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Need for Speed: Most Wanted

L’ultimo episodio della serie Need for Speed promette una cosmesi fuori parametro: Most Wanted, sulla carta, è il futuro dei racer.

ANTEPRIMA di Tommaso Pugliese   —   05/09/2005

Dall’ombra alla luce

Le novità introdotte in Most Wanted rispetto ai precedenti episodi di Need for Speed, in primis Underground, sono numerose. Quella che più salta all’occhio riguarda l’atmosfera visiva, con una tendenza a colori caldi, in particolare al giallo, che conferisce l’idea di una luce solare mattutina. Gare diurne, dunque, e più complicate che in precedenza, visto il ritorno delle forze di polizia: potremo essere inseguiti da numerose volanti e addirittura da elicotteri nel tentativo di arrivare primi in una delle nostre corse clandestine, e talvolta dovremo utilizzare l’ambientazione per sottrarci momentaneamente al raggio d’azione degli agenti. Si tratta di una caratteristica vista nei filmati finora rilasciati e che sarà certamente presente nella versione Xbox 360 del gioco, con qualche dubbio sulla sua fattibilità nelle versioni per console minori; più che altro per l’impietoso confronto con la nuova console Microsoft, soprattutto nel livello di dettaglio degli scenari.
Le modalità di gioco “accertate” in NFS: Most Wanted per il momento sono due: il giro libero per la città e la gara. Ovviamente il fulcro del gioco sta in quest’ultima, con il nostro alter ego virtuale impegnato a farsi una reputazione e a diventare il pilota fuorilegge più ricercato dalle forze di polizia (da qui il titolo…). Le gare si svolgono esclusivamente su circuiti urbani, generalmente rettilinei e con una certa predisposizione al traffico. Quest’ultimo rappresenterà per noi al contempo un ostacolo e un mezzo da sfruttare, in quando dovremo stare attenti a evitare incidenti ma potremo, tramite qualche manovra azzeccata, mettere una serie di ostacoli tra noi e i nostri inseguitori.

Need for Speed: Most Wanted
Need for Speed: Most Wanted
Need for Speed: Most Wanted

Quando ci sarà da superare una fase molto complicata, ad esempio un incrocio pericoloso o un tratto di strada particolarmente trafficato, potremo “rallentare” l’azione e dar vita a sequenze assolutamente spettacolari.

Veloci e furiosi

Un elemento di gioco preso in prestito da NFS: Underground è sicuramente la presenza del tuning delle auto. Le numerose vetture reali presenti nel gioco, infatti, possono essere modificate e personalizzate in vari modi, aumentandone la potenza e inserendo accessori come il NOS, capace di lanciarci come dei razzi nelle fasi salienti di una corsa. Quando questo accade, alla grafica di Most Wanted viene applicato un bellissimo effetto “blur” che rende alla perfezione l’idea di velocità e dello spostamento d’aria provocato dal nostro bolide durante la “super spinta”. Al contempo, avremo a nostra disposizione una sorta di “bullet time” limitato nel numero: quando ci sarà da superare una fase molto complicata, ad esempio un incrocio pericoloso o un tratto di strada particolarmente trafficato, potremo “rallentare” l’azione e dar vita a sequenze assolutamente spettacolari, magari coronate da incredibili salti ed evoluzioni. Si tratta di una possibilità eccezionale, che aumenta lo spessore del gioco ma che al contempo rischia di farlo diventare troppo semplice: vedremo cosa decideranno in merito gli sviluppatori…
Non mancherà il supporto per il multiplayer online, che in primis su Xbox e Xbox 360 rappresenterà una parte importante del gioco, grazie alla possibilità di sfidare avversari umani tramite modalità ancora non svelate.

Need for Speed: Most Wanted
Need for Speed: Most Wanted
Need for Speed: Most Wanted

Per il momento…

Quanto visto finora di Need for Speed: Most Wanted mette paura, soprattutto perché i filmati e i demo fanno riferimento a una versione ancora largamente incompleta del gioco, alla cui grafica non è neanche stato applicato l’antialiasing. Il discorso verte ovviamente sulla versione per Xbox 360, per la quale si trova materiale in abbondanza e che ovviamente è destinata ad eclissare le versioni Xbox, GameCube, PS2 e via dicendo. Resta da vedere, dunque, se una cosmesi inferiore su dette console rappresenterà un forte limite o meno per il successo “multipiattaforma” di un gioco che si propone di contribuire in modo deciso al lancio del nuovo mostriciattolo Microsoft. Ne vedremo delle belle…

La storia dei videogame insegna: le dimostrazioni di forza, in genere, si esplicano tramite i giochi di corse. Il senso di velocità, il numero dei poligoni e la fluidità con cui tutto scorre hanno un indubbio fascino agli occhi di chi valuta l’acquisto di una nuova console. È successo per PSone (Ridge Racer in Giappone, wipEout in Europa) e per PS2, e a quanto pare Electronic Arts e Microsoft sembrano aver fatto lo stesso ragionamento per il lancio di Xbox 360. Non a caso Need for Speed: Most Wanted era uno dei pochi titoli giocabili all’ultimo E3, con il risultato che il sottotitolo “Most Wanted”, dopo aver visto il prodotto in azione, ha assunto un significato letterale per tutti gli appassionati di racing game.