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I Cavalieri dello Zodiaco: Hades

Il cosmo brucia ancora!

ANTEPRIMA di Tommaso Pugliese   —   20/09/2006

I Cavalieri dello Zodiaco: Il Santuario

Nonostante l’enorme successo in patria e fuori, Saint Seiya non ha goduto di una trasposizione videoludica fino ai tempi recenti, quando finalmente Bandai ha affidato a Dimps, team responsabile di Dragon Ball Z Budokai 3, l’onere di realizzare un gioco che avesse i Santi di Atena come protagonisti. È nato così I Cavalieri dello Zodiaco: Il Santuario, un picchiaduro classico la cui trama ripercorre la prima delle saghe che costituiscono il cartone animato (in realtà la prima dopo che la storia aveva preso una certa piega), ovvero lo scontro tra i Cavalieri di Bronzo e i Cavalieri d’Oro. Pegasus (Seiya) e i suoi compagni si recano insieme a Lady Isabel (Saori) in Grecia per indagare sullo strano comportamento del Grande Sacerdote, rappresentante terreno dei voleri della dea Atena nonché comandante dei Cavalieri d’Oro. Lì Isabel viene colpita da una delle frecce di un misterioso cavaliere, ed è per salvarla che i cinque guerrieri a lei devoti dovranno attraversare le dodici case dello zodiaco, presiedute ognuna da un Cavaliere d’Oro, per arrivare allo scontro con il Grande Sacerdote, l’unico che può salvare la ragazza.
La modalità “storia” del gioco si rifà appunto a questi avvenimenti, e vi vede prendere il controllo di uno dei cinque Cavalieri (Seiya, Shiryu, Hyoga, Shun e Ikki) a seconda dello sviluppo della trama, che è possibile anche “modificare” effettuando di tanto in tanto delle scelte. Ovviamente le mosse speciali la fanno da padrone, con sequenze spettacolari che mettono in bella mostra la fedeltà estetica tra il videogioco e la serie animata. Il risultato finale è un bel picchiaduro, il cui fascino viene certamente amplificato dalla storia e dai personaggi e che dunque si rivolge soprattutto ai fan di Saint Seiya. [C]

Le sequenze animate delle mosse speciali sono sempre uno spettacolo.
Le sequenze animate delle mosse speciali sono sempre uno spettacolo.
Potrete prendere il controllo anche di alcuni Cavalieri d'Oro fedeli ad Atena.
Potrete prendere il controllo anche di alcuni Cavalieri d'Oro fedeli ad Atena.
Stavolta i Cavalieri di Bronzo potranno utilizzare anche le armature d'oro.
Stavolta i Cavalieri di Bronzo potranno utilizzare anche le armature d'oro.

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I Cavalieri dello Zodiaco: Hades

Il successo de Il Santuario naturalmente determina la nascita di un sequel. La grande sorpresa, però, sta nel fatto che NAMCO Bandai abbia saltato le saghe successive a quella dei Cavalieri d’Oro (ovvero la saga di Asgard e quella di Nettuno), per proporre direttamente gli eventi di Hades, raccontati nel manga originale di Masami Kurumada e conclusivi della serie ma solo di recente trasposti in animazione e ovviamente inediti in Italia. La storia, similmente a quanto visto nel lungometraggio “La leggenda dei Guerrieri Scarlatti”, vede il ritorno di alcuni Cavalieri d’Oro defunti e ora al servizio di Hades, dio della morte. Ed è contro di lui che, nel gioco, dovremo vedercela…
I Cavalieri dello Zodiaco: Hades riprende la meccanica e le caratteristiche del prequel, cercando però di migliorare sotto ogni punto di vista, a livello tecnico quanto a livello di gameplay. E così si parla di personaggi molto più dettagliati, grazie a un maggiore uso di poligoni per disegnarne i modelli e dunque a un motore grafico potenziato, che riesce a gestire in modo efficiente anche delle location più vaste e “interagibili” di quanto non fossero in passato. Sotto il profilo della giocabilità, il team Dimps ha voluto implementare una delle caratteristiche peculiari di DBZ Budokai 3, ovvero la presenza di possibilità istantanee durante l’esecuzione delle super mosse: tramite la pressione di determinati pulsanti al momento giusto, si riuscirà ad evitare l’attacco nemico o addirittura a rimandarlo al mittente. [C]

Il numero delle sequenze animate dovrebbe essere aumentato di molto.
Il numero delle sequenze animate dovrebbe essere aumentato di molto.
I personaggi sono più dettagliati. Chissà le animazioni?
I personaggi sono più dettagliati. Chissà le animazioni?
'Fulmine di Pegasus!'
"Fulmine di Pegasus!"

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Impressioni preliminari

Stando a quanto si è visto, Hades non differisce in modo sostanziale da Il Santuario. Questo da un lato significa il mantenimento di un prodotto comunque valido e che farà la felicità degli appassionati grazie a un numero maggiore di personaggi e location disponibili. Dall’altro lato, un’eccessiva similarità si tradurrebbe in una delusione: è un periodo nel quale i prodotti NAMCO Bandai sembrano orientati verso standard qualitativi sempre più alti (vedi Naruto: Ultimate Ninja), e lasciare i giochi di Saint Seiya al di fuori di questa evoluzione potrebbe facilmente raffreddare l’entusiasmo di chi pure attendeva da molti anni una trasposizione della serie. A breve conosceremo la verità…

Era il 1990 quando la serie televisiva de I Cavalieri dello Zodiaco arrivò in Italia, segnando l’inizio di una nuova grande fortuna per gli anime giapponesi e creando un fenomeno nutrito da milioni di appassionati nonostante il cartone animato non fosse trasmesso su emittenti di prima grandezza. Profondamente rimaneggiato dagli adattatori italiani, che quantomeno cercarono di dare il proprio apporto al serial anziché censurarlo come si usa fare nel nostro paese da tanti anni, Saint Seiya (il titolo originale) divenne in qualche modo ancor più ricco di forzature e semplicismi rispetto all’opera di partenza (i personaggi che si chiamavano come le costellazioni che erano solo “candidati” a rappresentare; l’importanza delle armature, quando fondamentale e quando meno; la trama ballerina che prende una connotazione solo dopo diversi episodi), ma guadagnò comunque un posto tra i mostri sacri dell’animazione nipponica in Italia, insieme a serie del calibro di “Ken il guerriero” e ai vari robot di Go Nagai.