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Pokémon Colosseum

La Pokémon-mania sembra non avere mai fine: in attesa dei due seminuovi episodi per Game Boy Advance, Nintendo ci delizia con un PoKèmon Stadium al Cubo, e le sorprese non mancheranno.

ANTEPRIMA di La Redazione   —   05/04/2004

Role Playing Game?

Si è sempre dibattuto circa l'aderenza della serie (classica) Pokémon al genere dei Japanese Role Playing Game: certo, la possibilità di impersonare un Allenatore di Pokémon, di girare un mondo in lungo e in largo e di fare praticamente quello che si vuole, nonchè la presenza degli ormai canonici combattimenti casuali, fanno sì che Pokémon entri a pieno diritto nella schiera dei JRPG; ma d'altra parte, l'assenza di una vera e propria trama di fondo, per ogni capitolo, e la semplicità generale del concept lo rendono ben distante da esponenti ai quali il genere viene di solito associato, come i "sacri" Final Fantasy e soci. Nelle recenti versioni Zaffiro e Rubino per Game Boy Advance, Nintendo ha avuto l'accortezza di approfondire un po' di più il plot narrativo che fa da sfondo alle disavventure del nostro alter-ego, mettendo nel minestrone anche una bella minaccia mondiale, che male mai non fa'. La risposta da parte dell'utenza è stata talmente positiva che Nintendo ha deciso di espandere il concept originale della serie Stadium, sfornando per l'occasione in questo Colosseum una vera e propria modalità RPG single-player, complementare (e per certi versi addirittura principale) a tutte le altre modalità presenti nel pacchetto. E si tratta di un'avventura decisamente innovativa, sia dal punto di vista narrativo (questa volta il giocatore impersonerà un Allenatore malvagio da poco redento) che ludico. In particolare, è interessante l'introduzione degli Shadow Pokémon: in quest'avventura, non sarà possibile catturare i Pokémon selvatici com'era sempre stato possibile negli altri episodi, ma tramite una particolare capacità del protagonista, chiamata "snagging", è possibile rubare agli Allenatori che si sta sfidando i loro Shadow Pokémon. Benchè il furto di Pokémon sia un atto criminale, e pertanto impossibile da eseguire negli altri episodi, in questa modalità di Colosseum assume un aspetto decisamente più intrigante, intrecciandosi con la trama stessa dell'avventura: in pratica, uno Shadow Pokémon è un Pokémon che ha perso la capacità di amare a causa del male perpetratogli, e di conseguenza anche le proprie abilità in combattimento, che derivano dalla fiducia e la stima che nutre per il proprio Allenatore. Una volta catturato uno Shadow Pokémon, perciò, per poterlo utilizzare al massimo come qualsiasi altro Mostriciattolo, dovremo prima accudirlo il più possibile (cioè, tenerlo in party e farlo combattere con noi), fin quando non riacquisterà fiducia nel prossimo e si libererà dell'Ombra calata sul suo cuore, ritornando un normalissimo Pokémon (da poter importare nelle altre modalità di Colosseum, peraltro). La modalità RPG, quindi, promette una forte dose di innovazioni alla meccanica ormai stra-conosciuta della serie, e impreziosisce parecchio la longevità di Pokémon Colosseum, destinata come nel caso degli Stadium a calare drammaticamente se non si è dei veri appassionati della serie o se non si hanno amici, appassionati come noi, da sfidare nelle arene e nelle altre modalità o mini-game.

Pokémon Colosseum
Pokémon Colosseum

Enter the Colosseum

Come se non bastasse la modalità RPG, Colosseum propone anche moltissime modalità aggiuntive, dai regolamenti e opzioni totalmente personalizzabili, tutte basate sul combattimento vero e proprio fra Pokémon, che gode anche delle novità nella meccanica introdotte dalle versioni Rubino e Zaffiro, come la possibilità di mettere in campo due Pokémon per volta o impegnarsi in lotte tra più di due Allenatori. E' in questo frangente che pare sopratutto esprimersi la potenza tecnica del Gamecube: se già la modalità RPG sembra sfoggiare un'ottima cura per il design e la grafica, benchè lascino parecchio a desiderare i modelli poligonali di personaggi e allenatori, le battaglie di Colosseum godono di un'attenzione maniacale riposta sopratutto nelle animazioni e negli effetti speciali che caratterizzano i Pokémon e i loro attacchi. Quel che ne risulta, è un'orgia di effetti speciali, dove i Mostri Tascabili si danno battaglia, senza esclusione di colpi, seguendo le indicazioni del loro allenatore. Ovviamente, sarà possibile importare in queste modalità non solo gli Shadow Pokémon recuperati nella modalità RPG e convertiti al bene, ma anche quelli catturati negli episodi per Game Boy Advance, tramite l'ormai onnipresente connessione tra Gamecube e Game Boy; inoltre, il Game Boy potrà essere sfruttato per controllare statistiche e abilità dei propri Pokémon durante la battaglia o in molti altri modi che, come sempre, si rivelano superficiali ma gradite aggiunte. Pokémon Colosseum sarà, insomma, un ottimo inizio per i Mostriciattoli Nintendo sulla console cubica di Nintendo, ma per saperne di più vi rimandiamo alla recensione di Multiplayer, in occasione dell'uscita della versione europea.

Pokémon Colosseum
Pokémon Colosseum

Sono passati già alcuni anni dall'uscita dei due Pokémon Stadium per Nintendo64, e nel frattempo nuovi videogiochi dedicati ai mostriciattoli di Nintendo e GameFreaks si sono succeduti, sopratutto sulla console portatile della grande N. Pokémon è sempre stato un gioco e un concetto pensato appositamente per l'handheld Nintendiano, e i pochi episodi per Nintendo64 (Pokémon Stadium, Pokémon Stadium 2, Pokémon Snap, Ehy you Pikachu!, Pokémon Puzzle Challenge) non sono altro che spin-off, prodotti particolarmente distanti dalle meccaniche originali e tipiche della serie. In particolare, Pokémon Stadium è sempre stato il gioco più "leggero" tra i tanti, dedicato esclusivamente alle battaglie tra Pokémon, con l'inclusione di qualche mini-game atto a spezzare la monotonia che, alla lunga, pervade un titolo del genere, sopratutto se giocato in singolo. Con Pokémon Colosseum, Nintendo sembra decisa a cambiare radicalmente le carte in tavola, e mentre per i Pokémon Trainer di tutto il mondo le arene di questo Colosseo saranno obbligatorie, per gli altri potrebbero diventare una piacevole sorpresa...