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I migliori platform 2D Nintendo di sempre

Riscopriamo insieme il meglio della (sterminata) produzione platform di Nintendo

SPECIALE di Claudio Camboni   —   08/07/2018

Nintendo è la grande mamma di tutti i videogiocatori: ci culla, ci vizia, ci ha fatto crescere con i sani principi. Ma la storica casa con sede a Kyoto è anche quella che ha ridefinito il concetto stesso di genere platform, perfezionandolo, elevando il suo gameplay a vette altrimenti irraggiungibili creando giochi fuori da ogni schema fino ad allora conosciuto. Nintendo da sempre ha saputo "andare oltre" con una propria visione delle cose differente da tutti gli altri. Ha tracciato un solco da dove non si torna più indietro, con prodotti raffinati, dalla giocabilità perfetta e perfettamente bilanciata, riuscendo a piacere a un pubblico trasversale come nessun altro videogioco aveva saputo fare: uomini, donne, ragazzi, bambini. Tutti possono giocare a un platform Nintendo perchè i suoi giochi sono alla portata di chiunque voglia divertirsi. Nel 2018, l'anno dei giochi perennemente connessi a internet, l'epoca dei titoli in multiplayer massivo, dei software dalla grafica sempre più reale e vicina alla realtà, Nintendo è ancora lì, tranquilla e beata, che sforna i "suoi" platform come faceva trent'anni fa. Con il suo solito piglio, la sua solita genialità e come sempre la voglia di creare qualcosa che nessun altro avrebbe il coraggio e la capacità di fare. Nell'anno anche di Nintendo Switch e i suoi ultimissimi Donkey Kong e Kirby, vogliamo riportare le lancette dell'orologio a qualche tempo fa. Riscopriamo insieme cinque tra i migliori platform 2D Nintendo di sempre.

5. New Super Mario Bros (Nintendo DS)

Partiamo citando uno degli ultimi platform 2D che vedono come protagonista il nostro Super Mario nazionale. New Super Mario Bros è uscito a metà 2006 su Nintendo DS, risultando fin da subito campione assoluto di incassi sia in Giappone (tra i videogiochi più venduti della storia nipponica) che negli USA e in Europa. Alla fine del suo ciclo vitale questo splendido titolo aveva fatto registrare la cifra record di 31 milioni di copie senza mai essere stato inserito in un bundle (al contrario del primo Super Mario Bros, ad esempio, che era dato insieme al NES). New Super Mario Bros fu anche un grandissimo successo di critica internazionale, con voti che oscillavano tra il 9 e il 10 e una media tra le più alte di sempre: un gioco completo, lungo, appassionante, dalle meccaniche perfette e soprattutto divertente all'inverosimile hanno decretato che diventasse uno dei migliori videogiochi della storia di questa appassionante forma artistica di divertimento.

4. Wario Land 3 (Game Boy)

Wario Land 3, conosciuto in Giappone come Wario Land 3: Fushigi na Orgel (il misterioso carillon), è un altro splendido platform tra i tanti sfornati da Nintendo in tutta la sua gloriosa storia. Parliamo di un titolo più vecchio del sopracitato New Super Mario Bros: siamo nel 2000, quando le paure per il "millennium bug" erano appena passate, quando succedeva il disastro dell'aereo Concorde e la Lazio vinceva il suo ultimo scudetto. Insomma, un'epoca ormai troppo lontana ma che per molti sembra dietro l'angolo. Nei negozi si trovava ancora il mitico Game Boy con la sua variante Game Boy Color, e proprio nel mese di maggio ecco uscire un capolavoro assoluto: proprio Wario Land 3. Per certi versi ancora più intrigante e divertente del canonico Super Mario, era un titolo diverso dai precedenti. Il suo sviluppo era lineare innanzitutto, si affrontavano i livelli con un ordine prestabilito, all'interno dei quali dovevamo trovare quattro tesori nascosti in altrettanti forzieri, che a loro volta andavano aperti con altrettante chiavi nascoste chissà dove.

