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Per un pugno di cents

C'è crisi e aumentano le tasse. Ma non dovevano diminuirle??

DIARIO di Andrea Pucci   —   22/03/2009
Per un pugno di cents

E' interessante la notizia trapelata questa settimana secondo la quale dall'autunno scorso Sony avrebbe imposto ai publisher di videogiochi (cioè tutti coloro che pubblicano un videogioco per PlayStation 3) un balzello definito "PlayStation Network download fee". In altre parole per ogni gigabyte scaricato di contenuti dalla rete PlayStation (quindi attraverso l'interfaccia della console), sia esso gratuito o a pagamento, il publisher verserà a Sony 16 centesimi. Con la differenza che se il contenuto è gratuito, la tassa sul download esisterà solo per i primi due mesi, che sono naturalmente il periodo più fervido per ogni novità. Ovviamente questa nuova regola potrebbe limitare enormemente le release di novità in anteprima e amenità gratuite varie a causa dell'enorme costo che potrebbe comportare. Tanto è vero che alcuni publisher hanno già dichiarato che quando vorranno rilasciare materiale gratuito opteranno con tutta probabilità per Internet o Xbox Live (che per i contenuti gratuito non impone alcun balzello ai publisher). La stessa cosa pone un problema particolare per le demo per PlayStation 3, il punto più critico dell'intera faccenda. Perchè se il video lo si può rilasciare ovunque, la demo no. Se facessimo un esempio per il solo Resident Evil 5, la cui versione dimostrativa pesa approssimativamente 1 gb, per non parlare dei suoi costi di sviluppo (supplementari rispetto all'intero gioco), e lo moltiplicaste per un paio di milioni di download (in tutto il mondo), avreste un costo extra per il publisher di 320.000 dollari, solo per aver scelto il PSN.
A chi si è prodigato nel cercare un commento sulla faccenda, Sony ha risposto dicendo che la cosa non dovrebbe avere impatto sulla quantità o qualità di materiale disponibile sul PSN. Ma questa è ovviamente solo un'ipotesi. E' un peccato che la regina abbia scelto il 2009 come anno di avvio di questa nuova politica, un anno che è già difficile di suo per tutto il mercato e che sarebbe dovuto anche essere un anno speciale per PlayStation 3 a causa della scarsità di annunci fatti da Microsoft su Xbox 360.
Ad onor del vero va detto che PSN è gratuito per gli utenti, mentre Xbox Live è a pagamento e questo sposta la "tassa" dai consumatori ai produttori. Rileggendola da questa angolazione la "PSN download fee" assume tutta un'altra portata da un punto di vista di videogiocatori. Il punto è che la politica di Xbox Live è la stessa da anni e tutti gli utenti sembrano averla oramai ampiamente digerita, mentre la "tassa sul download" di Sony è una bad news improvvisa. E se PSN passasse a pagamento per tutti, probabilmente ci sarebbe un moto di protesta ben più ampio di qualche circoscritto vocio fatto da publisher scontenti. In conclusione possiamo affermare che, da un mero ed egoistico punto di vista di videogiocatori, la notizia non merita polemica, anzi forse è una garanzia che il PSN rimarrà gratuito per noi utenti, fatta salva la possibilità che ci possa essere un po' meno materiale gratuito da scaricare. Ma per quello c'è sempre internet, no?