0

Hands on BREED

Abbiamo provato in anteprima Breed, la risposta per pc ad Halo, la killer application che ha trainato una grandissima parte delle vendite di Xbox.
Azione, tattica, strategia e gioco di squadra in scenari enormi e spettacolari sono gli ingredienti di un cocktail esplosivo e collaudato, resta solo da vedere come sono stati miscelati in questa nuova ricetta.
Siete pronti a lanciarvi anche voi in una guerra senza quartiere, per riconquistare la Terra?

ANTEPRIMA di Luca Paladino   —   01/07/2003
Hands on BREED
Hands on BREED

Primissimo impatto.

La prima missione che abbiamo provato è la stessa del demo, quindi quella che si presume sia più rappresentativa di tutto il gioco. Atterrati su di un'isola tropicale, dovremo guidare la nostra squadra fino a raggiungere un edificio da cui rubare dei dati. Niente di nuovo sotto il sole, direi, ma non voglio essere troppo pignolo.
Il gameplay è un misto di combattimenti, esplorazione, gioco di squadra e comando di veicoli e velivoli, rendendo il titolo più vario ed interessante.
Il motore di gioco si è rivelato molto versatile, riuscendo a passare con estrema facilità dalla sala briefing della USS Darwin, in orbita intorno alla Terra, fino al suolo, dove si svolge la missione, e tutto con continuità, senza caricamenti intermedi.
Arrivati a terra, prenderemo il controllo di una squadra composta da quattro soldati e, a differenza di Halo, non interpreteremo un personaggio specifico, ma potremo prendere il controllo di ognuno dei membri della squadra, mentre gli altri ci seguiranno in base ai nostri ordini.
A proposito dei compagni di squadra e, più in generale, dei modelli presenti, c'è da notare che, a fronte di una grossa quantità di poligoni utilizzata per gli scenari, ci troviamo davanti a modelli spigolosi e poco dettagliati. Inoltre, ci sono davvero pochi effetti di transucenza e riflessi, a decorarli.
Il motore si è rivelato pesante, in alcuni punti, anche su di una macchina equipaggiata di una Radeon 9500pro, con e senza filtri attivati. Considerando che molto del lavoro riguarda il rendering degli scenari, più che l'uso di particolari effetti speciali, direi che un buon processore è consigliato accanto ad una buona scheda video e, naturalmente, sono caldamente consigliati 512MB di ram, ma naturalmente ci sono sempre i margini di miglioramento che una beta lascia sperare.
Arrivati a questo punto, vediamo meglio cosa ci ha riservato questa versione in anteprima di Breed.

Hands on BREED
Hands on BREED

Le mani sul gioco.

Il fulcro di tutto il gioco è nei combattimenti, ovviamente, ma così è nel 99% degli fps in circolazione, quindi non stupiamoci di questo. Quello che rende i combattimenti più differenziati è il fatto che possiamo gestirli con maggiore libertà. Oltre ad avere, almeno negli scenari aperti, tantissime vie diverse per raggiungere i vari obiettivi e quindi una connettività delle mappe più elevata dei soliti standard, possiamo anche gestire un'intera squadra di soldati e, addirittura, prendere il controllo di ognuno di essi, quando più ci aggrada. Tra le nostre fila troveremo combattenti leggeri e pesanti, cecchini agili e veloci e mitraglieri appesantiti sotto la mole del loro equipaggiamento. In sostanza, è una sorta di fps multiruolo, dove si può giocare come soldato, sniper ed heavy gunner, cambiando classe dinamicamente, se è previsto dalla missione, ed è inoltre possibile pilotare veicoli e velivoli, mentre lo scenario evolve continuamente intorno a noi.
Già, perchè un'altra cosa che contraddistingue Breed dagli fps più classici è il fatto che lo scenario è programmato per evolvere indipendentemente da noi. O meglio, ci capiterà di incrociare altri combattimenti oppure di passare sotto un violento dogfight fra i velivoli umani e quelli alieni. Insomma, il gameplay è decisamente arricchito di dettagli significativi e piacevoli. Inoltre, lo scenario è quasi tutto devastabile, soprattutto all'aperto: alberi e costruzioni spesso si potranno tirare giù con un ben assestato colpo di artigleria pesante.

Hands on BREED
Hands on BREED

Le mani sul gioco.

