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Hitman: a che punto siamo arrivati, aspettando la seconda stagione

A pochi mesi dal lancio di Hitman 2, ripercorriamo gli eventi della prima stagione del titolo di IO Interactive

SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   29/06/2018

Hitman 2 è stato annunciato poco prima dell'E3 2018, dopo una serie di teaser sui social che avevano fatto capire più o meno subito dove si sarebbe andati a parare. Il passaggio da Square Enix a Warner Bros. verrà infatti suggellato dal lancio di un nuovo capitolo per l'action stealth di IO Interactive, che a partire dal 13 novembre ci condurrà in un'avventura inedita, dal sapore internazionale, in cui vestiremo nuovamente i panni dell'infallibile Agente 47 per eliminare una nuova mandata di bersagli, seguendo una pista che ci porterà fino al misterioso Cliente Ombra e alla sua potente milizia.

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Si tratta di un personaggio in qualche modo legato al passato del protagonista, dunque a un certo punto le cose prenderanno una piega differente e "niente sarà più come prima". Ma cosa possiamo aspettarci da Hitman 2? Di certo un arricchimento della struttura che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare, nuove situazioni, nuovi modi per mimetizzarci e portare a termine le missioni, ma anche un'inedita modalità Sniper Assassin, basata sui tiri di precisione dalla grande distanza e giocabile da soli o in cooperativa con un amico. Prima di immaginare cosa vedremo nel sequel, tuttavia, fermiamoci a fare il punto su ciò che è accaduto finora, ripercorrendo gli eventi della prima stagione di Hitman.

Gli inizi

Reduci dall'eccellente Hitman: Absolution, i ragazzi di IO Interactive hanno deciso di tentare qualcosa di diverso per il ritorno dell'Agente 47, tirando fuori l'idea di una struttura episodica, una "stagione", per il loro ultimo progetto. Il primo episodio di Hitman ha fatto il proprio debutto nel marzo del 2016 ed è attualmente scaricabile gratis dagli store digitali, ponendosi come una sorta di demo rispetto all'opera completa. La missione inclusa nel pacchetto vede il nostro scaltro assassino recarsi nella splendida città di Parigi, sulle tracce dei proprietari di un'azienda di alta moda che in segreto operano a capo di un gruppo terroristico denominato IAGO. L'occasione per ucciderli si presenta quando le persone in questione organizzano uno sfarzoso evento all'interno di un imponente edificio della capitale francese, invitando una quantità enorme di VIP e giornalisti per presentare la loro nuova linea d'abbigliamento.

Hitman: a che punto siamo arrivati, aspettando la seconda stagione

Lo scenario, splendido, dimostra quanto impegno gli sviluppatori abbiano profuso nella realizzazione delle ambientazioni di Hitman, ricche di dettagli e di tantissimi elementi, molti dei quali utili per portare a termine la missione. Bisogna infatti controllare l'area, individuarne i punti di fuga e quelli strategici, intrattenere dialoghi che possano sbloccare nuove opportunità e ricorrere ai tradizionali travestimenti al fine di avvicinarci indisturbati agli obiettivi e procedere alla loro eliminazione. La missione d'esordio del gioco viene affiancata da un primo assaggio della modalità Contratti, che nel corso della stagione assume una rilevanza sempre maggiore. Si tratta di incarichi alternativi che utilizzano la stessa ambientazione per assegnarci però compiti differenti, con la possibilità di utilizzare un editor per creare la propria missione dopo aver selezionato dei nuovi bersagli.

