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Hamtaro: Ham Ham Games!

Gli sports games estivi incontrano le avventure di Hamtaro & Co. in un piacevole gioco pick-and-play capace di divertire e stupire anche i giocatori meno giovani!

APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   02/08/2004

Guanciotte tenerose e pollici fumanti

Hamtaro – Ham Ham Games è un titolo tra l’avventura e i mini-giochi pick-and-play con protagonista una delle palle di pelo tenerose più amate dal pubblico dei giovanissimi e la sua combriccola di amici criceti. Pur essendo stato creato con i mente i più giovani e pur provenendo da un franchise di successo, il risultato finale non è affatto un gioco dalla immensa facilità o dalla realizzazione superficiale (come spesso accade con queste premesse). É invece un buon titolo, dai temi leggeri e divertenti e con una realizzazione estetica vibrante e cartoonesca, adatto a giocatori di tutte le età. Ed è sorprendente perché riesce a diventare coinvolgente e impegnativo anche per chi si nutra di pane e giochi quotidianamente e sia abituato a titoli che richiedano un certo impegno o abilità. Insomma, Hamtaro potrebbe far venire voglia di tornare bambini, ma qui i bambini potrebbero anche mostrare a tutti i veri e presunti hardcore gamers imbevuti di tramone e milioni di pulsanti che una vecchia meccanica di giochi di tempismo, nello stile del classico Olympic Games, ha ancora tutte le carte in regola per mettere a dura prova i pollici. Peccato solo per l’assenza di una modalità multiplayer...

Hamtaro: Ham Ham Games!
Hamtaro: Ham Ham Games!
Hamtaro: Ham Ham Games!

Una combriccola di atletici roditori

Ham Ham Games, dal punto di vista del genere, potrebbe essere definito senza azzardi un misto tra un adventure molto semplificato e il vecchio genere dei giochi di tempismo, abilità e smanettamento a cui appartengono classici come Olympic Games e Summer Games, ma anche più recenti e riuscitissimi esperimenti di Nintendo come Wario Ware. Al controllo di Hamtaro, e della sua squadra di roditori, dovremo affrontare diversi tornei, le cui fase saranno divise in diverse giornate. In ognuna di queste affronteremo un numero variabile di discipline come la corsa dei 100 metri, il lancio del martello, i tuffi acrobatici, il tennis, la volleyball e così via. Per ogni disciplina è presente una spiegazione della meccanica di gioco e la possibilità di fare pratica illimitatamente prima di affrontare la vera e propria competizione, che avverrà una volta sola. E’ inoltre possibile scegliere il livello di difficoltà delle prove, che si rivelano sorprendentemente impegnative, specialmente a livello hard. La meccanica, come accennato, funziona per tempismo e riflessi: nel lancio del martello, ad esempio, dovremo tenere premuto un pulsante solo in una parte della circonferenza tracciata dalla rotazione e rilasciarlo in un’altra, ed infine premere il pulsante del lancio esattamente alla settima rotazione e il più centrale possibile per ottenere un lancio più distante. Oppure, nel caso dei tuffi acrobatici, dovremo premere i bottoni indicati su schermo nel tempo in cui il roditore salterino coprirà la distanza tra la passerella e la piscina, facendogli compiere più acrobazie possibili. Si tratta di meccaniche che riportano il videogioco indietro alla sua capacità ancestrale di premiare il controllo e i riflessi: e richiedono apprendimento e applicazione, ma restituiscono soddisfazione e, nel caso si sia scelto un livello di difficoltà più alto, più bonus (nella forma di semi di girasole amati dagli ham ham!) da utilizzare nel resto del gioco. Ham Ham Games, infatti, non si esaurisce nell’ibrido Wario Ware/Olympic Games, che pure funziona bene, ma offre ai più giovani un piacevole diversivo costituito da una mappa ricca di luoghi da visitare e personaggi con cui dialogare, conoscere informazioni sulle gare, scambiare bonus, ottenere dritte e suggerimenti. C’è anche un minimo di pseudo-azione platform qua e la, sotto forma di semplici pressioni di bottoni per eseguire piccole azioni premiate con bonus e animazioni di Hamtaro. Se alla fine di ogni giornata il momento di andare a dormire sancisce la “fine di un livello”, tra una disciplina e l’altra è previsto un ampio lasso di “free time” (ma la sera a nanna!) a disposizione per esplorare i personaggi e i posti.

Hamtaro: Ham Ham Games!
Hamtaro: Ham Ham Games!
Hamtaro: Ham Ham Games!

Una combriccola di atletici roditori

Colorati, vibranti e ben animati (e con dialoghi e situazioni pseudo-educative in tipico stile nintendo-for-youngsters), è difficile che i personaggi non riescano ad appassionare o divertire i giovani amanti del cartoon: c’è la Hamtaro TV, come il Club degli atleti, lo studio musicale come i raduni dei team ( Ham-Ham, Arcobaleno, Zungla, Pirati), ma anche la mini-sala giochi in cui viene simpaticamente ri-ludizzato il vecchio scacciapensieri. Le discipline si affrontano inizialmente nel torneo, ma una volta superate sarà possibile tornarci a piacimento per giocare senza la “tensione della gara” (che gli animaletti del gioco ammettono di soffrire non poco – sic!). L’ultima caratteristica degna di rilievo è costituita dai costumi, che è possibile vincere o comprare con i bonus ottenuti, con i quali abbigliare i nostri cricetozzi (chi ricorda la Racoon Suite di Super Mario Bros3? Bene, immaginate anche scimmie, tacchini, etc) e abbellirli perché compaiano nelle Schede Giocatore. Quella delle schede è l’unica funzione online del gioco, e consente di connettere due gameboy advance per scambiarsi schede nelle quali vengono riassunte sotto il nome del giocatore i punti ottenuti, il segno zodiacale, il costume indossato, un messaggio iniziale e così via. Non è proprio come una modalità multiplayer, ma può essere un incentivo per i più giovani.

Hamtaro: Ham Ham Games!
Hamtaro: Ham Ham Games!
Hamtaro: Ham Ham Games!

Hamtaro Ham Ham games è un titolo indubbiamente realizzato con in mente i più giovani, quindi godibile, semplice nelle interfacce e senza grosse pretese a livello di narrazione o gameplay: eppure, le meccaniche dei mini giochi di riflessi e abilità che costituiscono il vero suo nucleo giocabile vanno oltre le età e riuscirebbero ad appassionare e anche mettere in difficoltà chiunque. Peccato che la connettibilità tra i GBA si risolva nel solo scambio di poco interessanti Player’s Card e che le modalità multiplayer,che avrebbero potuto costituire un fattore di longevità, non esistano di fatto. In quel caso ci saremmo trovati di fronte a un ottimo titolo, ma anche così Hamtaro riuscirà a divertire tutti i suoi giovani cultori, e non solo: a patto, però, che sopportino di buon grado i cricetoni tenerosi che sprizzano gioia e amore da ogni poro pixelloso.

    Pro:
  • I mini-giochi appassionano e spingono a migliorarsi....
  • ... impegnano all'inizio e premiano il giocatore
  • Sprite grossi, colorati e dettagliati
  • Molti bambini adorano Hamtaro & Co.
    Contro:
  • L'assenza del multiplayer è un peccato
  • I più grandi potrebbero non adorare Hamtaro