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Il futuro degli Squad Game è targato Tom Clancy?

Francesco Sorrentino, il nostro combattente più esperto, ha portato sul banco degli imputati , in attesa di poterli testare sul campo i due prossimi titoli ispirati alla produzione letteraria di Tom Clancy, The Sum Of All Fears (Al vertice della Tensione) e Rainbow Six: Raven Shield. Due giochi con caratteristiche simili ma dotati di un approccio tattico differente, si contendono nel nostro speciale la palma di miglior FPS tattico della prossima stagione, a colpi di promesse e di innovazioni tattiche: chi sarà il vincitore?

APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   19/07/2002
Il futuro degli Squad Game è targato Tom Clancy?
Il futuro degli Squad Game è targato Tom Clancy?

Primo contendente: Al vertice della Tensione

Qualche voce "maligna" ha asserito che TSOAF (The Sum of All Fears) è stato creato soprattutto per fare da spalla al nuovissimo ed omonimo cine-film d'azione presentato nelle sale italiane in queste ultime settimane. Film che a sua volta è basato sull'ennesimo libro di Clancy, tradotto nel paese nostrano con il titolo "Paura senza limite" ("Al vertice della Tensione" nella versione cinematografica).
La trama è quella classica di ogni titolo di Clancy, unico e vero maestro mondiale del "tecno-thriller", ma a differenza del film e del libro omonimo, i programmatori hanno scelto un percorso diverso, basandosi principalmente sull'azione pura e sugli ambienti presenti nella trama originale (che ricordiamo nel libro in versione italiana supera le ottocento pagine!). Pertanto vestiremo i panni del capo (Jack Ryan) di un gruppo misto CIA/FBI specializzato nell'anti-terrorismo, e con il procedere delle missioni e del dipanarsi della trama, verremo a conoscenza dei piani fanatici di un vasto accrocchio di persone, che fanno di tutto per rinverdire i fasti della Guerra Fredda e scatenare una Terza Guerra Mondiale fra le due super-potenze in gioco, USSR e USA, con una serie di sporchi attentati studiati appositamente per scaldare gli animi di entrambe le fazioni. Peccato che abbiano fatto i conti senza l'oste, alias Jack Ryan.
Dopo una simile premessa sarebbe lecito aspettarsi un titolo emozionante e al contempo incalzante, ma la storia insegna a diffidare dalle promesse e fidarsi soltanto dei fatti concreti. Possiamo però già da adesso garantire i due aspetti fondamentali del gioco: il motore grafico ed il gameplay. Essendo quest'ultimi "quasi" identici a quelli di Ghost Recon, si potrebbe pensare che Al vertice della Tensione sia un titolo spudoratamente "clone" del genitore GR, o per i più severi, un "mod" di GR e nulla più.
Ma per quelli che invece confidano nel fatto che comunque ogni titolo di Clancy è una "perla" a se stante (grazie anche al dato inoppugnabile che la trama è completamente diversa e lo stile di gioco ricalca in parte anche quello di Rainbow Six, perciò con i combattimenti "al chiuso" a farla da padrone) possono dormire tranquilli, e come si suol dire, anche su due guanciali: Al vertice della Tensione risulta essere IL titolo che chiude il ciclo dei giochi tattici e in prima persona di Clancy così come sono stati sinora. Al vertice della Tensione è l'ultimo della stirpe che visualizzerà il "solo" mirino a schermo, l'ultimo che sarà basato su un motore grafico si al passo con i tempi, ma non eccezionale come il nuovo Unreal Engine.
In poche parole è il canto del cigno che chiude - e si spera alla grande - una sfilza di titoli che ha mietuto successi di vendita in tutto il mondo, grazie al suo stile inconfondibile, che si è evoluto progessivamente negli ultimi anni.

Il futuro degli Squad Game è targato Tom Clancy?
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Le doti di Al vertice della Tensione

