0

Mortal Kombat: Armageddon - Recensione

Dopo l'uscita delle versioni PS2 e Xbox, l'ultimo episodio della serie Mortal Kombat arriva anche su Wii, pronto ad approfittare dell'innovativo sistema di controllo della console Nintendo.

APPROFONDIMENTO di Tommaso Pugliese   —   06/07/2007

La forza dei numeri

L'introduzione di Mortal Kombat: Armageddon ci mostra un regno mistico ormai sull'orlo del collasso a causa dei numerosi combattimenti e degli ancor più numerosi guerrieri che negli anni si sono ritrovati sul medesimo piano della realtà per affrontarsi a suon di colpi mortali. Gli antichi dei decidono dunque di mandare il loro lottatore più forte, un essere infuocato di nome Blaze, per porre fine a tutti gli scontri sterminando i contendenti. Dunque stavolta il torneo sarà una lotta senza quartiere tra tutti i personaggi di Mortal Kombat (più di sessanta!) per decretare chi avrà il diritto di fronteggiare la nuova minaccia e raggiungere il potere degli dei. Dopo la sequenza animata, è forte la voglia di lanciarsi in battaglia per valutare il livello degli avversari in questo nuovo episodio, ma bisogna per forza di cose seguire un tutorial per capire come gli sviluppatori Midway hanno tradotto il sistema di controllo del gioco su Wii. Per prima cosa, bisogna dire che Armageddon può essere giocato anche utilizzando il Classic Controller o il joypad GameCube, ma ovviamente è usando il connubio Wii-mote / Nunchuck che si ha la possibilità di eseguire le mosse speciali e le Fatality muovendo nell'aria il telecomando. I comandi sono stati organizzati in questo modo: lo stick analogico del Nunchuck muove il personaggio, mentre con il pulsante Z si para e con il pulsante C si cambia stile di lotta fra i due disponibili per ogni guerriero. Per quanto concerne il Wii-mote, il pulsante A serve per effettuare la presa, e alla croce direzionale (avete capito bene) sono deputati i quattro colpi principali, modificabili a seconda della direzione in cui si va. Infine, le mosse speciali si eseguono premendo il pulsante B e muovendo il Wii-mote per costruire determinate traiettorie, ad esempio un semicerchio o andando da una parte e poi dall'altra, su e giù, ecc. ecc. Nella pratica, la rilevazione di movimento è piuttosto accurata, ma purtroppo non così tanto da farvi affidamento nelle situazioni in cui basta un colpo da una parte o dall'altra per decretare la vittoria dell'incontro: succede molto spesso che la mossa speciale non esca, con conseguente frustrazione...

Mortal Kombat: Armageddon - Recensione
Mortal Kombat: Armageddon - Recensione
Mortal Kombat: Armageddon - Recensione

Modalità di gioco

Se l'uso della rilevazione di movimento non stupisce più di tanto per come è stata implementata, diverso è il discorso relativo alle modalità di gioco, davvero numerose e corpose. Alla classica modalità “storia”, infatti, dove si affronta una serie di avversari fino ad arrivare a Blaze, sono state affiancate una modalità “survivor”, la modalità “Konquista” e l'originale modalità “Motor Kombat”. Nella “Konquista” si controlla uno dei figli degli dei anziani, con la missione di salvare il mondo mistico dal tracollo attraverso una serie di location e un gran numero di scontri che si svolgono sia seguendo la meccanica dei picchiaduro a scorrimento, sia sottoforma di incontri uno-contro-uno veri e propri. Un po' caotica nei controlli e nella gestione della visuale, questa modalità rappresenta un extra gradito soprattutto per la presenza di numerosi oggetti sbloccabili. Completamente diversa è la modalità “Motor Kombat”, che in pratica è una sorta di Mario Kart in cui i protagonisti di MK, riprodotti rigorosamente secondo uno stile super deformed, si sfidano a bordo dei propri veicoli a motore in gare estremamente frenetiche e coinvolgenti, lungo un buon numero di circuiti che scorrono velocissimi senza staccarsi mai dai 60 frame al secondo. Cimentarsi con le varie modalità ci fa guadagnare punti, che è poi possibile spendere per creare un guerriero personalizzato o per acquistare gli extra nella “Kripta”.

