vol. 3 che, nel frattempo, senza regista e senza scrittori, era slittato di anni nel calendario delle uscite. Gunn ha accettato di buon grado, a condizione di finire prima i lavori su Suicide Squad e sulla sua serie TV spin-off Peacemaker. Le riprese di Guardiani della Galassia Vol. 3 cominceranno il prossimo mese e proseguiranno a braccetto con quelle di Guardiani della Galassia: Holyday Special, una misteriosa produzione che vedremo a Natale 2022. Il film, invece, uscirà nelle sale a maggio 2023.

I videogiochi dei Guardiani

Marvel's Guardians of the Galaxy, ci sarà anche la stazione spaziale Ovunque
Marvel's Guardians of the Galaxy, ci sarà anche la stazione spaziale Ovunque

Concludiamo questa carrellata di curiosità tornando al punto di partenza: i videogiochi. Marvel's Guardian of the Galaxy, in realtà, non è il primo titolo incentrato su questi personaggi. Nel 2017, infatti, Telltale ha realizzato un'avventura grafica in cinque episodi intitolata Guardians of the Galaxy: The Telltale Series. Ispirata metà ai fumetti metà ai film, la serie raccontava un'inedita avventura a scelte multiple che è stata apprezzata per la narrativa e il doppiaggio, pur deludendo dal punto di vista tecnico.

Se escludiamo i mediocri titoli mobile sfornati per cavalcare l'onda dei film, i Guardiani sono poi apparsi in vari videogiochi, purtroppo sempre come comprimari o comparsate di minore importanza. In seguito al successo dei film li abbiamo trovati in un po' tutti i titoli contenitore, per esempio LEGO Marvel Super Heroes e Disney Infinity, e anche in alcuni giochi insospettabili come Ultimate Marvel Vs. Capcom 3, in cui era giocabile Rocket, e Marvel Vs. Capcom Infinite in cui, nel roster, a Rocket si aggiungeva Gamora. Il cast mainstream è apparso un po' dappertutto quando possibile: nel defunto Marvel Heroes e in Marvel: Contest of Champions, spesso accompagnato da personaggi come Nebula, Yondu, Nova e Angela.

Una menzione speciale la merita senz'altro l'ottimo Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order per Switch, in cui Star-Lord, Gamora e Rocket sono personaggi giocabili fin dall'inizio, con Groot che combatte insieme a Rocket come fossero una sola unità.