Purtroppo, però, dinnanzi a tanta opulenza creativa vengono alla luce i classici difetti delle versioni incomplete, così pesanti da minare drammaticamente il reale valore del prodotto, ma non ci potevamo certo aspettare miracoli da una beta, no?
Parliamo innanzitutto del modello fisico. Scordatevi quello di Halo, qui se colpite un veicolo, questo rimane dov'è, non reagisce all'impatto e non rimbalza via per effetto del colpo. Quando guidate un tank o un trasporto truppe, sappiate che il modello di guida è semplificato al massimo e, spesso, dovremo fare i conti con un sistema di controllo male ottimizzato e che con gran fatica si adatta alla morfologia delle mappe.
Ma non saremo soli, nelle nostre missioni, accanto a noi troveremo sia personaggi amici che ostili. Vediamo, allora, come sono state implementate le routine di IA. C'è da dire che, a questo stadio di sviluppo, l'IA è a dir poco oscena. Sembra costruita sui pattern mentali di un bradipo in letargo. I compagni di squadra sono tonti, si intralciano spesso fra di loro e con noi e non sono in grado di evitare i colpi che piovono dall'alto, inoltre spesso riescono ad individuare i nemici anche quando la linea visiva è ostruita e questo non è molto realistico, soprattutto quando, poi, i nemici vengono colpiti nonostante ci siano degli ostacoli in mezzo. E che dire dei famigerati Breed, la razza aliena che ha colonizzato la Terra? Questi geni della conquista spaziale si rivelano, all'atto pratico, dei perfetti idioti, dei soldatini di latta senza cervello che non si accorgono manco quando gli ammazzi il compagno di fianco. Quando il giocatore riesce ad avvicinarsi, non visto, ad una squadra nemica, può eliminarli uno per uno senza che questi facciano nulla per difendersi. Per questo motivo, i combattimenti si trasformano spesso in scaramucce di scarso spessore, mettendo in mostra la debolissima IA dei nemici e dei nostri compagni di squadra.
A questo si aggiunge il fatto che spesso gli obiettivi non sono chiari, per cui ci troveremo molte volte a vagare senza meta per le mappe, prima di capire che diavolo fare.
E per rendere più bella l'esperienza di gioco, sono presenti alcuni bug da galera, come il clipping dei nemici che, fino ad una certa distanza, non vengono disegnati, ma da una certa distanza in poi, invece, compaiono all'improvviso. Quindi, aree che, con lo sniper, sembravano vuote, in realtà non lo sono e spesso ci capiterà di zoomare su una postazione o una torretta e vederla sguarnita, mentre, avvicinandoci, ecco comparire misteriosamente i robot nemici. Da un punto di vista del gamplay questo ha un impatto fondamentale, perchè se il giocatore non è in grado di vedere un nemico, col fucile da sniper, questo vuol dire che non lo può eliminare ed è costretto ad avvicinarsi, mandando a monte una tattica vincente e ben studiata.
Il modello di gioco è sicuramente vincente, anche se basato su di un motore grafico che non brilla per effetti speciali e texture dettagliate, ma viene irrimediabilmente rovinato da difetti che pesano come macigni nella valutazione finale. Meno male, ripeto, che si tratta di una beta e non è la versione definitiva.

Hands on BREED
Hands on BREED

BUG!

In questa versione che abbiamo potuto provare, ci sono davvero tanti bug. Vediamo bene quelli che siamo riusciti a scovare. Innanzitutto, c'è il ben noto problema dei nemici che appaiono dal nulla, ma a rendere più gratificante l'esperienza di gioco ci pensano i modelli delle unità, sempre pronti ad incastrarsi negli oggetti.
Lo sniper, inoltre, gode di un vantaggio non indifferente in certe situazioni, pensate che se c'è una porta e ci si mette proprio a ridosso, basta usare il visore del fucile per vedere cosa c'è dall'altro lato!
Infine, se pilotiamo un velivolo e, per errore, premiamo il tasto "USA", ne perdiamo il controllo e ci troviamo a muovere il pilota, senza - fra l'altro - poter tornare alla cloche dei comandi.
Tutte queste cose rivelano che si tratta proprio di una versione ancora lontana dall'essere definitiva e noi tutti speriamo che i Brat Design, autori del gioco, dopo aver speso colossali energie e preziosissime risorse riescano a risolvere le magagne di un titolo così promettente.
C'è ancora da lavorare, su questo non ci piove.

Hands on BREED
Hands on BREED

Prime impressioni e valutazione su un prodotto non finito.

Se il concorrente di Halo si presenta con queste carte, allora è meglio che si si rtiri con onore prima di subire una sonora sconfitta, quando il suo antagonista giungerà spietato a reclamare il trono del mercato.
La consistente quantità di bug presenti, la qualità grafica che non si fa notare per modernità, texture che in fin dei conti non sono nulla di eccezionale e che abbiamo già visto in ben altri titoli, un'intelligenza artificiale da asilo di Turing, una gestione dei veicoli e dei velivoli molto approssimata ed incompleta, il dannato bug della visualizzazione improvvisa dei nemici, la grafica che complessivamente non invoglia, soprattutto a fronte di un frame rate in alcuni punti ingiustificatamante basso, il pericolo continuo di incastrarsi da qualche parte, sono tutti fattori che depongono malissimo nella valutazione di questa versione del gioco.
La maggiore giustificazione a questi difetti è indubbiamente il fatto che la versione non è definitiva, e che è evidentemente dedicata a fornire una prima impressione del gioco. Prendiamo quindi questi difetti come problemi di percorso,e confidiamo nella capacità dei betatester di casa Brat. Mi auguro che nella versione finale tutte queste cose verranno corrette e spero vivamente di notare qualche effetto in più ed una maggiore snellezza del motore che, almeno, non faccia sembrare Halo troppo innovativo al confronto. Ma su questo sono fiducioso...

Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED
Hands on BREED

Primissimo impatto.

Inutile negarlo, la primissima sensazione, già semplciemente osservando le foto sparse per il web e dando un'occhiata al sito ufficiale, è quella di essere di fronte ad un clone di Halo. Un clone atipico, se vogliamo, perchè si tratta di un prodotto per pc ispirato ad un prodotto per console (anche se fra poco giungerà su pc), ma l'impronta lasciata dal titolo Bungie è decisamente evidente.
Quella che ci è toccata è sicuramente una copia dedicata alla "stampa" ed è incompleta in alcuni punti, ma non c'è scritto da nessuna parte a che versione del gioco si riferisca. Se non sbaglio la demo era una beta 0.60, quindi è probabile che sia lo stesso anche per questa copia che è giunta a noi.
Sin dalla prima missione si possono ammirare scenari ampi e ricchissimi di dettagli. I poligoni si sprecano e la vista arriva molto lontano, abbracciando di tutto, da alberi tropicali a colline sinuose, passando per costruzioni e complessi dal look tecnologico, fino ad arrivare al mare, giù in lontananza. A prima vista il mondo di Breed è decisamente bello da guardare ed invoglia subito ad un po' di sana esplorazione.