3. Super Mario World (Super Nintendo)

Nel 1990 usciva uno dei capisaldi dell'intrattenimento di quell'epoca: Super Mario World per Super Nintendo era il non plus ultra della grafica e del divertimento casalingo, sogno bagnato di ogni adolescente appena dopo Postalmarket e i video musicali di Sabrina Salerno. Super Mario era all'apice del suo successo con un titolo che, grazie alle capacità del nuovo hardware, faceva vedere cose bellissime e proponeva un gameplay ancora una volta impeccabile e perfetto. Per la prima volta nella storia compare il nuovo personaggio di Yoshi, che a breve diventerà una vera e propria icona Nintendo esattamente come Mario e Luigi. Il titolo ha avuto un enorme successo commerciale (con più di 20 milioni di copie all'epoca) e svariate edizioni successive, sia fisiche che in digitale sulle ultime console Nintendo (Wii e Wii U). Oltre a prevedere una modalità multigiocatore, Super Mario World era il primo titolo della serie nel quale era possibile ripetere i livelli precedentemente completati per scovare nuove scorciatoie o prendere le "monete di Yoshi".

2. Yoshi's Island (Super Nintendo)

Se Super Mario World era in realtà Super Mario Bros 4 (così era conosciuto effettivamente in Giappone), il suo seguito naturale fu invece Yoshi's Island, uscito ben cinque anni dopo a fine dell'anno 1995. Nelle meccaniche di gioco vengono introdotte nuove azioni mai viste prima in un titolo del genere. Innanzitutto la concezione stessa di "salute" e di "morte" del personaggio: laddove prima bastava toccare un nemico, in questo gioco Baby Mario scende dalla groppa di Yoshi e inizia a volteggiare all'interno di un palloncino. Se riusciamo a recuperarlo in pochi secondi, questi sarà salvo e potremmo tornare a cavalcare il nostro dinosauro preferito, altrimenti toccherà iniziare dal check point precedente. Anche il modo di attacco era totalmente nuovo, sfruttando la lunga lingua di Yoshi e la capacità infinita di inghiottire i nemici e risputarli come proiettili. L'uso che Nintendo aveva fatto dell'hardware Super Nintendo, inoltre, era semplicemente sbalorditivo. Un nuovo mondo con un concetto di grafica totalmente innovativo fatto di colori acquerellati, sfondi dipinti, ambientazioni che sembrano uscite dai pastelli di un bambino nonché una miriade di animazioni. Un cult senza tempo.

1. Super Mario Bros 3 (Nintendo Entertainment System)

Citare in prima posizione il "classico" Super Mario Bros ci sarebbe sembrato troppo facile e banale. Vogliamo invece rendere omaggio al terzo capitolo della saga, ancora sul primo e intramontabile NES, che vide luce nel lontano 1988 in Giappone e nel 1991 in Europa, quando già un certo Super Nintendo era sulla soglia di casa. Super Mario Bros 3 prendeva quanto di meglio era stato creato dai precedenti due capitoli e ne migliorava esponenzialmente il gameplay, la quantità di cose da fare, come farle e il contesto grafico nel quale tutto girava attorno. Oltre a prevedere una modalità multigiocatore a turni, la cartuccia di SMB3 utilizzava il famigerato MMC3 (Memory Management Controller) per aumentare le prestazioni grafiche della console, permettendo di creare alcune cose altrimenti impossibili sull'hardware originale del NES. Ricordiamo infatti che le console di nuove generazione mostravano già cose eccellenti e gli ultimi giochi di NES e Master System erano largamente indietro tecnicamente. Nonostante ciò, SMB3 fu ovviamente un successo strepitoso sia di critica che di pubblico, risultando uno dei migliori platform 2D della storia e di Nintendo stessa, con quasi venti milioni di pezzi venduti e introiti per più di 500 milioni di dollari solo per Nintendo of America. Se non l'avete mai giocato, lo potete recuperare nelle virtual console di quasi tutte le ultime console Nintendo.