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Hands On : Mercenari Pagati per Distruggere

Chiamata alle armi per l'Hit a sorpresa di inizio 2005? Da Activision promesse di guerra adrenalinica su PlayStation 2 e Xbox!

APPROFONDIMENTO di Andrea Moi   —   26/01/2005

Il concept del gioco è semplice quanto efficace: si seleziona uno dei mercenari a disposizione, si leggono le informazioni ed i dettagli della missione sul proprio pda virtuale, ed una volta acquisito l’obiettivo si procede per il livello, distruggendo qualunque cosa che prova solo ad intralciarci il cammino. Dettaglio non trascurabile, con qualunque cosa non si intende semplicemente gruppi di militari più o meno arrabbiati, ma proprio qualunque struttura visibile sul livello, edifici compresi ovviamente. Come potrebbe un “semplice” soldato fare questo tipo di danni tutto da solo è una domanda plausibile, ma, probabilmente, qualcuno dentro al team di sviluppo sarà appassionato di film con protagonisti i vari Stallone, Vin Disel o il caro “vecchio” Schwarzenegger, e questo rende tutto più fattibile in un flusso d'adrenalina tipico delle grandi produzioni hollywoodiane.

una volta acquisito l’obiettivo si procede per il livello, distruggendo qualunque cosa che prova solo ad intralciarci il cammino.

Mercenari in Azione

Come mercenari, assoldati da diverse fazioni, il vostro compito primario è quello di catturare i più ricercati ribelli nord coreani, identificati come immagini in un mazzo formato da 52 carte, tra le quali spicca quella del Generale Song, pericolo pubblico numero uno. Tra i personaggi selezionabili avrete, oltre ad un personaggio ancora non specificato, un militare svedese, una ragazza britannica e l’immancabile americano. Particolarità da non sottovalutare, la conoscenza di ognuno dei protagonisti delle diverse lingue presenti nel gioco, ne influenzerà la vicinanza o meno con le varie fazioni ed i loro contatti, che incontrerete lungo il cammino verso il finale.

Mercenari in Azione

Oltre alle armi classiche, trasportabili, come in Halo, due alla volta, come possono essere i mitragliatori, i fucili di precisione o i vari bazooka, tramite il pad digitale, potrete ciclare altre opzioni, molto interessanti in un particolare menu, ovvero quello dei supporti tattici. In questo menu potrete selezionare diversi tipi di attacco pesante, dal raid aereo con tanto di napalm, esplosivo al plastico, attacchi missilistici tattici ma anche supporto in fatto di materiali e risorse, grazie al quale ottenere carri armati o altri mezzi pesanti. Il tutto ovviamente ha un costo in denaro, che si guadagna portando a termine contratti e tramite l’esito delle missioni. In Mercenari l’impatto con la prima missione del gioco è più guidato che in altre, vista la sua funzione quasi di tutorial, quindi i nemici non saranno particolarmente letali e avrete molti aiuti disponibili. Per quello che riguarda i comandi e la telecamera, non vi sono note particolari da segnalare, la visuale di default è posta alle spalle del nostro soldato, quindi in terza persona, e le impostazioni del controller risulta particolarmente intuitiva per chi conosce Halo.

diversi tipi di attacco pesante, dal raid aereo con tanto di napalm, esplosivo al plastico, attacchi missilistici tattici

La sorpresa del 2005?

La struttura alla base del gioco è quella di offrire all’utente un elevato grado di libertà. Non esiste un superiore che dice cosa fare per poter raggiungere i diversi obiettivi, ma potrete scegliere il modo, i mezzi e la strada che riterrete più adatti allo scopo. In Mercenari c’è anche una citazione dal ben più famoso Grand Theft Auto: oltre al già citato alto grado di interazione con l’ambiente e gli oggetti, avrete la possibilità di impadronirvi dei veicoli, non solo di terra, sparsi per i livelli. Ogni veicolo, dall’ hummer di supporto per muoversi più velocemente nell’area, al carro armato pesante o all’elicottero da combattimento, ad esempio, avrà un suo modello di guida unico e personalizzato.

La sorpresa del 2005?

Il motore grafico di Mercenari svolge in pieno il suo lavoro con un frame rate sempre stabile, complessità poligonale notevole, sia per i fondale che per i personaggi, e tantissimi effetti grafici per le esplosioni e gli altri effetti d’ambiente. Anche le animazioni dei personaggi sono molto curate e distinte da personaggio a personaggio. Unitamente all’aspetto estetico, una delle caratteristiche meglio implementate nel titolo dei Pandemic è l’implementazione della fisica, grazia al supporto dell’ Havok Engine, e delle tecniche di rag doll applicate ai modelli dei soldati. Grazie a queste feature, le esplosioni, gli effetti di granate, proiettili, interazione con oggetti sullo schermo e molto altro, saranno sempre diverse, ed in molti casi verranno in aiuto, come ad esempio far rotolare un barile di benzina vicino ad un obiettivo per poi farlo saltare in aria, risparmiando “prezioso” plastico.

Unitamente all’aspetto estetico, una delle caratteristiche meglio implementate nel titolo dei Pandemic è l’implementazione della fisica, grazia al supporto dell’ Havok Engine

La sorpresa del 2005?

Il primo approccio con il titolo di Activision rimane quindi estremamente positivo: concept molto semplice ed immediato, ma realizzato con cura meticolosa anche per i dettagli più trascurabili, fino alle animazioni di completa indifferenza dei personaggi anche mentre sullo schermo si assiste ad un raid aereo con tanto di attacco missilistico che scaglia per aria pezzi di edifici, veicoli e quant’altro. Appuntamento quindi alla recensione del prodotto il prossimo mese, sempre su queste pagine e con buone speranze di trovarci di fronte ad una delle sorprese di questo 2005.

I Pandemic Studios dopo Full Spectrum Warrior e Star Wars Battlefront, portano su Xbox anche Mercenari – Pagati per Distruggere e da quello che abbiamo potuto vedere e provare in una versione praticamente definitiva, hanno tutte le carte in regola per fare nuovamente centro.