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I predatori del gioco perduto

Finalmente dopo un'attesa abissale, Indiana Jones torna a vestire i panni dell'archeologo all'interno di un videogame. Il Wiimote si fa frusta!

PROVATO di Umberto Moioli   —   05/06/2009

A seguire un rilancio cinematografico censurabilissimo e poco azzeccato, il nome di Indiana Jones era destinato a essere nuovamente immesso anche sul fronte videogame, dopo moltissimo tempo

I predatori del gioco perduto

e fasi dello sviluppo caratterizzate da alterna fortuna. Finalmente il 12 giugno Il Bastone del Re raggiungerà i negozi e andrà a stuzzicare i portafogli dei possessori di Nintendo Wii con un'offerta che, dopo una prova offertaci nella sede italiana del produttore Activision, risulta decisamente più interessante di quanto inizialmente atteso e, se tutto dovesse andare per il verso giusto, addirittura ben fatta.

In giro per il mondo

Il gameplay si snoderà lungo i binari tipici dell'avventura, con l'archeologo controllabile in terza persona e un'azione mista, in grado d'alternare fasi d'esplorazione ad altre di combattimento, tra le buone vecchie scazzottate e i più spettacolari duelli a colpi d'arma da fuoco. I controlli sfrutteranno ovviamente le peculiarita del Wii e, posto il controllo di Indiana sull'analogico del nunchuck, buona parte dei restanti comandi si affideranno ai sensori di movimento, permettendo di sferrare tre differenti pugni in base alla direzione del colpo e arricchendo la gestione del mirino delle armi, affidate al wiimote, con alcune piccole aggiunte come la necessità di ricaricare il revolver con un rapido movimento fuori dalla schermo.

I predatori del gioco perduto

Non mancheranno piccole meccaniche contestualizzate che richiederanno di mimare determinate azioni, atte all'aumento dell'immedesimazione come l'uso della frusta per interagire con alcuni ostacoli o, similmente, quello della torcia a esempio per bruciare alcune enormi ragnatele poste a ostruire il passaggio. La prova concessaci ha mostrato una certa abilità nel mescolare tra loro questi elementi, senza raggiungere nuove vette nel panorama videoludico ma tutto sommato divertendo, sfruttando con abilità la licenza per riproporre molte delle scenette che hanno reso grande il personaggio. Il rischio da sfatare sarà ovviamente quello ripetitività, sperando che l'alto numero di differenti ambientazioni - dal Sudan a San Francisco, dal Nepal fino a Panama - porti con sé differenze non unicamente estetiche ma anche funzionali, magari introducendo una quantità di differenti tipologie di enigmi che non si risolvano nel solo spostamento di qualche oggetto.

Bentornato Henry Jones

Archiviata l'avventura principale, ci saranno ancora una serie di contenuti da sviscerare, anche piuttosto interessanti: innanzitutto la cooperativa, per due persone in locale lungo otto livelli appositamente creati e con il secondo giocatore impegnato nel controllo del padre di Indiana, Henry, mentre completando alcune richieste si renderà disponibile la leggendaria avventura grafica Indiana Jones

I predatori del gioco perduto

e il Destino di Atlantide, rigiocabile nella sua versione originale, senza alcun tipo di upgrade grafico e con addirittura i menù identici a quelli del 1992. Visivamente c'è un buon lavoro sugli ambienti che, nonostante i limiti noti del Nintendo Wii, si compongo di buoni modelli e soprattutto di una lavoro artistico interessante, con in particolare San Francisco che riproduce bene le atmosfere delle città e si fregia di una buona illuminazione. Il modello di Indiana è ben fatto, meno alcune animazioni, specialmente quando conseguenti a qualche interazione con il fondale.
L'uscita è imminente, il 12 giugno, e l'impressione avuta dopo un'ora di test piuttosto positiva; non resta che attenderne la versione completa.

CERTEZZE

  • Il brand mantiene un carisma eccezionale
  • Buona quantità di situazioni diverse
  • Indiana Jones e Il Destino di Atlantide come bonus

DUBBI

  • Alla lunga potrebbe ripetersi