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Kingdom Hearts III arriva su Xbox One, la nostra prova

Una breve sessione di Kingdom Hearts III su Xbox One: ecco cosa ne pensiamo.

PROVATO di Marco Perri   —   12/06/2018

Per chi scrive, questo è effettivamente un momento storico: sono passati 12 anni dalla release europea di Kingdom Hearts II su PlayStation 2 e da allora è cambiato veramente tutto, anche più di quello che potevamo pensare. Kingdom Hearts però, è rimasto molto simile: questo terzo episodio del brand Square-Enix è forse il miglior tributo possibile a quella generazione cresciuta con il cross-over Disney, un universo vibrante e sognante in cui lasciarsi cullare da un Nomura al tempo ispiratissimo nella definizione dell'ambientazione, dei personaggi, delle meccaniche. Forse la più grande novità del momento è che il franchise arriva su console Microsoft, il che lascia intendere che quando giungerà il momento, Square-Enix non esiterà a portare tutta la saga su PC o su future console Nintendo. Indipendentemente dal futuro, il presente lo abbiamo toccato con mano sullo showfloor Microsoft, dove era presente una breve demo: l'abbiamo testata senza pensarci una seconda volta.

Kingdom Hearts III arriva su Xbox One,  la nostra prova

Motore...azione

C'è da dire che quando l'Unreal Engine 4 è implementato bene, i risultati si vedono. C'è stato un tempo - piuttosto lungo - in cui Square-Enix non ha saputo lavorare con i motori occidentali: complice una certa difficoltà congenita legata alla lingua differente, i giapponesi hanno impiegato più tempo a padroneggiare l'utilizzo di tool esterni, pertanto se li sono sviluppati in autonomia, con risultati altalenanti. Questa volta potete stare tranquilli: Kingdom Hearts 3 è bellissimo da vedere, ancora più di quanto ci aspettavamo visto che la build girava su Xbox One X. La pulizia video è talmente evidente che il Toy Box (l'ambientazione ispirata a Toy Story) risulta assolutamente perfetto nella trasposizione: è chiaro che non deve essere facile ricevere l'approvazione di Disney nell'utilizzo dei suoi asset, ma ci sembra che Square-Enix abbia fatto un lavorone sul fronte tecnico di modellazione dei personaggi e regia delle cut-scene. Queste ultime sembrano un film in CG mentre le parti in-game sono destinate a essere molto fluide, sui 60 fotogrammi al secondo, tranne nelle situazione concitate in cui quel numero diminuisce, ma siamo certi verrà sistemato prima del lancio. La quantità di nemici a schermo, per ora, è nella media: non abbiamo ricevuto ondate da decine di nemici né particolari assalti, seppur a schermo avessimo un buon numero di Shadow, Blu Ciccio e Notturno Rosso. Una demo abbastanza veloce, giusto il tempo di ripulire la stanza di Andy, recuperare un tesoro e uscire dalla finestra per trovarsi nel giardino fuori casa. Gli ambienti sono luminosi, perfettamente ricreati in maniera quasi maniacale, le geometrie dei modelli poligonali regalano soddisfazioni senza prezzo per i fan di quegli universi. Una cosa, a Square-Enix, non si può negare: può trovare problemi nello sviluppo, può scomparire, può far perdere traccia di sé ma se il progetto - per qualche miracolo - esiste ancora, Square ci prova (e sa come riuscire) a farlo rimanere dentro le aspettative e forse superarle.

Evoluzione?

Dunque, non ci accontentiamo di una sessione su Xbox One X di un quarto d'ora per prendere posizione, ma c'è da dire che il gameplay è effettivamente quanto già espresso a più riprese dalla saga. Il punto di avanzamento ci ha permesso di godere di scatto, volo e un paio di mosse speciali. Funziona tutto, è il Kingdom Hearts 3 che ci aspettavamo, seppur la speranza è riposta in un approccio che permetta al combattimento di essere fluido, dinamico, preciso più di quanto provato con mano.

Kingdom Hearts III arriva su Xbox One,  la nostra prova

Siamo anche curiosi di scoprire le speciali: quella a disposizione ci è sembrata più piacevole da vedere che particolarmente incisiva, ma siamo certi ce ne siano a dozzine nel gioco completo. Kingdom Hearts 3 sarà pieno di momenti di gameplay differenti dal canonico, una dimostrazione l'abbiamo avuta nella build: la terza fase ci ha messo in mezzo a un combattimento con dei robot, Sora a bordo di uno di essi e il resto della compagnia a combattere a terra. Banalmente, avevamo solo due tasti a disposizione, uno per il combattimento in mischia e un altro per quello a distanza. Abbiamo concluso facilmente la demo e la sensazione che ci ha lasciato addosso il titolo Square-Enix è di un prodotto con un potenziale enorme che non deve essere in alcun modo sprecato.

CERTEZZE

  • Artisticamente splendido
  • Sembra pieno di contenuti
  • Il ritorno di un episodio numerato

DUBBI

  • Robustezza del gameplay nel lungo termine