In dote il gioco (che ricordiamo dovrebbe già essere in vendita da qualche settimana, in concomitanza con l'uscita del film nei cinema europei) si appoggia ad un carnet di tutto rispetto: undici livelli ambientati nelle zone più disparate del pianeta, con una trama che segue in parallelo quella presente nel film e nel libro. A ciò aggiungiamoci una modalità cooperative che permette di giocare insieme ad un team "umano" tutte le missioni in singleplaying ed una corposa sezione multiplayer, contenente tutte quelle modalità presentate in GR, che ne hanno decretato il successo come miglior titolo "one shot, one kill" dell'anno!
Se questo non vi basta, possiamo elencare qualche altro dato: salvataggio di ostaggi all'interno di basi piene di terroristi, pronti a far fuoco al primo accenno di pericolo. Assalti coordinati, con al massimo tre gruppi, gestibili tramite un interfaccia utente, migliorata su quella di GR. Un IA ricompilato per ambienti interni, che dovrebbe portare gli avversari a circondare la zona scegliendo percorsi alternativi, coprirsi a vicenda eseguendo il classico fuoco di copertura in caso di bisogno.
Ed infine il rifacimento dell'intero codice sonoro, che dovrebbe portare a echi e rimbombi variati, in base al materiale di cui sono composte le pareti delle stanze. Pertanto suoni ovattati in stanze adorne di tappeti e spari echeggianti in sale aperte e spaziose.

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Secondo contendente: Rainbow Six - Raven Shield

In uscita per il periodo natalizio (si parla del mese di Novembre), R6-RS si presenta al pubblico con una ventata di novità entusiasmanti, a partire dal già citato motore grafico, basato niente popò di meno che sul nuovo Unreal engine!
Un dato a favore di Raven Shield già è stato pienamente raggiunto: mai un titolo della Red Storm è stato più seguito e "intervistato" di R6-RS, visto che annovera decine di previews e svariate chat-log con i programmatori, che si sono susseguite nelle ultime settimane in quasi tutti i siti del settore. Inoltre gli screenshots che vengono rilasciati quasi quotidianamente dalla casa madre sono a dir poco entusiasmanti, considerata la qualità che migliora man mano che si procede nella stesura del codice.
Basato come trama sulle azioni del gruppo per antonomasia più anti-terrorista della storia della fiction clancy-thrilleriana, Rainbox Six - Raven Shield vi dà la possibilità di indossare tute mimetiche e corpetti al kevlar, per entrare a far parte in prima persona di missioni ad altissimo tasso di mortalità, dove soltanto il coraggio, i riflessi ed un piano stabilito a puntino, possono risolvere le spinose e difficili condizioni apportate da gruppi di terroristi senza pietà, spinti da un estremo fanatismo religioso oppure dalla più classica delle avidità, il vile danaro, usato come risorsa fondamentale per finanziare i loro ignobili piani, che li spinge a sabotare punti politici definiti "strategici", impiantandovi bombe oppure tenendo sotto ostaggio civili innocenti, che hanno avuto la sfortuna di trovarsi al posto sbagliato nel momento meno opportuno.
Come nel più classico dei fiction-plot, ad esempio, dovrete essere lesti e decisi nel disattivare una bomba, in una scarsa manciata di minuti, collocata nel cuore di una ambasciata americana in europa, mentre i terroristi minacciano armi in pugno di compiere una strage, versando il sangue innocente del personale che vi lavorava poco prima in totale ... tranquillità.

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Le doti di Raven Shield

Quello che colpisce a prima vista è sicuramente una cura per il dettaglio grafico che ha raggiunto livelli ... maniacali! Si rimane basiti soltanto ad osservare le pose plastiche e l'estremo realismo raggiunto dai personaggi in gioco, che posseggono tute e accessoristica di supporto, prettamente identiche alla controparte reale.
A fare da corredo un arsenale fra i più completi in assoluto, che annovera le armi più diffuse (ed efficaci) al mondo, sia dal lato occidentale (di stampo americano ed europeo) che di quello orientale (russe e israeliane). Una lista completa è impossibile da stendere a questo punto della programmazione, ma state sicuri che gli MP5 e gli AK-47/74 saranno soltanto la punta dell'iceberg.
A ciò aggiungiamoci diverse animazioni per singola arma, che includono le fasi di imbracciamento, caricamento (a cartuccia piena o semi-vuota), sparo a raffica o di precisione (con mirini e bipodi di appoggio), armi utilizzate come oggetti contundenti (il calcio dello shotgun alla stregua di quello di Sof2), ecc... Un nuovo sistema di ferimento permetterà di "deficitare" alcune abilità del giocatore, come la velocità e la precisione nel focalizzare un bersaglio, oppure il tremolio apportato alla mano ferita che impugna l'arma o il semplice zoppicare causato dal ferimento degli arti inferiori.
Le mappe saranno allestite grazie all'ausilio del nuovissimo (ed ancora celato al pubblico) editor di Unreal, che è stato "potenziato" ad hoc, onde permetterne un utilizzo pienamente concorde a quanto richiesto dalla Red Storm. Pertanto, qualche altro mese di pazienza e potrete immergervi in sobborghi sub-urbani, immersi nella neve o tersi da un vento caldo di scirocco, oppure campi nemici inerpicati su cigli di picchi montagnosi o nascosti nelle più becere grotte sotterranee.
Le animazioni e le fattezze dei personaggi, creati e gestiti tramite il 3D studio Max, hanno permesso di localizzare il maggior dettaglio solo dove necessario, con i i movimenti che risultano essere un mix fra riprese dal "vivo" (motion-capture) e complesse interpolazioni di key- framing.
Infine l'intelligenza artificiale è sensibile al contesto, rendendo ogni singola partita diversa dalle altre. Ad esempio i terroristi reagiranno in conseguenza alle vostre azioni e non seguiranno MAI percorsi prestabiliti. Pertanto potranno nascondersi dietro ad un muro e chiamare una copertura oppure potranno lanciarsi al contrattacco affrontandovi a viso aperto! Sceglieranno al momento il loro atteggiamento e ciò rende la rigiocabilità un punto fondamentale di RS, innalzando la longevità oltre gli standard attuali.

