0

Joytech Analog Jolt Controller 2

APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   03/04/2001

Analog Jolt Controller 2

Il mondo delle console è in continua evoluzione e da questa non è escluso quello delle periferiche. L’elemento fondamentale che non può mancare vicino alla console è il joypad, di conseguenza è quest’ultimo quello che più si evolve giorno dopo giorno. La dimostrazione sta nel fatto che all’uscita di una nuova console viene implementata almeno una nuova caratteristica nel joypad in dotazione, ad esempio la vibrazione, i tasti con regolazione della pressione, leve analogiche, ecc.. In commercio ne esistono un’infinità di “alternativi” a quelli Sony, e fra tutti possiamo trovare quelli economici ma scadenti, quelli di buona qualità ma con costo pari o addirittura superiore a quelli originali e infine quelli con un rapporto qualità-prezzo molto interessante.

La Joytech è collocata nell’ultima fascia sopra citata (buon rapporto qualità-prezzo) per quanto riguarda il suo nuovo prodotto: l’Analog Jolt Controller 2. Il joypad, di colore nero e in alcune parti argento, presenta molte caratteristiche al suo interno tra cui, la prima, più diffusa è la vibrazione, poi abbiamo la funzione di sensibilità offerta dai tasti e infine l’auto-fire. 1

Prime impressioni

Sul nuovo joypad Joytech sono presenti tutti i tasti di un normale controller Dual Shock 2 Sony, con l’aggiunta di altri due che servono per controllare la funzione di auto-fire, più precisamente ce n’è uno da premere contemporaneamente al tasto sul quale si vuole abilitare questa funzione, e l’altro per disabilitarla. L’estetica del joypad è molto curata, si va dal nero a zone argentate e a luci di colore azzurro, infatti sia il led che mostra quando è in modalità analogica che il tasto che indica la funzione di auto-fire sono di questo colore. Altra fattore “raro” che si può riscontrare è la non violazione sulle leggi di copyright, sta di fatto che sui quattro tasti di azione (x, quadrato, triangolo e pallino) non sono presenti i normali segni bensì dei colori. Spesso la Sony si è trovata a ricorrere alle vie legali per alcune case produttrici di periferiche che mettevano in commercio pad esteticamente uguali a quelli originali, fatta eccezione per la marca. Allo stesso tempo la Joytech ha pensato anche a chi, entrato da poco in possesso di una console Sony, non conosce bene i vari tasti mettendo nella parte posteriore del Joypad una piccola etichetta dove è mostrata la legenda per principianti.

Sensazioni…

Una volta preso in mano il joypad si avranno diverse sensazioni, in primis l’impugnatura molto massiccia, poi la dislocazione dei tasti su diversi livelli e le leve analogiche abbastanza morbide. Passiamo ora nel dettaglio. Come detto in precedenza l’impugnatura è abbastanza grande, questo può essere un pregio o un difetto secondo i punti di vista. Se le proprie mani sono abbastanza grandi sarà di sicuro un pregio, visto che si potranno tenere le mani in una posizione più comoda rispetto al joypad originale, al contrario se si hanno mani piccole o si è abituati ad utilizzare il controller uscito con la prima PlayStation (quello senza funzione analogica), sarà difficoltoso abituarsi alla diversa impugnatura. Altra considerazione va fatta per i tasti, infatti osservando il prodotto Joytech si noterà che i primi due tasti azione (x e quadrato) sono posizionati in modo normale, invece i restanti due sono posizionati in modo più alto, risultato di tutto ciò: una leggera scomodità nel passare velocemente dalla x al pallino. Terza considerazione va fatta per le leve analogiche, essendo queste molto morbide risulterà un po’ ostico controllarle con precisione.

Test

Il joypad è stato testato con alcuni giochi per PlayStation 2 e PlayStation per valutarne tutte le peculiarità. Per poter verificare come si comportavano i tasti analogici, la vibrazione, le leve analogiche è stato usato il gioco che attualmente più li sfrutta: Moto GP (Namco). I tasti analogici si sono comportati bene, nonostante la piccola difficoltà dovuta dall’errata posizione del pallino e triangolo rispetto gli altri due. Una parentesi che si può aprire è questa: essendo i tasti analogici del joypad Joytech molto più sensibili di quelli della Sony, conviene impostare il gioco (es. Ridge Racer V - Namco) in modo da dover premere con più forza i tasti e di conseguenza si riscontrerà una sensibilità simile a quella offerta dal controller originale. La vibrazione è ottima…spesso eccessiva, all’interno sono stati montati due motori che permettono di far vibrare molto il joypad, questa è molto probabilmente anche la causa dell’impugnatura abbastanza grande. Le leve analogiche si sono comportate abbastanza bene, e permettono un buon controllo anche se può capitare di non dosare bene la potenza utilizzandole. Il joypad è stato testato anche con la PlayStation, e con questa si è dimostrato ottimo, anche perché non è possibile utilizzare i tasti analogici che possono dare qualche problema. Una funzione che vale l’acquisto del nuovo nato Joytech è la funzione di auto-fire, molto importante per gli appassionati di giochi picchiaduro. Questa è stata provata con Tekken Tag Tournament (Namco) e Dead or Alive 2 (Tecmo) e si è dimostrata ottima.

Problemi di filo?

Hai la televisione distante da dove siedi? Non ti basta la lunghezza del filo? Non disperare Joytech pensa anche a questo con il suo nuovo Extension Cable. Questo è il nome della nuova prolunga che aumenta la lunghezza del filo del joypad di ben 2 metri. 2

In conclusione

In conclusione si può affermare che l’Analog Jolt Controller 2 è un ottimo acquisto per chi vuole risparmiare ma allo stesso tempo cerca un prodotto affidabile, di robusta costruzione e duraturo.

Pro

  1. Design accattivante
  2. Facile programmazione dell'auto-fire
  3. Buona vibrazione

Contro

  1. Impugnatura massiccia
  2. Dislocazione errata dei tasti

Siti utili

  1. Sito del produttore
  2. Sito del distributore italiano

Sin dalle prime immagini della PlayStation 2 apparse su internet, si sono subito notate la futuristica estetica e i colori inusuali per una console. Tenendo conto di questi fattori molte case produttrici di periferiche “non originali” hanno orientato i loro progetti su di essi. Prima fra tutte c’è Joytech, che nella line-up iniziale dedicata alla nuova nata in casa Sony, ha incluso un joypad dalle linee sinuose e dai colori più adatti a questa, il nero e il blu.