Sapienza e Marrakesh

Il secondo episodio di Hitman è ambientato nientemeno che sulla Costiera Amalfitana, nella location fittizia di Sapienza, dove l'Agente 47 deve recarsi per individuare e distruggere un pericoloso virus e chi sta cercando di venderlo, due ricercatori italiani senza scrupoli. In questo caso lo scenario che fa da sfondo alla missione non è ristretto all'edificio principale, Villa Caruso, ma si estende all'intero paesino, alla sua piazza e ai suoi vicoli, ai turisti che passeggiano e ai negozietti: elementi che puntano nella direzione delle opportunità, rivelando grazie ad alcuni dialoghi possibilità di approccio alternative, zone inedite e altre sorprese che vi sproneranno a esplorare la mappa e a fare nuovi esperimenti per completare l'incarico in modi sempre più fantasiosi.

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Uno scenario suggestivo, affascinante e relativamente "tranquillo", in netta contrapposizione con la location che fa da sfondo al terzo episodio, Marrakesh. La località marocchina, nel mezzo di una crisi politica, ci vedrà intenti a eliminare due nuovi obiettivi, un consulente finanziario e un generale, entrambi coinvolti in un possibile colpo di stato. La strategia del caos messa in atto dai due uomini ha creato una situazione molto difficile, che si riflette immancabilmente sul nostro approccio allo stage. L'area principale della mappa è infatti molto vasta ma piena di gente, mentre i luoghi in cui si trovano i bersagli sono più circoscritti, di difficile accesso: fare le cose per bene richiederà uno studio approfondito della location e una continua interazione con i suoi abitanti, al fine di individuare punti d'interesse che possano renderci le cose più facili.

Hitman: a che punto siamo arrivati, aspettando la seconda stagione

Bangkok, Colorado e Hokkaido

L'ambientazione thailandese del quarto episodio di Hitman nasconde in realtà contesti abbastanza tradizionali, nella fattispecie un enorme complesso in cui si è rifugiata una rockstar americana, Jordan Cross, che sembra abbia le mani sporche di sangue. Capace di eliminare le tracce dei suoi omicidi, l'artista non ha considerato la possibilità di imbattersi nell'Agente 47, che viene appunto incaricato di eliminarlo. Lo scenario dell'Hippaman Resort è simile a quello dello stage di Parigi, molto ampio e ricco di dettagli, ma forse meno generoso in termini di possibilità alternative, tanto da farci condurre l'operazione in maniera abbastanza lineare.

Hitman: a che punto siamo arrivati, aspettando la seconda stagione

A proposito di linearità, il quinto episodio ci porta nelle campagne del Colorado, a indagare sul misterioso Cliente Ombra che punta a distruggere l'Agenzia. Un incarico che dovremo portare a termine senza troppi convenevoli, stavolta, tirando subito fuori le armi e cominciando a eliminare molteplici obiettivi prima di addentrarci in una struttura militare al cui interno vengono condotte operazioni poco chiare. L'episodio conclusivo, Hokkaido, ci porta infine a esplorare la possibilità di effettuare una serie di uccisioni senza avere a disposizione alcuna arma. L'Agente 47 deve infatti infiltrarsi all'interno di una avanzatissima clinica privata per uccidere un paziente e la sua avvocatessa, ma per riuscire nell'intento ha bisogno di passare lui stesso per un uomo in cura presso la struttura.

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Il futuro di Hitman

Quello che IO Interactive ha realizzato con la prima stagione di Hitman è senza dubbio un esperimento interessante, con un set di ambientazioni meravigliose che vengono messe al servizio dell'azione stealth che da sempre caratterizza il franchise: enormi sandbox in cui sbizzarrirsi, esplorando ogni zona da cima a fondo, interagendo dove possibile con gli NPC, trovando soluzioni alternative all'approccio che avevamo immaginato inizialmente e arrivando al termine di ogni missione senza sbavature, pianificando al meglio ogni mossa. Una formula che ha fatto certamente proseliti e che si è arricchita di nuove sfaccettature nel passaggio da un episodio all'altro, ma che da sola potrebbe non bastare per consentire alla serie di fare il proverbiale salto di qualità. Guai però a dare certe cose per scontate: è l'errore tipico che compiono le vittime dell'Agente 47.