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Marc Ecko's Getting Up - Anteprima

Fare la rivoluzione coi graffiti? Tra poco si potrà!

ANTEPRIMA di Rosario Salatiello   —   08/02/2006
Marc Ecko's Getting Up - Anteprima
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Da “Toy” a mito

Ci troveremo all’inizio della storia ad impersonare Trane, un “toy” (writer alle prime armi) dotato però di grandi capacità per diventare un grande writer. Per fare ciò dovrà fin dall’inizio del gioco mettersi contro le altre crew di graffitisti della città di New Radius in una lotta senza esclusioni di colpi, a suon di bombolette spray ed, ovviamente, di sane scazzottate in strada. Ma la trama di Getting Up non si riduce ad una lotta tra gruppi di graffitisti rivali: Trane verrà infatti a conoscenza delle attività criminose del sindaco di New Radius ed intraprenderà una lotta contro il potere corrotto avvalendosi soprattutto di ciò che sa fare meglio, i graffiti. La strada per portare tutto alla luce sarà dunque molto difficile e anche se il protagonista potrà contare su alcuni amici, dovrà tenere sempre gli occhi aperti difendendosi sia da tutti i membri delle altre crew, sia dagli scagnozzi del sindaco corrotto.
Procedendo sempre più nello specifico delle meccaniche di gioco di Getting Up, vale la pena soffermarsi sul menu principale, dal quale scegliere le varie missioni disponibili ma soprattutto i numerosi extra che saranno a disposizione del giocatore nella versione finale: potremo infatti ammirare il book (quaderno dove vengono annotati gli schizzi e i progetti dei graffiti prima della loro realizzazione) di Trane ma soprattutto quello di leggendari writers, rivedere i contenuti speciali sbloccati durante il gioco, visualizzare le statistiche varie sul profilo corrente di gioco come la reputazione, i graffiti realizzati, tutte le foto scattate alle leggende ed i segreti svelati. Sarà inoltre possibile raccogliere brani musicali durante le fasi di gioco da sentire poi tramite l’utilizzo dell’iPod di Trane.

Marc Ecko's Getting Up - Anteprima
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Graffiti, che passione!

Una volta passati per il menu principale e scelta la missione, è il momento di passare a vedere cosa ci offrirà Getting Up in termini di gameplay. L’interfaccia di gioco si presenta molto intuitiva, riassumendo i tre aspetti fondamentali per la vita e il successo di Trane (energia, abilità e reputazione) in altrettante barre colorate visibili in alto a sinistra sullo schermo.
Dato che lo scopo principale del gioco è quello di fare graffiti e che il protagonista non è uno qualunque, il team di sviluppo ha introdotto tra le abilità di Trane quella dell’intuito, attraverso il quale sarà in grado di riconoscere i punti migliori per i graffiti, i pezzi delle leggende (fotografando i quali migliorerà la propria abilità) e tutti gli altri oggetti bonus sparci per New Radius. Per realizzare i graffiti avremo a disposizione tutti gli strumenti che i veri writers utilizzano, come bombolette varie, rulli, posters e chi più ne ha più ne metta, con la possibilità di sbizzarrirsi nella creazione di graffiti free form o dei pezzi, degli specialissimi graffiti che fatti nei posti giusti contribuiranno in maniera sensibile all’accrescimento della popolarità di Trane.
Come abbiamo già avuto modo di vedere però, la vita del writer non sarà fatta di soli pane e graffiti, visto che molto spesso Trane si troverà a doverle menare di santa ragione per non farsi sopraffare dai membri delle crew rivali. In un sistema di combattimento che già da ora sembra avere poco da invidiare ai picchiaduro di una volta, sarà possibile effettuare prese, combo di attacco e di parata-attacco ed addirittura ricorrere a particolari insulti per umiliare pubblicamente gli avversari. Non mancano inoltre le armi “di fortuna” come mazze, bidoni e quant’altro si possa trovare per strada, utilissime anche negli attacchi di sorpresa, attraverso i quali dunque viene introdotta anche una mini-modalità stealth: niente che ovviamente possa concorrere con Metal Gear Solid o Splinter Cell, ma capirete che mettendo insieme tutte le caratteristiche di gioco elencate finora di sicuro a Getting Up non mancherà l’originalità.

Marc Ecko's Getting Up - Anteprima
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Evviva l'hip-hop

Lo stile, la cultura e soprattutto il mestiere principale di Marc Ecko si riflettono immancabilmente sul gioco, creando un’atmosfera hip-hop che nel prodotto finale crediamo risulterà piacevole anche per chi non è vicino a questa cultura. Andando più nel dettaglio tecnico, le animazioni appaiono di buonissima fattura mentre probabilmente per quanto riguarda le texture si sarebbe potuto fare qualcosina in più.
La colonna sonora sarà ovviamente curatissima, con brani hip-hop selezionati ed addirittura cantati da Ecko in persona, mentre le voci della localizzazione italiana non sono purtroppo ai livelli di quelle originali, appartenenti tra i tanti a Talib Kweli, Rosario Dawson, Giovanni Ribisi, Brittany Murphy, ma possiamo dire che comunque non sembrano stonare con l’ambientazione di gioco.
Concludendo, dato che il gioco è ormai quasi in dirittura d’arrivo, non posso che darvi appuntamento a breve per la recensione completa, mettendovi già da questo momento al corrente di tutte le ottime potenzialità di cui Getting Up è dotato: sicuramente non verrà ricordato come un capolavoro del genere videoludico, ma porterà con sé un tocco di originalità e colore che molti altri titoli avranno da invidiargli. Del resto se non è colorato e originale un graffito, cosa lo è?

Marc Ecko's Getting Up - Anteprima
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Un giro da 300 milioni di dollari

Prima di interessarmi a Getting Up, devo confessare di non avere avuto la più pallida idea di chi fosse Marc Ecko e, soprattutto, di cosa egli facesse per guadagnare la cosiddetta pagnotta. Dopo aver seguito le fasi di sviluppo del titolo di cui ci apprestiamo a leggere l’anteprima, ho avuto modo di conoscere anche la mente che sta dietro Getting Up, una mente che ha saputo creare una marca d’abbigliamento composta da indumenti ed accessori vari chiaramente ispirati alla cultura hip-hop del New Jersey, suo stato d’appartenenza. Ma Marc Ecko non è solo questo: quando la città di New York ha deciso che i graffiti non erano più accettabili, egli si è infatti schierato in prima linea per difendere questa forma d’arte e tutti i cosiddetti “writers”, coloro che dipingono i muri delle città, di cui anch’egli fa parte.
Non contento del proprio successo nel campo della moda ha deciso di cimentarsi anche nel ruolo di game designer, con delle premesse davvero niente male per Getting Up, ma bando alle ciance: scopriamole insieme!

Per l'occasione pubblichiamo un filmato assolutamente esclusivo estratto dall'edizione italiana del gioco che potete scaricare dalla nostra Area Files a questo indirizzo!