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Night Watch - Hands On

Luce e buio, bene e male, una grande guerra che dura da secoli... mixate il tutto, condite in salsa GDR e avrete Night Watch pronto e fumante su un piatto d'argento.

ANTEPRIMA di Simone Tagliaferri   —   20/06/2006

una delle caratteristiche peculiari del gioco è quella di poter viaggiare nella Twilight Zone

Troppo buio

All’inizio del gioco vi troverete coinvolti, vostro malgrado, in questo conflitto che va avanti da secoli. Ovviamente non avrete scelta e dovrete fare la vostra parte svolgendo i compiti che di volta in volta vi verranno assegnati (avete presente le classiche quest?). Come tradizione vuole il plot non sarà chiaro sin da subito. Qualche problema emergerà sin dalle fasi iniziali, ma è andando avanti nel gioco che la trama si dipanerà lungo il suo binario principale.
I primi due livelli fungono da tutorial. Le azioni compibili sono abbastanza intuitive, ma non fa mai male una rapida carrellata su tutti gli aspetti del gioco. Imparerete così a muovervi, ad attaccare, a raccogliere oggetti, ad utilizzare gli incantesimi e a muovere la telecamera. Sin da subito incontrerete anche dei personaggi che saranno essenziali per tutto il resto dell’avventura, in cui non sarete da soli. Eh già, infatti avrete la possibilità di guidare un intero gruppo di guerrieri della luce, per dare vita a scontri epici contro le forze dell’oscurità.

Night Watch - Hands On
Night Watch - Hands On

StarForce Inside

Pare che siano molti quelli interessati a conoscere che tipo di protezione è stata inserita nel gioco che intendono acquistare. Bene, nel caso di Night Watch è stata scelta la famigerata Star Force. Il codice preview pervenutoci non ha dato problemi di sorta ed il test è filato liscio come l’olio. Siete comunque avvertiti.

Nudi dati

Il sistema di controllo è di quelli classici: con il mouse ci si muove (classico punta e clicca) e si combatte (gli scontri sono a turni). C’è un inventario in basso a destra, la barra dei poteri speciali in basso al centro e i tasti dei vari menù in basso a sinistra. In alto a sinistra ci sono i ritratti dei membri del party che servono per tenere d’occhio lo stato di salute e per cambiare personaggio durante l’azione. Ogni personaggio può appartenere a tre classi (hanno dei nomi esotici ma sono assimilabili a quelle più classiche: guerrieri, maghi e sacerdoti). Ogni classe ha le sue abilità che si manifestano soprattutto durante i combattimenti (il guerriero può trasformarsi in un’animale che cresce di potenza con il salire dei livelli, il mago spara magie e così via). Una delle caratteristiche peculiari del gioco è quella di poter viaggiare nella Twilight Zone, una specie di piano parallelo in cui tutto è sfocato e ha un’aura ballerina intorno. Interessante la possibilità di utilizzare armi non convenzionali contro i nemici. Facendo parte della fazione della luce (non è possibile scegliere quella del buio) potrete utilizzare torce elettriche e armi luminose per infliggere più danno. Ovviamente in questo modo si consumano un sacco di pile magiche (che però possono essere rinvenute in giro per i livelli o acquistate nelle ferramenta magiche dove c’è il commesso magico che fa scontrini magici). Come già detto i combattimenti si svolgono a turni. L’ordine di azione è determinato in modo arbitrario: prima agirà il vostro party al completo, poi toccherà ai nemici.

Il nero non è solo dentro di noi

Ma parliamo proprio dei livelli (forse sarebbe meglio chiamarli scenari…). Questi sono… piccoli. Sì, piccoli è il termine giusto. Generalmente vi troverete ad agire su scenari limitatissimi nelle dimensioni in cui non c’è quasi nulla da fare se non attivare degli hot spot (alcune volte automatici e invisibili) che faranno partire il solito combattimento. Qualche oggetto sparso qua e là lo si trova, ma la caccia al tesoro non è divertentissima perché basta premere un tasto per visualizzare tutto ciò che è nascosto sulla mappa. La cosa peggiore è come sono stati realizzati i bordi di ogni sezione… qui da qualche parte dovrebbero esserci degli screenshot che mostrano i baratri utilizzati come confini. Beh… qualcosa di più sfumato e graduale si poteva decisamente realizzare, perché così l’effetto è veramente… non so come dirlo… che qualcuno mi trattenga… no, non ce la faccio… mi appello allo spirito di Jeff Minter (ma non portiamogli sfiga e auguriamoci che possa nutrire i suoi lama ancora per molti anni)… vedo la gente morta… vabbé, non resisto più: è un effetto mostruoso. Anf anf, che fatica. Spero che nella versione finale del gioco mettano qualcosa lì dove ora c’è il nero assoluto… che ne so, mettete una foto di uno sviluppatore che nutre un cane o una bella vampira in abiti discinti, ma non lasciate quei terrificanti baratri neri! È roba che non si vedeva più da anni (almeno nei titoli di un certo livello) e che non è tollerabile! Sorbole!

Night Watch - Hands On
Night Watch - Hands On

Che dire...

I baratri neri ci permettono di parlare di un altro aspetto del gioco che va ampiamente migliorato: il lato tecnico. Capiamo che Night Watch non è Oblivion, ma… insomma, gli scenari, oltre a presentare i già citati baratri, sono scarsamente dettagliati e presentano texture di livello piuttosto infimo. I modelli tridimensionali dei personaggi sono anch’essi poco dettagliati e ricordano moltissimo i giochi del Nintendo 64. Il lato peggiore (li ho già nominati i terrificanti baratri neri? Sì? Non lo ricordavo) è però rappresentato dalle animazioni che sono veramente scarse. La mancanza di frame si manifesta in ogni momento con scatti improvvisi, tagli da accetta con la lama rovinata e vettori che si sovrappongono in maniera antiestetica. Anche gli effetti speciali non sono niente di eccezionale e, anzi, sono anch’essi da ritoccare pesantemente: le magie non sono mai veramente spettacolari, le animazioni dei vari tipi di attacco sono barcollanti e anche i filmati (realizzati con il motore di gioco) sono decisamente poco ispirati. Speriamo, sinceramente, che gli sviluppatori passino il tempo restante dello sviluppo a sistemare questi aspetti; altrimenti rischiano di affossare completamente il gioco.

non lasciate quei terrificanti baratri neri!

Troppo buio

Sta finalmente per arrivare in Italia (e non solo) il gioco del film Night Watch, opera Russa che in patria ha riscosso un successo incredibile, ma che qui da noi è passata piuttosto inosservata. La storia è di quelle classiche: il bene e il male si scontrano tra loro influendo sul destino dell’umanità in attesa di un’apocalisse finale che porrà termine alla storia (una specie di formattone sovrannaturale…). Insomma, dei tizi con l’aura bianca si danno delle sane mazzate con dei tizi con l’aura nera, curandosi bene di non violare le regole che entrambe le fazioni hanno concordato dopo una guerra spietata (ma che vanno strette a molti). Ogni tanto, tra una mazzata e l’altra, fanno qualche considerazione filosofica che non porta da nessuna parte e poi prendono a picchiarsi di nuovo in modo selvaggio.
Da questo originalissimo plot non poteva che nascere un gioco di ruolo (e perché mai? NDpartecnicadelredattore) che mira a farci vivere le gesta di questi impavidi eroi nel loro affascinante e tenebroso mondo.