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Medieval: Total War

Quando Shogun: Total War arrivò sul mercato un paio di anni fa, la comunità degli appassionati di strategia rimase davvero soddisfatta dalla sua impostazione così originale ed appassionante, frutto di un sapiente mix tra la parte tattica e quella strategica. Ora con Medieval: Total War , il secondo capitolo di una serie destinata a durare a lungo, è il momento di partire per le crociate insieme a Paolo Bersani in una anteprima davvero...storica!

ANTEPRIMA di La Redazione   —   06/07/2002
Medieval: Total War
Medieval: Total War

Finalmente a casa nostra...

Le features del gioco in uscita parlano letteralmente da sole: fino a 10.000 (ma si parla addirittura di 15.000) unità presenti contemporaneamente sul campo di battaglia, un'infinità di battleground che vanno dall'arida Africa del Nord a un po' dappertutto in Europa, 12 Fazioni (civiltà) di cui assumere il controllo, ognuno con uno stile personalizzato, oltre alle ovvie differenze di tipo di unità, colori e modalità.
Ma si potrà anche impersonare leggendari eroi dell'epoca, da Giovanna d'Arco al Barbarossa passando per Riccardo Cuor di Leone o addirittura completare storiche campagne come le Crociate, la Guerra dei Cent'anni o l'Invasione Mongola (già presente nell'espansione di Shogun). E per chiudere in bellezza, ci sarà pure la possibilità di assaltare castelli con decine di diversi armi da assalto, che variano da fazione a fazione. Insomma, qualcosa di veramente epico, persino se confrontato al già ottimo Shogun.
Non vogliamo ora fermarci ad analizzare le varie possibilità tattiche offerte del gioco, lasciando questo alla recensione vera e propria (anche perchè nel momento in cui leggerete quest'anteprima gli sviluppatori stanno sistemando qualche bug minore o ritoccando qua e là); diciamo soltanto che le possibilità sono davvero varie e lasciano ben poco al caso, esattamente lo stesso per quanto riguarda la diplomazia (avrete persino la possibilità di proporre matrimoni d'interesse per un'alleanza o evitare una guerra)..

Medieval: Total War
Medieval: Total War

Un'esperienza a 360°

Una nota a parte merita la soundtrack..apparentemente nulla di speciale all'inizio, la vedrete salire decisamente di tono in modo dinamico all'avvicinarsi di una battaglia, piuttosto che alla fine (poco felice) della stessa. Qualcosa di molto suggestivo ed entusiasmante, non c'è che dire. Insieme al gioco saranno presenti inoltre un Battle Editor con cui creare battlegrounds sempre nuovi e un Historical Battle Editor, che permetterà di settare qualsiasi dettaglio riguardante le Campagne di gioco.
Notare che trattasi dei 2 tool con cui gli sviluppatori hanno creato il gioco.. Naturalmente non manca il multiplayer, a cui gli sviluppatori fanno affidamento per incrementare ulteriormente la longevità del gioco. Ma il single player di tempo ve ne porterà via parecchio, ve lo assicuro. Il coinvolgimento è totale e il titolo da consigliare, oltre a chi ha già giocato e apprezzato Shogun, a qualsiasi fan degli Strategici in real-time piuttosto che a chiunque voglia provare un'esperienza di gioco full-immersion.
Osservare come in film gigantesci eserciti che si affrontano su una collina piuttosto che in un deserto, con un dettaglio accuratissimo e un sonoro di questa qualità indurrebbe quasi a lasciarsi sprofondare in poltrona per godersi lo spettacolo, se non fosse per l'esigenza di cambiare tattica spesso e volentieri.
In attesa della fine dell'estate dove potremo finalmente goderci le fatiche della Creative Assembly, Medieval: Total War è decisamente promosso a pieni voti, e una volta tanto sembrerebbe che 2 anni di attesa per questo secondo capitolo della saga di Total War, sia davvero valsa la pena aspettarli.

Medieval: Total War
Medieval: Total War
Medieval: Total War
Medieval: Total War

Shogun, il grande vecchio

Quando nell'ormai lontano 2000 mi capitò tra le mani una copia di Shogun: Total War lo accolsi freddamente, come in presenza di un qualsiasi titolo che non avrebbe lasciato minima traccia nell'ambiente videoludico. Che toppavo alla grande non devo stare qui a spiegarvelo io. Shogun irruppe tra i fans degli strategici in tempo reale come una ventata d'aria fresca che aspettavano da tanto, troppo tempo.
La possibilità di far combattere eserciti di centinaia di unità in tempo reale senza rallentamenti (perlomeno dovuti al motore), con una grafica a dir poco spettacolare e sbizzarrendosi con decine di tattiche diverse era il sogno di un esercito di videogiocatori. Questo è il motivo principale per cui il titolo dei Creative's Assembly ha avuto un successo quasi clamoroso, praticamente dal nulla. Shogun dava la possibilità di immergersi nell'atmosfera del giappone dei Samurai, e di intraprendere colossali battaglie nell'arco di un centinaio circa.
Medieval cambia invece completamente ambientazione, lanciandosi nella meglio conosciuta (almeno da noi) Europa medievale, forse ancora più ricca di fascino..