Mortal Kombat: Armageddon - Recensione
Mortal Kombat: Armageddon - Recensione
Mortal Kombat: Armageddon - Recensione

Realizzazione tecnica

I titoli per Wii usciti finora hanno mostrato un livello di realizzazione tecnica altalenante, che va dal mediocre al sufficiente. Stando a quelle che sono le specifiche della nuova console Nintendo, infatti, ad oggi non c'è un prodotto che davvero ne sfrutti le potenzialità e la speranza è riposta nel futuro. Mortal Kombat: Armageddon rientra in questo discorso: graficamente ottimo, molto curato sotto ogni aspetto e soprattutto dotato di un motore grafico evidentemente ottimizzato per mantenere sempre altissima la fludità, non si discosta da quanto visto nei titoli per Xbox degli ultimi periodi e dunque fa compagnia a titoli come Excite Truck per quanto concerne il livello di qualità raggiunto. Nei dettagli, abbiamo la bellezza di più di sessanta personaggi, ognuno dotato di animazioni proprie, che lottano all'interno di numerosi stage che si sviluppano sempre su più livelli. Molto spesso gli scontri portano alla distruzione di mura o quant'altro separa i contendenti da un'altra superficie su cui lottare, oltretutto con la presenza di trappole o di zone pericolose in cui è possibile far finire l'avversario per una vittoria istantanea. Non manca il sangue, che sgorga copioso anche in questo episodio, né le Fatality che da sempre contraddistinguono MK dalla concorrenza (e che in questo caso sono “personalizzabili” con il movimento dell Wii-mote). E il sonoro? Be', la voce che annuncia gli incontri e il loro esito è sempre la stessa, tenebrosa e inquietante, mentre il resto finisce per restare all'ombra dei combattimenti, soprattutto le musiche.

Mortal Kombat: Armageddon - Recensione
Mortal Kombat: Armageddon - Recensione
Mortal Kombat: Armageddon - Recensione

Commento

Forse Midway ha pensato bene di convertire Mortal Kombat: Armageddon per Wii approfittando della penuria di software (soprattutto di software valido) per questa console, e l'implementazione delle mosse speciali tramite Wii-mote alla fine non sconvolge né arricchisce l'esperienza di base. Fatto sta che il gioco presenta un livello di ottimizzazione ben al di sopra della media dei titoli multipiattaforma disponibili per il sistema Nintendo, e come picchiaduro si dimostra davvero valido e ricco di sfaccettature, a cominciare dalla presenza di due distinti stili di combattimento per ognuno dei numerosissimi personaggi. La meccanica degli scontri di Armageddon sembra avere un solo punto debole, ovvero la presenza dei “rimbalzi” che espongono il nostro guerriero a mazzate supplementari che talvolta si traducono nel game over, soprattutto quando si fronteggia Blaze. Per il resto, ci troviamo di fronte a un prodotto molto completo, estremamente longevo grazie alle varie modalità incluse e degno dell'attenzione di chiunque possieda un Wii.

    Pro:
  • Estremamente corposo
  • Tecnicamente molto valido
  • Un picchiaduro coi controfiocchi
    Contro:
  • Manca la modalità online, ma ormai siamo abituati
  • A volte frustrante

È passato davvero un sacco di tempo da quando il primo Mortal Kombat fece capolino nelle sale giochi di tutto il mondo, ponendosi come un'alternativa allo strapotere di Street Fighter 2 grazie a una serie di nette differenze: estremamente realistico (gli sprite erano di fatto attori filmati), violento come mai prima di allora e caratterizzato da una gestione dei combattimenti forse “scivolosa” ma ricca di fascino. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, la serie Midway ha trovato spazio praticamente su ogni sistema da gioco e si è arricchita di nuove sfaccettature, grazie anche ai film, ai fumetti e alle serie TV da essa tratti. Ora Mortal Kombat approda su Wii alla ricerca di qualcosa che possa rinnovarlo anche nell'esperienza di gioco.