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Le migliori pubblicità del mondo dei videogiochi

Analizziamo quali sono i migliori spot della storia dei videogiochi.

SPECIALE di Mattia Armani   —   15/07/2020

Negli ultimi quarant'anni l'immagine che il mondo ha dei videogiochi è cambiata a più riprese. Dapprima scoperta scientifica, per qualche tempo moda e infine fenomeno globale, per lungo tempo è stato considerato alla stregua di un semplice giocattolo, nonostante le avveniristiche simulazioni PC e i numerosi capolavori su console. Sappiamo bene che c'erano manipoli di giovani virgulti che ne difendevano i pregi avveniristici, costruendosi tra l'altro un doloroso futuro nell'editoria dei videogiochi, ma per molti si trattava semplicemente di giochini, di trastulli equiparabili a quei pupazzetti ritenuti tecnologicamente avanzati perché capaci di simulare sommariamente alcune non sempre eleganti funzioni umane. Poi quella trascinante forza evolutiva che fa da spina dorsale al videogioco ha prevalso e nel corso degli anni 90 tutto è cambiato, a partire dalle pubblicità.

Dalla pubblicità da fast food a quella firmata dai grandi registi

Erano comunque bei tempi quelli della doppia libidine di Jerry Calà, di Giochi Preziosi che costringeva i giocatori di calcio a slogarsi la mascella, dei rumorosi spot giapponesi, dei polli che corrono in mezzo agli zombie e di un gasatissimo Jovanotti che provoleggiava davanti a un NES, frammento di un'epoca che si è trasformata in uno struggente ricordo d'infanzia nella materia grigia di molti giocatori stagionati. Ma quel modo rumoroso di proporre e di vivere i videogiochi ha anche rallentato l'avvicinamento del grande pubblico alla dimensione più matura di un medium che già contava titoli adulti, esperimenti interessanti e veri e propri capolavori, tanto per narrativa che per gameplay. Sia chiaro i protagonisti principali delle pubblicità dell'epoca erano platform, shoot'em up e racing che hanno fatto la storia del videogioco, ma sono stati loro stessi sacrificati nel nome di campagne promozionali non molto dissimili da quelle dei fast food. Poi negli anni novanta la grafica si è fatta più realistica, il pubblico è cambiato e la pubblicità ha inseguito entrambi trasformandosi gradualmente fino a regalarci, a cavallo tra lo scorso millennio e quello appena iniziato, perle memorabili che hanno trasformato la comunicazione nel videogioco. Per questo non possono mancare nella nostra selezione delle migliori pubblicità del videogioco. Sappiamo bene che il videogioco è fatto anche di fidelizzazione e di suggestioni personali, così come sappiamo che non tutti gradiscono le pubblicità criptiche, per qualcuno fin troppo pretenziose, mentre altri sono ancora legati alla dimensione più giocosa del medium, scevra da tecnicismi e messaggi subliminali. Ma ci sono alcuni spot che trascendono questo tipo di considerazioni grazie a una potenza evocativa unica, in alcuni casi tale da lasciare un segno indelebile nella storia del nostro passatempo preferito.

Mortal Kombat - Mortal Monday

Se c'è un videogioco che ha messo in luce il lato più maturo del videogioco questo è Mortal Kombat, non certo un capolavoro per profondità narrativa narrativa né il primo titolo violento in circolazione ma un titolo di enorme successo, che ha scatenato una polemica internazionale con una messa in scena all'epoca realistica e dannatamente violenta tra decapitazioni, cuori strappati ancora pulsanti e piogge di femori. Abbastanza per mettere in discussione la concezione che il videogioco fosse una roba per bambini, cosa ribadita con la pubblicità Mortal Monday, in qualche modo antesignana dello spot Mountain di PS2 e ripresa dallo spot di Mortal Kombat X famoso per Chop Suey! dei System of a Down. D'altronde si tratta di uno spot evocativo con adulti, ragazzi e ragazze che si precipitano verso un'immaginaria arena, invadendo le strade di una metropoli al grido di Mortal Kombat, un campionamento diventato poi celebre in ogni dove grazie alla colonna sonora della pellicola.

PlayStation - Mental Wealth

Creato nel 1999 da Chris Cunningham, lo spot Mental Wealth è probabilmente il più rappresentativo di una serie di pubblicità che affiancano il videogioco a suggestioni create da registi celebri, celebrando la potenza e la profondità dell'intrattenimento digitale senza che questo venga menzionato. Questo tipo di campagna, confluita in un modo di fare videogiochi di stampo cinematografico che oggi è uno dei pilastri dell'offerta di PlayStation, conta anche Le Petit Chef del 1998, il celebre The Third Place di David Lynch del 2000 e Mountain di Frank Budgen del 2003. Inoltre numerose pubblicità internazionali riprendono questo stile, pur menzionando esplicitamente una qualche parte dell'offerta Sony. Ma l'immagine di Mental Wealth, deformata digitalmente e accompagnata da un messaggio motivazionale che può essere solo vagamente ricondotto al gioco, è rimasta nell'immaginario collettivo, evidenziando quanto la potenza del messaggio alle volte sia più importante del messaggio stesso.