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Il - probabile - vincitore

Le similitudini nel modus operandi di entrambi i giochi sono spudoratamente ... identiche. Gli argomenti trattati sono simili, visto che il combattimento "al chiuso" è il fulcro centrale dell'intero gameplay. Graficamente sono indubbiamente diversi, ed anche se Al vertice della Tensione si appoggia al motore revisionato di Ghost Recon, mostra tutti i suoi anni se confrontato al mostruoso e potente motore di Unreal (versione 1.5), utilizzato sinora magnificamente per R6-RS.
In entrambi una corposa sezione multiplayer permette di elevarne la longevità e permette di crearsi dei team "umani" affiatati e votati più al tatticismo che ai massacri di quakeiana memoria. Ovviamente Al vertice della Tensioneè prossimo alla pubblicazione (dovrebbe già essere sugli scaffali entro fine agosto) mentre Raven Shield rappresenta il "futuro" della Red Storm, che conclude un lungo ciclo con il primo e ne apre un altro con il secondo. Mi sento di consigliare entrambi i titoli agli appassionati della serie di Clancy, ma anche a chi è stufo di giocare sempre allo stesso e ciclico massacro presenti in giochi come Quake e UT.
Se avete voglia di cambiare, e pretendete un titolo "maturo" sotto l'aspetto del tatticismo e dell'azione alla "one shot, one kill" allora sia Al vertice della Tensione che R6-RS fanno per voi. Per chi invece è costretto a scegliere ed ha una pazienza fuori dalla norma (siamo in piena estate e novembre è ancora lungi dall'arrivare), beh allora R6-RV è la perla che brillerà sicuramente più forte e più a lungo nel firmamento degli fps tattici.

Il futuro degli Squad Game è targato Tom Clancy?
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Un nome, una garanzia: Tom Clancy.

Quasi a tutti questo nome sarà comparso almeno una volta davanti agli occhi, vuoi per i film basati sui suoi famosissimi best seller politico- militari, così come gli stessi videogiochi, creati all'uopo per poter infondere gran parte di quelle emozioni da "veri" attori principali di una totale ed immersiva trama guerresca.
Già, perchè giocando a Ghost Recon e a Rainbow Six ci siamo sentiti per qualche ora un pò Jack Ryan, Mike Rodgers o Domingo "Dingo" Chavez. Ma ora che gli avanzamenti nel software ed i progressi tecnici ottenuti dalla potenza delle nuove GPU lo permettono, possiamo senza ogni dubbio affermare che i prossimi videogiochi di Tom Clancy , o più precisamente della sua software house, la Red Storm Entertainment, saranno molto più di un "semplice" videogioco ... potrebbero essere la trasposizione ideale e quanto mai azzeccata dei suoi libri, e per i quali mai nessun film potrà ricalcarne in pieno l'anima e le sensazioni che si hanno leggendo con passione quelle pagine intrise di crisi politiche mondiali e azioni di guerra strapiene di tatticismo ed umanità fuse insieme.
Ma ora due nuovi titoli, che evidenziano il "collaudato" motore grafico di Ghost Recon (Al vertice della Tensione) contro quello innovativo e potenzialmente incredibile del nuovo Unreal engine (Rainbow Six - Raven Shield), sono messi virtualmente allo "scontro" diretto, onde poter trarre con dovuta perizia l'eventuale "vincitore" fra i due "fratellastri", che si contenderanno lo scettro del "Tom Clancy's Game" più venduto del 2002.