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Primi passi in fiera

Godetevi le prime immagini, che includono anche l'annunciata e fino ad oggi sconosciuta nuova Razza dell'Alleanza: I Draenei in versione "pura"!

DIARIO di Matteo Caccialanza e Paolo Matrascia   —   10/05/2006

E3DayOne - La registrazione
Avete presente quelle situazioni dove ti chiedono di andare a prendere un caffè e poi finite col rapinare una banca?
Ecco, mi avevano promesso che sarebbe stata un'incursione innocente al Convention Center, giusto il tempo di ritirare il badge e fare due foto in esterni... Il risultato è stato un'ora di riprese e fotografie. Nella totale trance agonistica il mio campo visivo si è ristretto a 15 gradi, permettendomi di ignorare il comportamento dei miei due altri compagni di avventura, intenti a guardarsi in giro come se fossero in gita a Disneyland.
I video realizzati sono il risultato dell'impresa. Se vi sembrerà di sentire la mia voce è sicuramente un falso, aggiunto digitalmente e contro la mia volontà.

Io non sono mai stato lì.
Alessandro Locatelli


Un tè con Catone
Tempo pessimo, lo stomaco pieno di porcherie e un ammontare imbarazzante di ore di veglia sul groppone.
Ma a chi importa del clima? A chi importa del cibo? Il sonno? Puah! Dettagli su cui autocompiangersi mentre, in stato confusionale, trascini i piedi giù dalle scale dell'albergo verso la nostra fiammante Chevrolet Cobalt di plastica (sic), ma una volta entrati all'E3, ogni cosa è dimenticata.
Missione compiuta comunque, e il premio, almeno per il sottoscritto, raider ormai al di là di ogni soglia di recupero sociale, è stata una soffiata riguardo la tanto sospirata espansione di World of Warcraft, di là da venire ancora per diversi mesi eppure lì, che da mesi mi invitava seducente.
Che dire, la nuova razza dell'Alleanza si direbbe troppo bella (nel senso di dannatamente bella, maledizione) per non far rosicare un "ordaiolo" impenitente come me, ma l'ammontare di nuovi contenuti sarà talmente annichilente che sarà comunque difficile pensare ad altro per i prossimi giorni.
Mi riserbo di trascorrere diverso tempo in quel boot...
Matteo Caccialanza

Scelte dovute
Los Angeles senza sole, almeno in questo periodo, non può che lasciare un poco perplessi.
Il giorno della vigilia dell’E3 invece è sempre lo stesso. Frenetico, indifferente, fatalista. Decine e decine di lavoranti che, senza saperlo, maneggiano il frutto di mesi e mesi di sacrifici. Per loro una fila di anonime casse in legno contenenti una serie di chioschi da montare ed assemblare rappresentano solo un lavoro da terminare il più in fretta possibile, prima che arrivi l’ora di cena.
Per tutti quelli che invece arriveranno nei giorni successivi e che calpesteranno entusiasticamente quella stessa moquette, quegli scrigni di legno avranno dischiuso il dolce frutto di un’attesa durata quasi un anno. Tra false promesse, speranze tradite ed ammiccanti rassicurazioni.
Proprio come per il nostro Matteo Caccialanza che, emozionato come un bambino il giorno prima di una gita ad Amsterdam, ha appreso da uno standista svogliato e poco attento i primi dettagli riguardo i contenuti aggiuntivi inclusi dalla prossima attesisissiissisisisisisisisma espansione di World Of Warcraft (o almeno così mi dicono tutti gli appassionati di questa nuova droga videoludica).
Nell’ambito della nostra passeggiata “working in progress” io invece sono rimasto piuttosto colpito dall’inedito video dimostrativo di Golden Axe che, grazie a Sega, rivedrà la luce: il ritorno di un vero e proprio mito infantile. Anche tecnicamente il titolo lascia decisamente a bocca aperta, pur dimostrando uno stato dei lavori ancora piuttosto indietro.
Rimanendo nel mio raggio di azione principale invece – quello dei giochi per PC, devo amettere che mi ha fatto un poco paura il nome di Sid Meier aleggiare per tre volte in occasione della presentazione di altrettanti giochi: Sid, non sei più un ragazzo. Non starai lavorando troppo?
Molto promettente Call of Duty 3… ma del resto non avevamo dubbi. Interessante anche aver visto le prime immagini in movimento di The Club, il prossimo gioco dei Bizzarre che, a differenza dei colleghi giapponesi della Poliphony, hanno dimostrato di saper sviluppare anche titoli che non prevedano esclusivamente un numero variabile (ma pari) di ruote e qualche centinaia di chilometri di lingue di asfalto. Ma abbiamo visto anche tanto altro e, a breve, anche voi potrete avere questo assaggio di E3 a porte chiuse.
I nomi son tanti e per tutti i gusti.
Paolo Matrascia

P.s. Anche il gioco dei Griffiiiiinnnnn!