Xbox - Mosquito

Anche Xbox, pur senza distaccarsi del tutto dal messaggio legato al gioco, ha tentato la strada delle pubblicità d'autore e lo ha fatto in particolar modo con due spot controversi, il secondo dei quali è giustamente considerato un piccolo capolavoro, tanto evocativo quanto disturbante. Il primo lo conosciamo bene ed è il celebre Life is Short, Play More, una semplice ma efficace rappresentazione di quell'effimera natura dell'esistenza umana che risultando un pensiero scomodo per molti ha portato al bando. Anche per questo lo apprezziamo, ma non quando Mosquito, uno spot che parla del gioco partendo dalle zanzare, metafora ci come la vita diventi un orrore fatto di sangue, riti ripetuti e morte, quando il divertimento viene meno. Il tutto rappresentato con immagini disturbanti che si alternano a momenti dal respiro epico in quello che è un piccolo capolavoro di montaggio audio e video.

Gears of War - Trailer Mad World

Araldo di una Xbox 360 che avrebbe dovuto essere svantaggiata, ma che ha lasciato il segno anche dal punto di vista tecnologico, Gears of War ha colpito nel segno sfruttando il suo comparto tecnico per creare una delle pubblicità più suggestive di sempre. Al centro di tutto un mondo in rovina, eroi massicci eppure minuscoli di fronte alla minaccia e una colonna sonora in grado di esaltare ogni singolo secondo di un ibrido tra trailer e pubblicità che ancora oggi è considerata da molti il miglior pezzo di advertising realizzato, almeno in parte, con un motore di gioco.

Halo 3 - Trailer Believe

Altro pezzo da novanta della scuderia di Xbox 360, non a caso la console Microsoft di maggior successo, Halo 3 ha avuto la sua bella dose di trailer e pubblicità, tutte sostenute alla grande da una colonna sonora impressionante. Ma lo sparatutto che ha contribuito a cambiare l'illuminazione nei videogiochi può vantare uno degli spot più sorprendenti, dettagliati e potenti che si ricordino. Ci riferiamo allo spettacolare Believe, un suggestivo viaggio in un diorama che, a tratti animato, risulta perfetto per evidenziare il connubio tra ampiezza e dettaglio che figura tra le caratteristiche di punta della serie di sparatutto creata da Bungie.

The Elder Scrolls V: Skyrim - Trailer di annuncio

Altro ibrido tra spot e trailer, il debutto ufficiale di Skyrim è di quelli destinati a rimanere nella memoria dei videogiochi tanto quanto il gioco che rappresenta. D'altronde, pur essendo rigido, legnoso e in parte nato già vecchio, il colossal Bethesda è anche un gioco immenso, pieno di poteri, di scorci, di segreti e di draghi, tutti protagonisti di un trailer che trasmette ancora un tasso di epicità travalicante, grazie a quel Fus Ro Dah, diventato l'anima di un sacco di video in cui persone vengono proiettate malamente in un gran numero di situazioni, che esplode all'incendiarsi di un brano splendido, pezzo di una colonna sonora che nell'economia di Skyrim ha lo stesso peso delle grandi montagne da scalare davvero e delle suggestive visuali di un titolo rozzo ma dal respiro unico.

Halo 3: ODST - Trailer We Are ODST

Il trailer live action di ODST, realizzato con qualità cinematografica, se la batte con il trailer di Reach e come quest'ultimo è uno di quei pezzi di advertisement capaci di centrare perfettamente il messaggio che nel caso di questo spin off guarda al mondo intorno a Master Chief, laddove uomini normali si allenano, soffrono e combattono. Un qualcosa reso perfettamente da un lungo video che si avvale dello splendido arrangiamento di Light of Aidan's "Lament", creato da un Gareth Williams in gran forma. Perfetta per fare da introduzione a un capitolo atipico che vira verso il noir, cosa che ha fatto storcere il naso a molti, ma che regala emozioni grazie all'atmosfera, alla qualità dei racconti che emergono dalla città distrutta e al design che esalta la già ottima dimensione cooperativa di Halo 3.

PlayStation 4 - Spot Perfect Day

Di pubblicità che puntano sul proiettare il giocatore nel videogioco ne abbiamo viste davvero parecchie. Tra i pezzi forti della categoria ci sono il già citato Mountain di PlayStation 2 reso unico dall'evocativa colonna sonora di Shirley Temple, lo spot Standoff di Xbox 360 creato per l'efficace campagna Jump In e il potente spot tv di Call of Duty Black Ops, primo di una serie di spot che hanno visto anche comparsate famose, come quella di Robert Downey Junior. Ma quello più riuscito è probabilmente Perfect Day. Anche in questo caso, come per Mountain, l'apparente attrito tra le immagini e la colonna sonora genera un mix esplosivo che celebra il connubio tra spettacolare violenza e spensierato divertimento che solo il videogioco sa mettere in scena.

The Last of Us - Spot per la TV

Come altre pubblicità anche quella di The Last of Us punta i riflettori sull'immersione del giocatore, ma lo fa in modo elegantemente suggestivo, mettendo al centro dell'immagine un uomo qualsiasi. Un tipo benestante, in una moderna casa che si trasforma in Joel mentre il mondo alle sue spalle si altera, decade, si sgretola e si deforma in quell'incubo che i due protagonisti del titolo devono affrontare per poter sopravvivere.

Strafe - Trailer stile anni 90

Nella nostra classifica non può mancare un pizzico del mercato indie e della sua vena vintage che si esprime con forza brutale nel trailer di Strafe, un cruento omaggio alle facili esaltazioni dell'epoca di Zio Tibia, dell'horror grottesco, di Mortal Kombat e di Quake. Non a caso Strafe guarda proprio a quest'ultimo recuperandone in parte lo spirito e regalandoci un gameplay niente male. Manca però, almeno in parte, il bersaglio del bilanciamento e della profondità, due elementi che sono sempre più importanti anche nell'affollato panorama dei roguelike. Lo spot, invece, centra perfettamente il bersaglio.